5 teorie sulla saga di Harry Potter che vi sconvolgeranno
L’ultimo volume di Harry Potter è stato pubblicato nel 2007 e l’ultimo film appartenente al franchise è uscito nel 2011. Questo significa che per il 2016 dovremmo aver superato l’ossessione che lo riguarda, giusto? Ah! È chiaro che non avete mai incontrato un fan di Harry Potter. I Potteriani non finiranno mai di esserne ossessionati. Non smetteremo mai di leggerlo e non smetteremo mai di parlarne.
Da tanto tempo quanto l’esistenza di Harry Potter, sono esistite le teorie dei fan. Per quelli che hanno passato notti insonni a pensare ai libri, queste teorie sono sia una maledizione che una benedizione. Qualche volta confermano quello che sospettavamo già. Qualche volta ci sconvolgono completamente con nuove informazioni. Altre volte ci riducono ad un ammasso piagnucolante. Per molti fan, Harry Potter non è solo un libro, ma un modo di essere. Dato che si prende così tanto della vita dei suoi fan, ispira teorie così pazzesche o profonde al punto che confonderebbero perfino i fan di Lost e Pretty Little Liars.
Ovviamente ci sono un infinità di queste teorie in giro, alcune migliori di altre. Qui di sotto ce ne sono alcune di quelle più interessanti.
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Grattastinchi apparteneva ai Potter
Un utente di Quora spiega una teoria molto popolare secondo cui Grattastinchi, il gattone rosso di Hermione, è in realtà il micio perduto di Harry. Ne I Doni della Morte, quando Harry trova una vecchia lettera di Lilly a Grimmauld Place, lei accenna al fatto di possedere un gatto che per poco Harry non aveva investito con la sua scopa giocattolo. Quando Hermione adotta Grattastinchi a Diagon Alley anni dopo, il negoziante le dice che il gatto era lì da tantissimo tempo. Non siete ancora convinti? Questo spiegherebbe anche come Grattastinchi sapesse di dover odiare immediatamente Crosta (il topo di Ron) e di potersi fidare di Sirius anche in forma canina. Forse perché era abituato ad averlo intorno anni prima? (E diciamolo, se c’è un gatto qualsiasi capace di sopravvivere a un attacco del Signore Oscuro, quello è Grattastinchi.)
Silente è Morte
L’avrete senz’altro sentita prima, ma per quei cinque di voi fan di Harry Potter che hanno vissuto sotto un sasso in questi ultimi anni, permettetemi di sconvolgervi per un minuto. Questa teoria, che ha il sigillo di approvazione di J.K. Rowling, prevede che Harry, Piton e Voldemort rappresentino i tre fratelli della storia contenuta in Le Fiabe di Beda il Bardo. Voldemort è l’arrogante fratello maggiore che chiede la Bacchetta di Sanbuco, solo per morire per colpa della sua stessa presunzione. Piton è il fratello di mezzo che chiede la Pietra della Resurrezione e muore disperandosi per il suo perduto amore. Harry è, ovviamente, il fratello più giovane che chiede il Mantello dell’Invisibilità e, a tempo debito, accoglie la Morte come una vecchia amica. O come un vecchio amico? E chi se non Silente, il quale gioca un ruolo fondamentale nella morte di tutti e tre i personaggi! Vi do un minuto per ricomporvi.
I Dursley odiavano Harry perché era un Horcrux
Uno dei fan ha deciso di lanciare un’ancora di salvataggio ai Dursley. È vero, erano terribili, e chiudono un bambino in un sottoscala per circa 11 anni, ma forse non era completamente colpa loro. Apprendiamo ne I Doni della Morte che Harry è un Horcrux accidentale. Come sappiamo, l’esposizione prolungata agli Horcrux fanno agire in maniera terribile le persone. Ginny quasi uccide un gatto e rilascia un serpente mortale contro i suoi compagni di classe; Ron si trasforma in un idiota che abbandona Harry e Hermione nel momento del bisogno. Quindi immaginatevi di vivere con un Horcrux per tutti quegli anni. Si è destinati a diventare piuttosto orribili prima o poi, giusto? Ovviamente, è probabile che i Dursley non sarebbero comunque stati gentili e amorevoli con Harry, ma forse non sarebbero stati neanche così tremendi.
Harry è ora immortale
Speriamo per Harry che questa non sia vera. Si parla dell’interpretazione della profezia che dice “l’uno dovrà morire per mano dell’altro, perché nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive.” Questa parte della profezia della Cooman è stata interpretata come l’inevitabile faccia a faccia finale tra Harry e Voldemort. Ma se invece significasse che Harry o Voldemort possono morire solo se è l’altro ad ucciderlo? Questo significherebbe che con la morte di Voldemort, non c’è più modo per Harry di morire. È quindi immortale e non potrà mai riunirsi con la sua famiglia e i suoi amici. È l’ultimo grande sacrificio. Vi ho fatto piangere, lo so.
La bacchetta di Neville gli impediva di essere un grande mago
Non vi sembra un po’ strano come Neville passi dal essere quasi un Magonò a divenire uno dei più potenti maghi nel giro di quella che sembra una nottata? C’è una teoria anche per questo. Per tutta la serie ci viene ricordato più e più volte che è la bacchetta che sceglie il mago e che con la bacchetta di un altro mago non si può esprimere il proprio vero potenziale. È per questo che la rottura della bacchetta di Harry è un momento così sentito e perché non riesca mai a padroneggiare la bacchetta rubata a Draco. Quando incontriamo Neville, ci viene detto che sta usando la vecchia bacchetta di suo padre e non una nuova designata apposta per lui. Quando la bacchetta si rompe ed è quindi in grado di prenderne una nuova, finalmente inizia a sviluppare il suo pieno potenziale e a uscire dall’ombra di suo padre. Sarà una coincidenza che con la nuova bacchetta la sua confidenza e la sua capacità di fare incantesimi migliori così tanto? Non credo proprio.