Le 13 scene più traumatiche dei film per bambini, quelle che ci hanno sconvolto la vita!
Da Bambi a Il re leone, ecco le scene in assoluto più tristi e commoventi di 13 film per bambini e ragazzi degli anni '80 e '90.
La maggior parte delle fiabe ha spesso finali crudi, amari e drammatici. Basti pensare al reale finale della Sirenetta o alla macabra conclusione di Cenerentola. Ma la Disney ha saputo cambiare quelle storie rendendole adatte ai più piccoli, conquistando comunque spettatori di tutte le età. Nonostante questo, cartoni animati, produzioni Disney e non, e film considerati per bambini, continuano a presentare scene traumatiche, sconvolgenti e capaci di far scoppiare in lacrime grandi, piccoli, giovani e giovanissimi. Non si tratta solo di momenti tristi, ma anche di quelle scene indelebili nella mente di ognuno di noi e che riescono a perseguitare un ignaro spettatore per anni. Ecco 13 film con i quali ancora oggi è difficile non riprovare quelle emozioni come se fosse la prima volta che li si vede.
Bambi (1942)
Se si trattasse di una classifica, Bambi sarebbe sicuramente al primo posto. Un film d’animazione tenero, apparentemente privo di qualsiasi pericolo o minaccia reale, perché “l’uomo” di cui parlano i cerbiatti della storia appare sempre molto lontano. I boschi delle fiabe e favole che hanno avuto una trasposizione cinematografica sono spesso popolati da creature meravigliose, dove l’armonia tra gli animali diventa una fantastica scoperta. Ma fin troppo presto un evento terribile trasforma questo film in uno dei più drammatici nella Storia del Cinema e dell’animazione: la morte della madre di Bambi. Dalla colonna sonora alla scelta di come mostrare la scena: la tensione che preannuncia che qualcosa sta per accadere, uno sparo, la nebbia e la neve che lasciano solo intravedere ciò che è successo, e la reazione di Bambi, messo di fronte a una consapevolezza che deve accettare. Probabilmente la maggior parte delle persone che l’hanno visto hanno versato più di una lacrima.
Fantasia (1940)
Un classico Disney, un’esplosione di colori e musica che trasmette gioia e serenità per la maggior parte della durata del film. Ma poi arriva la sequenza finale, che sulle note di Night on Bald Mountain di Modest Mussorgsky, mostra una creatura simile a un diavolo che si insinua nelle case e nelle vite della gente comune, evocando spiriti maligni e trasportando anime simili a scheletri in un vortice di fuoco.
La gabbianella e il gatto (1984)
Forse non è una sequenza che ha fatto piangere, ma, come Fantasia, si tratta di una scena davvero spaventosa. I topi, presentati come esseri informi, cattivi, e intenzionati solo ad affermare la propria supremazia a discapito di qualsiasi altro essere vivente, accerchiano la povera gabbianella impaurita. I loro occhi rossi sembrano iniettati di sangue mentre gioiscono alla presenza del loro capo che li porterà a conquistare l’intera città.
Il re leone (1994)
Come la morte della madre di Bambi, anche la morte di Mufasa, re della giungla, padre di un piccolo Simba che crede di esserne la causa, non è da meno. Dall’incredulità di Scar che lo lascia cadere, a Simba che fa di tutto per svegliarlo, sdraiandosi vicino a lui, divorato dai sensi di colpa.
La storia infinita (1984)
Quando si assiste allo sprofondare, nelle paludi, del cavallo Artax, fedele amico di Atreyu, che cerca in tutti i modi di salvarlo, nessuno avrebbe mai pensato che quella scena sarebbe finita con Artax che scompare nelle profondità delle sabbie mobili. Una scena, non solo triste, ma che lascia esterrefatti, quasi a non voler accettare ciò che è appena successo.
E.T. – L’extraterrestre (1982)
Citando anche i così detti “film per bambini e ragazzi”, dire che l’ultima scena di E.T., prima che lui faccia ritorno a casa, fa piangere, non rende abbastanza l’idea del dramma. Dalla musica alle lacrime di Elliot che abbraccia il suo migliore amico capendo che dovrà lasciarlo andare perché è giusto che torni sul suo pianeta, quel finale rimane uno dei più tristi mai realizzati in un film che è diventato un classico, ma che all’epoca era destinato a un pubblico di giovanissimi.
Biancaneve e i sette nani (1937)
Per quanto Biancaneve e i sette nani sia un film per lo più divertente e gioioso, la scena della giovane Biancaneve nella foresta nera, come l’apparizione delle vere sembianze della Regina Malvagia, erano perfette per spaventare qualsiasi tipo di pubblico. Alberi che la terrorizzano, rami che la imprigionano, animali selvatici che le bloccano la strada fino a quando a salvarla è solo la luce del giorno. Una lunga sequenza capace di causare più notti insonni.
Matilda 6 mitica (1996)
Inutile dire che il personaggio più spaventoso della storia di Matilda 6 mitica è la terribile preside della scuola, la signorina Trinciabue, violenta matrona che odia i bambini. Da quando è Matilda a rischiare di finire sotto le sue grinfie, ed essere chiusa in una strettissima cabina dalla quale spuntano chiodi e altri oggetti taglienti, fino alla famosa scena della torta, trauma e paura si riscattano solo alla fine.
I banditi del tempo (1981)
Il racconto anarchico di Terry Gilliam racconta di un giovane ragazzo che si unisce a una banda di nani saltando da un’epoca all’altra, vivendo la Storia che da sempre lo appassiona attraverso epiche battaglie e scoperte di tesori da rubare. Un film che univa la comicità all’avventura. Almeno fino all’ultima scena, dove il fumo e il fuoco bruciano vivi gli egoisti e insensibili genitori di Kevin, polverizzandoli, di fronte a personaggi senza parole… così come lo saranno stati gli spettatori che pensavano di star vedendo un “film per ragazzi”.
La collina dei conigli (1978)
L’unico momento nel quale il film si può considerare adatto a un pubblico di bambini, è forse il brano di successo Bright Eyes inserito nella pellicola. Battaglie memorabili e scene straordinarie, ma La collina dei conigli è sostanzialmente un racconto cupo e per certi versi anche cruento di una storia sanguinaria, quella degli 8 conigli protagonisti. Non a caso il film è stato censurato in alcuni Paesi per la sua eccessiva violenza.
La piccola principessa (1995)
Amaro e commovente nel film è il momento quando la polizia trascina via la giovane Sarah in lacrime, costretta a dover sopportare che suo padre non la riconosca. Indipendentemente dal finale, quel momento è uno dei più drammatici e intensi del film.
Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato (1971)
Il sogno di varcare la soglia della Fabbrica di Cioccolato, diventa il peggiore che si potesse avere. I fortunati, o forse non così tanto, possessori dei biglietti d’oro si ritrovano a fare un misterioso viaggio in barca, in una grotta che si colora di rosso e dove appaiono serpenti, insetti giganti e dove il terribile Willy Wonka canta una melodia che aumenta la sensazione del presagio che quello è solo l’inizio della loro terrificante gita.
Papà, ho trovato un amico (1991)
Tra quelle amicizie che accadono una volta nella vita oppure, si dice, capitino solo nei film, c’è appunto lo straordinario e dolcissimo rapporto che lega Vera e Thomas in Papà ho trovato un amico. Impensabile e inaspettato dover poi sopportare la morte di Thomas in un finale toccante, ma che ha lasciato fin troppa amarezza nel cuore di tutti coloro che l’hanno visto.