Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto: gli schiaffi erano veri? La risposta degli attori

Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto è un film travolgente, uscito per la prima volta nelle sale italiane nel 1974, sotto la regia di Lina Wertemuller. La pellicola racconta quella che era l’ideologia degli anni ’70, focalizzandosi sulla figura della donna, sopratutto nel mondo del lavoro. La protagonista è Raffaella Pavone Lanzetti, interpretata da Mariangela Melato, una nota imprenditrice milanese e, al suo fianco, vediamo Gennarino Carunchio, interpretato da Giancarlo Giannini. Tra tutte le scene del film, quella che ha certamente attirato di più l’attenzione è quella dove volano letteralmente schiaffi sull’isola dove naufragano i protagonisti. Ecco allora perché molti si domandano se gli schiaffi fossero veri. A parlare, sono gli stessi attori.

Gli schiaffi a Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto erano veri?

Nonostante siano passati molti anni dall’uscita del film, ma anche dall’uscita del suo remake, al quale partecipa lo stesso di Giancarlo Giannini, Adriano Giannini, il film rimane ancora nel cuore di molti. In particolare, le vicende tra Raffaella Pavone Lanzetti (Mariangela Melato) e Gennarino Carunchio (Giancarlo Giannini) sono rimaste impresse nelle menti e negli animi del pubblico. Tra tutte le scene a cui la coppia ha dato vita, la più nota è sicuramente quella dove volano letteralmente schiaffi.

Oltre ad aver fatto sospirare molto il pubblico a casa, sono stati in tantissimi a domandarsi se gli schiaffi tra i due fossero di fatto veri oppure se fossero frutto di trucchi scenografici. A togliere ogni dubbio e a raccontare la verità ci hanno pensato gli stessi attori, interpreti e protagonisti della storia stessa. A parlare, in un’intervista al Corriere, è stata la stessa Mariangela Melato. L’attrice ha rivelato che tutti gli schiaffi, i calci e i graffi che si vedono nelle scene del film sono stati veri e sentitissimi.

L’attrice classe 1941, scomparsa a Roma nel 2013, ha rivelato che durante le riprese per molto tempo la regista Lina Wetermuller li ha letteralmente costretti a pestarsi a sangue. La donna confessa che non erano botte finte, ma si trattava proprio di veri calci, slogature e schiaffi come si deve. Si tratta, come lei stesso lo definisce, un cinema realistico, tanto che a Roma gli attori ci tornarono con lividi e ammaccature di ogni genere.