Nel bagno delle donne: recensione dell’opera prima di Marco Castaldi

Nel bagno delle donne, film debutto di Marco Castaldi con Luca Vecchi, è disponibile in esclusiva su MioCinema per tutto il mese di dicembre.

A chi non è capitato almeno una volta nella vita di avere una giornata “no”? Una di quelle giornate in cui tutto quello che facciamo decide di andare per il verso sbagliato, tanto per avvalorare la Legge di Murphy. È quello che accade a Giacomo Roversi, protagonista del debutto cinematografico di Marco Castaldi Nel bagno delle donne, film tratto dal libro Se son rose di Massimo Vitali.

La vita agrodolce di un trentenne stressato

Nel bagno delle donne

Luca Vecchi (The Pills) è Giacomo Roversi

Giacomo è un trentenne romano in aria di esaurimento. Ha perso il lavoro e non lo ha detto alla moglie, continua perciò a comportarsi come se nulla fosse successo. Ogni mattina si alza e nella non-intimità di un bagno senza chiave si prepara ed esce. Un giorno, però, tutto esplode, lui compreso. In un accesso di rabbia, la moglie Anna (Stella Egitto) confida a Giacomo di aver sempre saputo del suo licenziamento e lui se ne va sbattendo la porta, seguito dal classico “se esci non azzardarti a tornare!”

Decide di seguire quello che tutti gli ripetono da qualche tempo e prendersi una “pausa di riflessione” dalla vita andando al cinema. Quando però rimane chiuso nel bagno delle donne di una sala cinematografica di quartiere a causa di una serratura difettosa, in compagnia di un piccolo cane depresso, prende al volo l’occasione. Da quel momento rimarrà segregato a fare il dogsitter a tempo indeterminato e questa sua reclusione forzata scatenerà una serie di eventi collaterali inaspettati. Giacomo, da sfigato senza un talento particolare si trasformerà in una piccola star della rete.

Nel bagno delle donne

Daphne Scoccia e Luca Vecchi in una scena del film

Tutti cercano di trovare un senso al comportamento di Giacomo: eletto a simbolo di una protesta contro il precariato, verrà letteralmente assediato dai fan come la più famosa delle rockstar.

È una protesta contro la chiusura dei cinema indipendenti? Contro il precariato? Che problema mentale ha?

Nel bagno delle donne ha questo grande pregio, di cogliere gli aspetti più drammatici dell’attualità italiana e filtrarli attraverso la lente della commedia grazie una storia che è un lungo cammino verso la maturità. Nel film c’è tutto quello che ci circonda, dalla disoccupazione giovanile alla crisi delle sale cinematografiche, dal rapporto con i genitori a quello di coppia. Marco Castaldi ha fatto in modo che, almeno per un momento, tutti noi potessimo immedesimarci in Giacomo e nella sua voglia di evadere da una realtà opprimente.

Nel bagno delle donne il parallelismo con l’attualità è incredibile se si pensa a quello che sta succedendo in questo 2020 surreale

Così come tutti noi ora, Giacomo non ha scelto la reclusione, non l’ha programmata: gli è capitata. Ma poi, dopo un iniziale sconforto, ha iniziato a farci i conti e a godersela, riscoprendo il tempo per sé e l’importanza dello stare bene con se stessi. Come si dice: se non puoi uscire dal tunnel, arredalo!

Stando chiuso nel bagno delle donne, Giacomo fa quello che nella normalità, nel mondo fuori, non faceva. Lui che odia gli animali si prende cura di un cane depresso con evidenti problemi di socialità. Diventa un guru per moltissime persone perché, suo malgrado, sa ascoltare e in fondo, si sa, tutti noi abbiamo un disperato bisogno di qualcuno che ci ascolti. Soprattutto instaura rapporti umani più sinceri. Con Valeria (Daphne Scoccia), proprietaria del cinema che, a causa della curiosità morbosa che scatena Giacomo, ha incassi mai visti prima. Ma anche con i genitori, interpretati da una grande Francesca Reggiani e un ancor più grande Paolo Triestino. Quest’ultimo riesce, con il suo ostinato silenzio, a comunicarci molto di più delle tante parole che in alcuni momenti affollano la scena.

Francesca Reggiani, Luca Vecchi e Paolo Triestino

Last but not least, i camei. Un’infinità di piccole apparizioni, alcune riconoscibili, altre meno, costellano il film: Nino Frassica, Galeffi, Alessandro Bardani, solo per dirne alcuni. Ma vi sfidiamo a riconoscerli tutti!

Nel bagno delle donne offre un piccolo ritratto di quella che è la società in questo momento storico

Lungo tutta la narrazione siamo accompagnati da una colonna sonora semplicemente perfetta. Le musiche curate da Rossano Baldini, infatti, si incastrano a meraviglia con la storia, sottolineando allo stesso tempo la caratterizzazione mai banale dei personaggi.

Insomma, l’opera prima di Marco Castaldi è delicata e profonda al tempo stesso e ci regala un’ora e mezza di svago e sano divertimento. Un divertimento che, senza accorgercene, ci fa riflettere in più di un’occasione.
Non possiamo che ringraziare MioCinema per questo regalo natalizio anticipato, una contro-programmazione che sfida i classici di Natale. Il film è infatti disponibile sulla piattaforma del cinema indipendente e d’autore per tutto il mese di dicembre 2020.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 4

3.6