Ghost in the Shell: il film viene accusato di “Whitewashing”
Il casting di Scarlett Johansson in Ghost in the Shell ha suscitato molte polemiche. Fra le accuse più significative che hanno cominciato a diffondersi sui social network vi è quella di “Whitewashing”, per il fatto di aver scelto un’attrice americana per l’interpretazione di un ruolo che doveva essere di un’attrice giapponese. Lo sceneggiatore ufficiale del film, Max Landis, a tal proposito, ha dichiarato:
“L’unica ragione per cui potete arrabbiarvi riguardo la presenza di Scarlett Johansson in Ghost in the Shell è il fatto che non sappiate come funzioni l’industria del cinema. Ve la prendete con le persone sbagliate. Circa 10 anni fa, Hollywood non ha fatto più emergere grandi star. Ci sono sempre meno attori al giorno d’oggi”
Accuse pesanti per il casting di Scarlett Johansson in Ghost in the Shell
Paramount Pictures e DreamWorks Pictures hanno annunciato qualche giorno fa che la produzione di Ghost in the Shell è iniziata con Scarlett Johansson (Avengers: Age of Ultron, Lucy) e diretto da Rupert Sanders (Biancaneve e il Cacciatore). Il film sarà girato a Wellington,Nuova Zelanda. Paramount Pictures distribuirà il film negli USA dal 31 marzo 2017. In Italia sarà distribuito dalla Universal Pictures International Italy. Il film, basato sul famoso manga omonimo della Kodansha Comics, scritto e illustrato da Masamune Shirow, è prodotto da Avi Arad (The Amazing Spiderman 1 e 2, Iron Man), Ari Arad (Ghost Rider – Spirito di Vendetta), e Steven Paul (Ghost Rider – Spirito di Vendetta). Michael Costigan (Prometheus), Tetsu Fujimura (Tekken), Mitsuhisa Ishikawa, il cui studio di animazione Production I.G ha prodotto il film e la serie tv giapponesi Ghost in the Shell, e Jeffrey Silver (Edge of Tomorrow, 300) saranno produttori esecutivi. Basato sull’opera di fantascienza acclamata in tutto il mondo, Ghost in the Shell racconta la storia di Major, un agente speciale, un ibrido tra cyborg e umano unico nel suo genere, che guida la task force speciale Section 9. Incaricata di fermare i più pericolosi criminali ed estremisti, la Section 9 dovrà confrontarsi con un nemico il cui obiettivo singolare è quello di annientare i progressi nel campo della cyber technology della Hanka Robotic. “Siamo molto contenti di essere a Wellington per girare Ghost in the Shell” hanno detto i produttori Avi Arad, Ari Arad, Michael Costigan e Jeffrey Silver.