Contagion: Steven Soderbergh lavora al sequel in chiave “filosofica”
Ecco che tipo di progetto ha in mente il regista.
Il regista di Contagion, Steven Soderbergh, sta lavorando al sequel del film sotto un punto di vista filosofico
Contagion aveva al suo interno un cast di stelle e parlava di una pandemia dallo sviluppo incontrollabile, premonitrice di ciò che sarebbe accaduto in questo tragico 2020, anche se il virus del film di Soderbergh aveva degli effetti tremendi che si sviluppavano in pochissimo tempo dal contagio. Adesso pare che il regista sia all’opera su un sequel le cui caratteristiche saranno più filosofiche, per ciò che riguarda la trama.
Scott Burns, che ha scritto Contagion, lavora con il regista alla sceneggiatura del sequel. Nonostante il primo film abbia nove anni, adesso, nel 2020, a causa della pandemia da Covid-19, come vi avevamo peraltro riportato qualche mese fa, è diventato nuovamente un lungometraggio di tendenza e stando alle classifiche dei film più visti in questo periodo così strano per il mondo, è tra i primissimi posti. Il progetto sembra al momento essere nelle sue fasi iniziali e difficilmente sarà un seguito diretto della pellicola del 2011 ma Soderbergh ha specificato che potrebbe toccare temi e idee simili.
Ho un progetto in fase di sviluppo a cui Scott Burns sta lavorando con me, che è una sorta di sequel filosofico di Contagion, ma in un contesto diverso. Li si potrebbe guardare come se fossero due cappelli diversi della stessa linea. Io e Scott ne parlavamo e stavamo cercando di capire quale potesse essere una buona idea per un film sul genere di quello del 2011. Ci stiamo lavorando.
Soderbergh e il cast di Contagion, tutti loro hanno condiviso i loro pensieri sul coronavirus negli ultimi mesi. Attori del calibro di Matt Damon, Laurence Fishburne, Kate Winslet, Marion Cotillard e Jennifer Ehle – che erano parte del cast – hanno registrato annunci di pubblica utilità sulla sicurezza all’inizio dell’anno, mentre Ian Lipkin, che ha lavorato come consulente medico alla pellicola, ha sottolineato i pericoli del pandemia dopo aver contratto il coronavirus a marzo.