The boy and the beast: recesione del film di Hosoda

Sono molti i film di Mamoru Hosoda che hanno come temi centrali il viaggio iniziatico e il passaggio alla maturità; uno di questi è il suo ultimo lavoro intitolato The boy and the beast. Per noi, cresciuti con i cartoni animati e i film d’animazione Disney, è facile notare la somiglianza con un cartone che ha affascinato diverse generazioni, The beauty and the beast (La bella e la bestia). È proprio lo stesso regista che sottolinea quanto impatto ebbe su di lui il famoso cartone, soprattutto per quanto riguarda il personaggio della Bestia e la sua evoluzione, da terrificante mostro a gentleman garbato e gentile. Successivamente Hosoda si fece affascinare dalla versione di Cocteau, tanto da omaggiare il cartone con un titolo che non lascia spazio a dubbi. Anche in questo suo ultimo film siamo in presenza di una bestia, Kumatetsu, una creatura molto simile ad un orso che vive in un mondo parallelo a quello di Kyuta, un giovane ragazzo di Tokio. Scappato di casa, il giovane incontra Kumatetsu in una serata, mentre piange rannicchiato vicino ad un parcheggio per biciclette. Il primo incontro non è dei migliori, la bestia lo sbeffeggia e si allontana insieme ad un suo amico. Ma quello che sembra un incontro casuale è l’inizio di un viaggio fantastico per Kyuta, che decide di seguire le due bestie per i vicoli della città, fino ad arrivare all’interno di un mondo parallelo abitato da creature animali. Estasiato e allo stesso tempo impaurito, Kyuta entra in contatto con un mondo completamente nuovo, seppur così vicino a quello da lui sempre abitato e conosciuto. Ed è così che tra titubanze e voglia di imparare, Kyuta diventa il discepolo dell’orso Kamatetsu.

The boy and the beast

Kyuta e Kumatetsu litigano durante uno dei primi giorni di convivenza

The Boy and the beast: un film d’animazione di grande emozione e fantasia

È un percorso di crescita doppio, sia per il giovane Kyuta, in cerca di sé, del suo passato e della su strada, sia per l’animale Kamatetsu, inizialmente non incline ad ascoltare le ragioni del ragazzo e incapace di mettersi nei panni delle altre persone e successivamente determinato nel voler apprendere anche lui qualcosa di nuovo, che lo porterà ad essere riconosciuto anche all’interno della sua comunità. Il loro è un incontro simbolico e importante, che li porterà verso una maggiore consapevolezza.
Il regista Hosoda crea all’interno di The boy and the beast il Jutengai, l’universo animale che il ragazzo impara a conoscere ma anche ad alternare al mondo umano, quello che più gli appartiene. Questo doppio universo crea la possibilità di analizzare il mondo umano attraverso un occhio esterno, quello degli animali, e grazie a questo sguardo possiamo analizzare ancora meglio gli aspetti più strani delle nostre vite, quelli a cui non facciamo attenzione perché radicati nella nostra quotidianità. A questo proposito Hosoda aggiunge: “Le nostre costrizioni, i momenti in cui ci sentiamo privati della libertà, le convenzioni sociali…Sono tutti pensieri che occupano tanto spazio nelle nostre menti ma che appaiono relativamente semplici o privi di importanza agli occhi dei personaggi del Jutengai, che hanno punti di vista differenti e un modo diverso di approcciare le questioni”.

the boy and the beast

Kyuta e gli amici di Kumatetsu

The boy and the beast è un racconto di iniziazione che prende spunto da leggende giapponesi, fiabe che parlano degli yokai (fantasmi, spiriti, misteriosi esseri soprannaturali) o mostri. Ma all’interno si sente anche l’influenza cinese: Hosoda, infatti, ha ripreso la leggenda del Re Scimmia per i personaggi di Hyakushubo e Tatara, gli amici e i compagni di viaggio di Kumatetsu. Anche la figura dell’orso non è casuale, infatti nei racconti giapponesi è il simbolo dell’iniziazione alla vita e della crescita. The boy and the Beast vi aspetta al cinema per un’uscita evento nei giorni 10 e 11 maggio distribuito da Lucky Red.

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 3.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.7