Un cielo stellato sopra il Ghetto di Roma: recensione del film di Giulio Base
Un teen drama che si intreccia con il passato doloroso del rastrellamento del Ghetto di Roma del 1943, un mistero da svelare per non dimenticare la Shoah.
In omaggio alla Giornata della Memoria il 27 gennaio arriva su RaiPlay, e poi in onda su Rai 1 il 6 febbraio alle 22:50, il film Un cielo stellato sopra il Ghetto di Roma diretto da Giulio Base nato dalla penna dello sceneggiatore Israel Cesare Moscati (Suona ancora, I Ghetti: lutto mai elaborato, Alla ricerca delle radici del male), personalità molto amata della comunità ebraica di Roma, scomparso nel 2019. Il film intreccia una vicenda drammatica avvenuta durante il rastrellamento del Ghetto di Roma da parte dei nazisti il 16 ottobre 1943 con il presente. Nel cast i giovani Bianca Panconi, Daniele Rampello, Irene Vetere, Marco Todisco, Francesco Rodrigo e Emma Matilda Liò e con Aurora Cancian, Alessandra Celi, Giulio Base e Domenico Fortunato. Una produzione Altre Storie e Clipper Media con Rai Cinema.
Un cielo stellato sopra il Ghetto di Roma – Passato e presente intrecciati per non dimenticare la Shoah
L’adolescente Sofia scopre nel suo armadio una vecchia valigia contenente una lettera con dentro la foto ingiallita di una bambina: le parole scritte sono rivolte proprio alla piccola e raccontano di un destino infelice, di abbracci spezzati, di paura e di guerra. La lettera è infatti datata 1946 e Sofia insieme a un gruppo di amici decide di indagare a fondo per scoprire che fine abbia fatto quella bambina. Tra mille ostacoli emergono i traumi della guerra, della Shoah, le sofferenze che gli ebrei hanno dovuto sopportare, le famiglie distrutte, le vite annullate fino ad arrivare ad una verità sorprendete e, nonostante tutto, piena di speranza verso l’umanità.
Un teen drama che affronta i temi scottanti della Memoria attraverso drammatici flashback del Ghetto di Roma rastrellato dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, portatori di morte, umiliazione e di incubi indelebili nella memoria dei sopravvissuti. Le accurate ricostruzioni storiche, in un bianco e nero che fa immergere lo spettatore nel dramma di quegli anni, si intrecciano con il presente, con dei ragazzi di confessioni religiose diverse uniti per un unico scopo, uniti nella riflessione profonda del passato e in un presente nel quale le loro differenze non sono motivo di divisione ma ragioni in più per coltivare delle amicizie preziose nate per caso. Un contrasto tra l’orrore dell’Olocausto e la bellezza della gioventù che abbatte gli insensati pregiudizi e le divisioni dovute a religione, cultura e ideali.
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Un cielo stellato sopra il Ghetto di Roma – Un film per le nuove generazioni
Un cielo stellato sopra il Ghetto di Roma è una delle tante fiction targate Rai che, in quanto servizio pubblico, ogni anno produce in occasione della Giornata della Memoria per continuare a ricordare un pezzo di Storia che i negazionisti in passato e nella nostra società continuano a rifiutare, oltraggiare facendo vilipendio della dignità dei sopravvissuti e delle vittime, considerando l’Olocausto una “bufala sionista”. Per questo c’è sempre più bisogno di storie come, per esempio, l’indimenticabile Perlasca – Un eroe italiano o Figli del destino la docufiction andata in onda lo scorso anno che racconta la vita della senatrice Liliana Segre sopravvissuta ai campi di concentramento.
Il film diretto da Giulio Base ha sicuramente dei difetti nella messa in scena, nella caratterizzazione dei personaggi e nei dialoghi a tratti un po’ forzati ma ha il pregio di essere una fiction appassionata che attraverso giovani interpreti accompagnati da professionisti esprime l’importanza di continuare a raccontare il male soprattutto per le nuove generazioni, perché quello che è accaduto non si ripeta mai più.