L’avete riconosciuto? Il suo mentore è Bruce Lee, ha mandato all’ospedale un collega e la dipendenza dalla cocaina ha influenzato la sua carriera
L'animo irrequieto gli è quasi costato la carriera
Attore, sceneggiatore, produttore, regista, esperto di arti marziali ed ex culturista belga. Tutto questo in un solo uomo, un mito assoluto del cinema action, mister Jean-Claude Van Damme. Nato a Berchem-Saint-Agathe, sin dall’età di 10 anni studia intensamente le arti marziali, ispirato da Bruce Lee.
Il padre Eugène lo iscrive ad un corso di Karate Shotokan, mentre due anni dopo inizia a praticare sollevamento pesi. Cintura nera di Karate, su consiglio del maestro inizia a seguire lezioni di danza classica a 16 anni, per perfezionare l’elasticità fisica. Poi, a 18, apre la sua prima palestra, la California Fitness Center. Successivamente apprende le tecniche di Kickboxing, Muay thai e Taekwondo.
Jean-Claude Van Damme: il successo, le dipendenze, le battaglie legali
Nel 1982 emigra negli Stati Uniti per intraprendere la carriera di attore, riscuotendo successo con Senza esclusione di colpi (1988). In Aquila nera Jean-Claude Van Damme recita al fianco di Shō Kosugi e ha la possibilità di coreografare i combattimenti. Questo film lo lancerà nel mondo delle arti marziali in stile hollywoodiano. Nel 1989 esce Cyborg, di Albert Pyun, e qui viene fuori il temperamento complicato. Durante una lotta sul set causa la perdita di un occhio a uno stuntman e sarà così costretto a risarcirlo.
Sotto altri capi d’imputazione tornerà in tribunale, compreso quello di molestie sessuali. Una personalità difficile da gestire, anche perché soffre di dipendenza da cocaina. Ad esempio, Steven de Souza, regista e sceneggiatore della pellicola Street fighter – Sfida finale, svela i disagi causati dall’attore nel corso delle riprese: dedito agli eccessi della droga, nemmeno una persona appositamente incaricata è riuscita a tenerlo a bada.
Eppure, Jean-Claude Van Damme si erge a icona degli action movie USA e consegue vari successi al box office; il migliore in termini economici, Timecop (1994), incassa complessivamente oltre 100 milioni di dollari.