Giuliano Gemma e il mistero irrisolto dell’incidente che ne provocò la morte
La storia della morte di Giuliano Gemma aleggia ancora nell'aria: ecco cosa si sa a riguardo
Quando si parla di attori speciali che ci hanno prematuramente lasciati, ecco spuntar fuori il nome di Giuliano Gemma. L’attore, amatissimo dal pubblico, è ormai scomparso diversi anni fa, ma ancora oggi la vicenda che lo vide coinvolto non è ancora chiarissima. Ecco cosa si sa a riguardo.
La morte di Giuliano Gemma
Giuliano Gemma è nato a Roma il 2 settembre del 1938 ed era un grandissimo attore italiano, noto per molteplici rappresentazioni. Fin da subito riuscì a farsi notare dalla critica e, per questo motivo, a risultare vincitore di molti premi importanti come il David di Donatello, il Nastro d’Argento o anche il Globo d’Oro.
La sua carriera è stata prematuramente fermata da un incidente davvero insolito capitato il 1° ottobre del 2013, quando l’attore aveva solo 75 anni. Si trovava in nell’automobile che rimase coinvolta in un incidente per lui fatale a Cerveteri. Subito dopo fu trasportato in urgenza all’ospedale di Civitavecchia, dove morì poco dopo di infarto. Fu organizzata per lui la camera ardente al Campidoglio e furono molti i volti conosciuti che presero parte all’evento.
Nonostante tutto possa risultare un semplice incidente, di fatto le dinamiche non sono ancora molto chiare. Si è trattato di un impatto frontale, ma la seconda moglie dell’attore, Daniela Richerme, ha deciso di far iniziare un’indagine per far luce all’evento sotto ogni minimo punto di vista. Stando a quanto dichiarato, pare che l’attore, dopo l’impatto con una BMW all’interno della quale c’erano un uomo con suo figlio, sia rimasto cosciente per più di un’ora e mezza all’interno della sua vettura, mentre aspettava i soccorsi che tardavano per problemi tra le ambulanze.
A quanto dichiara la moglie, pare che un’ambulanza fosse arrivata, ma che non potesse partire prima che ne arrivasse un’altra, dato che c’era un bambino ferito. La donna, però, afferma che il piccolo stesse bene e che fosse in piedi, vigile. La ASL, a sua volta, sostiene che una macchina medica è arrivata sul posto 10 minuti dopo l’incidente e che tutto il tempo impiegato era per le corrette manovre di soccorso stradale. Insomma, ancora non si viene a capo di questa situazione, nemmeno dopo 8 anni.