Golden Globes 2021: Spike Lee non la fa passare liscia all’HFPA
Il regista Spike Lee si scaglia contro la Hollywood Foreign Press Association per la mancanza di giornalisti neri che decidono le candidature e i vincitori ai Golden Globes
Anche questa edizione dei Golden Globes non è stata esente da critiche, come quella di Spike Lee
Spike Lee ha sempre espresso il suo pensiero, anche su argomenti caldi o scottanti e i Golden Globes non fanno eccezione. In un’intervista a Variety ha parlato della mancanza di elettori neri nella Hollywood Foreign Press Association (HFPA): l’organizzazione di giornalisti internazionali che decidono le candidature e i vincitori per i Golden Globes. Questa settimana L’HFPA è stata attaccata dopo la rivelazione secondo cui nessuno degli 87 corrispondenti di Hollywood che compongono il gruppo era afroamericano, o appartenente ad altri gruppi etnici non bianchi. Il presidente del consiglio dell’HFPA, Meher Tatna, ha detto che l’organizzazione non ha avuto membri neri per 20 anni. Lee, che è stato escluso dalla corsa per Miglior Regista con Da 5 Bloods – Come Fratelli, ha sollecitato l’HFPA a a cambiare repentinamente questa cosa, scrivendo:
La Hollywood Foreign Press ha chiaramente molto da fare. Tuttavia, è stata una gioia vedere i nostri Satchel e Jackson essere gli ambasciatori dei Golden Globes. Spero che l’HFPA capisca che per rimanere pertinenti, devono diversificare i loro membri. Mettere alcune sorelle e alcuni fratelli su quel muro. State tutti fuori di testa!
Spike Lee si unisce a una lunga lista di celebrità hollywoodiane che si sono espresse contro la Hollywood Foreign Press Association per la sua mancanza di membri neri. L’organizzazione #Timesup ha pubblicato sui social media l’immagine di una statua dei Golden Globes incrinata, con la seguente didascalia: “Hollywood Foreign Press Association. Non un singolo membro nero su 87. Una correzione estetica non è sufficiente #Timesupglobes”. Il post è stato condiviso da artisti del calibro di Kerry Washington, Sterling K. Brown, Amber Tamblyn, Ellen Pompeo, Jurnee Smollett, Amy Schumer, Sean Hayes, Simon Pegg, Devon Franklin, America Ferrera, Mark Duplass, Busy Phillips, Dakota Johnson, Patton Oswalt e Laura Dern.
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Le candidature ai Golden Globes di quest’anno sono state anche messe a ferro e fuoco per aver snobbato film che trattavano argomenti legati alla black culture all’interno della categoria Miglior Film Drammatico, e soprattutto per aver escluso la serie televisiva I May Destroy You di Michaela Coel.