Grace and Frankie: recensione della seconda stagione
L’estate si avvicina e i colpi di fulmine ritornano, ma anche le nuove stagioni, come nel caso di Grace and Frankie. Dal 5 maggio è infatti disponibile sulla piattaforma streaming Netflix, la divertente e carismatica serie Grace and Frankie, sit-com sulla vita di quattro personaggi alla soglia dei settant’anni, votati alla scoperta di una nuova vita.
La serie è creata da Marta Kauffman, famosa per aver realizzato insieme a Crane e Kevin Bright l’iconica serie anni novanta Friends, e Howard J. Morris, e interpretata da Jane Fonda, Lily Tomlin, Sam Waterston e Martin Sheen.
Grace and Frankie uno scoppiettante inizio di seconda stagione
Nella prima stagione abbiamo lasciato le nostre Grace (Jane Fonda) e Frankie (Lily Tomlin) a dover metabolizzare e accettare il coming out dei loro mariti i quali, soci da oltre vent’anni, confessano alle mogli di essere innamorati l’uno dell’altro da anni e di volersi, finalmente, sposare.
Le situazioni paradossali che si vengono a creare nell’arco dei 13 episodi sono a dir poco esilaranti. Tante le tematiche che vengono affrontate, dall’omosessualità all’essere over 60 e doversi costruire una vita da capo, tra cui provare anche ad uscire con nuovi partner.
Il lato più comico della coppia Grace and Frankie risiede proprio nella diversità delle due donne. La prima altezzosa, snob e materialista, preoccupata per la sua bellezza e per l’opinione pubblica; la seconda una vera hippie, fanatica della meditazione e purificazione del corpo. Le due donne saranno, inoltre, costrette a vivere nella stessa casa, cioè la casa al mare comprata anni prima, in quanto entrambe si rifiutano di stare nella casa in cui hanno costruito una famiglia.
La seconda stagione di Grace and Frankie è all’insegna del costruirsi una nuova vita. Nuove situazioni mettono in difficoltà le due donne, ma non solo. Si aprono nuove tematiche, molte riguardanti lo scorrere del tempo, il pericolo della malattia e di aver pochi anni per potersi godere il riposo dopo una vita intera spesa all’insegna della famiglia. Troviamo anche la tematica delle famiglie arcobaleno, le famiglie più allargate e la solidarietà, oltre alla complicità, che si viene a creare tra i quattro personaggi.
Il pilot della seconda stagione si apre chiudendo quegli interrogativi lasciati in sospeso nella prima stagione. Difficoltà che si erano create, per esempio, tra la coppia Frankie e Sol, i quali in un attimo di debolezza si erano abbandonati alla nostalgia della loro vita da coppia.
La seconda stagione, così come ha cercato di fare anche la prima, tenta di esplorare quel mondo over 60 dove le relazioni sentimentali, il sesso, la convivenza, sono argomenti che generalmente non vengono mai affrontanti nella serialità e nel cinema, così come nella vita di tutti i giorni. Un focus molto particolare, costellato da sfumature più ironiche e paradossali, che fa chiarezza su un mondo che esiste. Su uno stile di vita che non riguarda solo quella fascia che potrebbe andare dai 20 ai 45 anni.
A sottolineare ancora di più questa parte della società è il continuo confronto con i figli delle coppie. La scelta che viene fatta è ben precisa, da una parte due sorelle diversissime, cioè la tipica donna in carriera con Brianna (June Diane Raphael) e, invece, la madre di famiglia super organizzata dedita solo ai suoi doveri di casalinga con Mallory (Brooklyn Decker); dall’altra parte, invece, troviamo i due fratelli adottati Coyote (Ethan Embry), ex tossico dipendente che non è ancora riuscito a dare una svolta alla sua vita e il più tranquillo e ordinario “Bud” (Baron Vaughn), entrambi single.
Se già dalla prima stagione era impossibile non restare folgorati dalla bravura di Jane Fonda e Lily Tomlin, in questa seconda stagione non ne potrete fare davvero a meno. Una strana coppia perfetta nella loro miscela esplosiva. La bravura di queste attrici è sorprendente, ottima in qualsiasi genere le si collochi. In particolar modo Jane Fonda, non novella di un prodotto audiovisivo che esplora i sentimenti e le relazioni over 60.
Questo ritorno di Grace and Frankie non manca di stupire, far sorridere e divertire, invogliando lo spettatore ad andare avanti con la serie o tutta in un fiato (anche perché grazie a Netflix è davvero possibile farsi un bel binge watching come si deve), o quando si ha voglia di vedere qualcosa di leggero e più tranquillo.