Dario Franceschini: “abolita la censura cinematografica”
Il ministro della cultura ha eliminato l'organo che interveniva sulla libertà degli artisti
Dario Franceschini e il nuovo importante decreto
Dario Franceschini, attuale Ministro della cultura del Governo Draghi (ruolo che ha ricoperto ininterrottamente anche dal 2014 al 2018), come riportato ufficialmente da ANSA, ha firmato recentemente un importante decreto che pone la parola fine, definitivamente, alla censura cinematografica sostituendo tale organo con una Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche presso la Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura. La manovra consente di verificare e attuare una giusta e corretta classificazione dei lungometraggi da parte degli operatori. Ecco le parole di Dario Franceschini nel dettaglio:
Abolita la censura cinematografica, definitivamente superato quel sistema di controlli e interventi che consentiva ancora allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti.
Questo provvedimento supera in maniera risolutiva la possibilità di censurare le pellicole: questo, in precedenza, poteva vietare l’uscita di alcuni lungometraggi in sala o anche il taglio di alcune porzioni di girato, ritenute idonee alla revisione assoluta. Risale al 1913 la prima legge italiana che introduceva il primo intervento censorio delle proiezioni, successivamente ampliato negli anni successivi con altri regolamenti correlati. Tra i film del passato che sono finiti nelle mire della censura ci sono Nodo alla gola (è stata bloccata la distribuzione nel 1949 e distribuito solo nel 1956), Arancia meccanica (trasmesso per la prima volta sul piccolo schermo, sulla pay tv, nel 1999), Salò o le 120 giornate di Sodoma (inizialmente vietato ai minori di 18 anni, in seguito sequestrato dalla magistratura) e molti altri.
Adesso, invece, con la nuova Commissione presieduta da Alessandro Pajno e composta da 49 membri, si procede solamente ad una classificazione del contenuto e la ripartizione per età adeguate, in maniera tale da salvaguardare il più possibile la creatività e il lavoro di registi, sceneggiatori e altri artisti del settore. Il gruppo di membri sopracitati è stato scelto tra esperti professionali e competenti del mondo cinematografico ma anche tra luminari degli aspetti pedagogico-educativi legati alla tutela dei minori e alla comunicazione sociale ed inoltre tra personalità rappresentative di associazioni genitoriali e enti per la protezione degli animali.