Chadwick Boseman: Ritratto di un artista – recensione dello speciale dedicato all’attore

La passione e la grande umanità di Chadwick Boseman nello speciale targato Netflix.

A distanza di ormai molti mesi si fa fatica a pensare che un talento come quello di Chadwick Boseman non sia più su questa Terra. La sua fiamma non si è mai spenta e arde ancora alta e vivace grazie ai suoi lasciti cinematografici e non solo. Nell’anno in cui è andato via, l’attore ci ha salutato con un’ultima e potente interpretazione a testamento della sua essenza di uomo ed artista. Con il ruolo del trombettista Levee in Ma Rainey’s Black Bottom, Boseman concorre meritatamente nella categoria Miglior Attore Protagonista ai premi Oscar 2021 al fianco di Riz Ahmed, Anthony Hopkins, Gary Oldman e Steven Yeun.

Chadwick Boseman: Ritratto di un artista, scoprire l’attore attraverso il ricordo dei colleghi

Nello speciale a lui dedicato si prova a sviscerare entro un breve minutaggio, solamente venti minuti, la forza umana ed artistica di una personalità che ha lasciato per sempre un forte segno del suo passaggio. Gli attori coinvolti in questo tributo, visionabile su Netflix – assieme al film Ma Rainey’s Black Bottom e al suo Dietro le quinte – sono numerosi e vanno dai co-protagonisti del film come Viola Davis (Ma Rainey) e Glynn Turman (Toledo), ai registi che hanno avuto la fortuna di poter lavorare con lui ovvero George C. Wolfe (Ma Rainey’s Black Bottom), Spike Lee (Da 5 Blood) e Tate Taylor (Get on Up – La storia di James Brown), fino ai mentori Denzel Washington e Phylicia Rashad.

Chadwick Boseman, portavoce di un cinema rivolto al racconto di figure importanti della cultura afroamericana

Di Chadwick Boseman in questi mesi si è detto tantissimo. Si è analizzata la filmografia e si è parlato del grande talento. In questo breve speciale viene posto un importante accento sul metodo di lavoro dell’attore e della sua immensa umanità e passione. Attraverso una sceneggiatura, letta, studiata e interiorizzata con note infinite e personali, scopriamo un Chadwick Boseman tanto perfezionista quanto appassionato nel voler ricercare l’immedesimazione perfetta in ogni ruolo. Qualsiasi attore o regista o produttore chiamato a ricordare l’interprete di Black Panther è capace di cogliere una sempre diversa sfumatura di un artista a tutto tondo, una personalità tanto semplice nei modi quanto denso nel perseguimento di ogni singolo obiettivo. Ogni ruolo per Boseman era infatti motivo di sfida: egli credeva in ogni personaggio e ci lavorava a fondo, incessantemente, fino a raggiungere anche il non detto. Come sappiamo l’attore era solito accettare ruoli che fossero in grado di raccontare di uomini e personalità importanti della società e cultura afroamericana. Da James Brown, nel film biografico dedicato al padrino del Soul, a Jackie Robinson, primo giocatore afroamericano a giocare nella Major League Baseball nel film 42 – La vera storia di una leggenda americana, passando per tanti altri fino Levee in Ma Rainey’s Black Bottom, Chadwick Boseman era votato a portare in scena figure rilevanti con estremo rispetto e per questo entrando di petto e con tanto cuore nella pelle di questi personaggi.

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Boseman: “Le scelte che facciamo ci portano verso il nostro destino”

Gli occhi di Viola Davis si perdono in un momento di liquida commozione leggendo le annotazioni di Boseman sulla sua copia di sceneggiatura. Leggere quelle parole scritte con una forma a volte incomprensibile, a detta dell’interprete di Ma Rainey, suscita un’emozione talmente viscerale che sembra quasi profanare il gesto passato dell’attore scomparso che appuntava note per poter interpretare al meglio il proprio ruolo. Anche Phylicia Rashad, nota attrice e regista e sua insegnante alla Howard University di Washington, ricorda quanto fosse vigoroso il fuoco che ardeva nel giovane Boseman ai tempi dei suoi studi. Come ricordiamo, furono proprio i suoi insegnanti tra cui la Rashad e Denzel Washington a credere per la prima volta in lui tanto da prodigarsi per raccogliere fondi affinché potesse portare a termine ed affinare i suoi studi, amati e cercati. Scelto come giocatore di Basket al College, infatti, l’attore scelse invece di iscriversi all’Università tanto era energico il richiamo dell’arte. Si laureò nel 2000 con un Bachelor of Fine Arts in regia. È nelle scelte di vita di Chadwick Boseman che cogliamo quel ritratto di un artista che questo speciale cerca di cogliere. Attraverso il ricordo di chi lo ha avuto accanto nel lavoro riusciamo a comprendere quanto fosse vitale la missione e quanto fosse forte nel riuscire a dare tutto se stesso nonostante una malattia che ci ha privati troppo presto di un talento così splendente.

“Non so quale sia il vostro futuro. Ma se prendete la strada più difficile, troverete una ragione di vita più che un lavoro o una carriera. I nostri obiettivi ci rendono quello che siamo. Sono la ragione per cui ci troviamo su questo pianeta, ora. Qualsiasi carriera intraprendiate, non dimenticate che i sacrifici vi forgiano e vi preparano a realizzare il vostro obiettivo. Quando ho osato sfidare il sistema, che ci voleva vittime, esseri privi di talento e futuro, quando ho sfidato quegli stereotipi, la mia vita ha imboccato un sentiero nuovo… quello verso il mio destino.”  – Chadwick Boseman, discorso inaugurale dell’anno accademico 2018 alla Howard University

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.5