Daniel-Day Lewis sul ritiro dalle scene dopo Il filo nascosto: “Lo dovevo fare”. Ecco le motivazioni dell’attore
Tutte le ragioni che hanno spinto Daniel-Day Lewis a ritirarsi dalle scene dopo il suo ultimo film, Il filo nascosto.
Daniel-Day Lewis inizia la propria carriera nel 1971, quando recita in un film non accreditato: Domenica, maledetta domenica. Ha poi recitato in Gandhi, Il Bounty, Camera con vista, fino ad arrivare al 1989, quando recita nel film di Jim Sheridan, Il piede sinistro, che gli ha conferito il successo che tanto desiderava. Da allora ha recitato in altri film, come L’insostenibile leggerezza dell’essere, Un gentleman a New York, Il mio piede sinistro, L’ultimo dei Mohicani, Nel nome del padre, La storia di Jack & Rose, Il petroliere, Lincoln, fino al 2017, anno in cui recita al suo ultimo film – Il filo nascosto – prima di ritirarsi ufficialmente dalle scene.
La scelta di Daniel-Day Lewis di ritirarsi dalle scene
Nel giugno del 2017, l’attore ha annunciato il suo addio dal cinema, spiegando le sue ragioni in un’intervista per W Magazine: “Prima di iniziare le riprese non sapevo che avrei smesso. Io e Paul ridevamo molto prima di fare il film, poi abbiamo smesso. Ci ha sorpreso, perché non sapevamo cosa avevamo creato. L’impulso di smettere si è radicato in profondità, è diventata una scelta compulsiva. Lo dovevo fare. Mi sento meglio? Non ancora, sono molto triste”.
Secondo l’attore, è stato proprio il suo ultimo film, Il filo nascosto, a spingerlo a smettere di recitare, così come ha rivelato lo stesso attore: “Non mi piace abusare della parola artista, ma devo dire che ho sentito una certa responsabilità. Io devo credere in quello che faccio, il lavoro deve sembrarmi vitale. Un tempo mi bastava che il pubblico mi trovasse credibile, ora non più. L’impulso di smettere si è radicato in profondità. Sono molto triste, sarebbe strano se non lo fossi perché recito da quando ho dodici anni, per me era una questione di salvezza. Ora posso esplorare il mondo in un modo diverso”.