Cartoni Disney: la lista completa di tutti i film d’animazione
Sicuri di sapere quali sono tutti i Classici Disney usciti finora? La nostra lista dettagliata e sempre aggiornata, dal 1937 a oggi.
I cartoni Disney rappresentano e hanno rappresentato per la maggior parte di noi un rifugio in cui ristorare l’anima, trovando sorrisi, avventure, principi azzurri e principesse coraggiose in un mix di storie mai banali in cui l’innovazione tecnica ha cercato sempre di essere al passo con la trasversalità narrativa, fonte inesauribile di insegnamenti in grado di accarezzare l’intelletto di ogni età.
“Se puoi sognarlo puoi farlo” è il mantra che da sempre ha caratterizzato la Walt Disney Animation Studios (precedentemente nota come Walt Disney Feature Animation e prima ancora come Walt Disney Productions), nata grazie al genio di Walter Elias Disney, che fondò la sede del famoso studio a Burbank (contea di Los Angeles) il 24 dicembre 1939, dopo il successo di Biancaneve.
Dalla fine degli anni ’30 del Novecento in poi la Disney ha dato vita a capolavori senza tempo, alcuni fortunati, altri rimasti all’ombra dei successi commerciali. Talvolta usciti in Italia solo nella versione home video o in ritardo rispetto al debutto statunitense, in essi è tracciato in qualche modo l’iter evolutivo dell’animazione. Ogni cartone contiene una piccola innovazione tecnica che ci induce a concepire i grandi passi in avanti compiuti da Disney, dall’animazione tradizionale all’avvento della CGI.
Se è vero che i film Disney sono famosissimi in tutto il mondo è anche vero che alcuni potrebbero essere ignoti ai più per svariate ragioni. Ma una cosa è certa: ogni film d’animazione Disney merita a modo suo almeno una visione e, se volete fare un tuffo nella storia della casa di Topolino, non vi resta che spulciare la nostra lista, in cui abbiamo provveduto a mettere tutti i Classici Disney, da Biancaneve e i sette nani fino a Raya e l’ultimo drago. Chiaramente l’elenco di seguito non include i film d’animazione Disney Pixar né tantomeno i live-action o i sequel non inclusi nel canone ufficiale.
Cartoni Disney: la lista completa di tutti i film usciti dal 1937 a oggi
1. Biancaneve e i sette nani (1937), il primo cartone Disney
La produzione di Biancaneve e i sette nani, basato sulla fiaba dei fratelli Grimm, arrivò dopo una serie di cortometraggi prodotti da Walt Disney e non senza una serie di dubbi dovuti perlopiù al budget necessario allo sviluppo della pellicola, che costrinse addirittura Disney a ipotecare la casa.
Soprannominato da diverse celebrità – tra cui Charlie Chaplin, Judy Garland, Ginger Rogers, Clark Gable, Marlene Dietrich – “Follia Disney”, il film fu presentato al Carthay Circle Theatre di Los Angeles il 21 dicembre 1937 e fu da subito un successo. Presentato successivamente in diversi cinema, vinse anche l’Oscar onorario con una statuetta di dimensioni normali e ben sette più piccole.
Diretto da David Hand, Perce Pearce, William Cottrell, Larry Morey, Wilfred Jackson e Ben Sharpsteen, il primo lungometraggio prodotto dalla Walt Disney Productions, Biancaneve e i sette nani è stato anche il primo film d’animazione girato interamente a colori. La storia narrata è quella di una fanciulla che finisce per vivere in una casetta nel bosco insieme a sette adorabili nanetti per sfuggire alle grinfie della perfida matrigna e regina Grimilde la quale, gelosa della della sua bellezza, aveva ordinato al cacciatore di uccidere Biancaneve. Dopo aver scoperto il fallimento della sua impresa, Grimilde si servirà di una mela avvelenata per far sprofondare la fanciulla in un sonno mortale. Fortunatamente, il vero amore provvede a dare un lieto fine alla storia!
2. Pinocchio (1940), la favola di Collodi in uno dei migliori cartoni Disney
Basato sul famoso romanzo di Carlo Collodi Le avventure di Pinocchio. Storia d’un burattino, il successo del secondo film d’animazione Disney fu frenato dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, ma è ancora oggi uno dei classici Disney più amati grazie ai suoi iconici personaggi e agli insegnamenti che riesce a trasmettere a grandi e piccini, nonché per via della colonna sonora, destinata a lasciare un segno indelebile nella storia della Walt Disney. La canzone Una stella cade, infatti, vinse l’Oscar alla migliore canzone divenendo l’inno ufficiale della casa di Topolino.
Il film, presentato ufficialmente a New York il 7 febbraio 1940 e uscito in Italia solo il 5 novembre 1947, narra la storia di Geppetto, un vecchio falegname che decide di costruire un burattino di legno, poi portato in vita dalla Fata Turchina. Fin da subito desideroso di diventare un bambino vero, Pinocchio incontra lungo il suo cammino personaggi saggi e loschi, dal Grillo Parlante a Lucignolo passando per Mangiafuoco e il Gatto e la Volpe, le avventure del burattino sono un manifesto di vita in grado di far riflettere sempre sulle scelte, gli affetti e i valori a cui occorre dare importanza.
3. Fantasia (1940)
Diretto da diversi registi e con pochissime aspettative (proprio come Biancaneve), il film vede la collaborazione tra Walt Disney e il direttore d’orchestra Leopold Stokowski. Il yerzo lungometraggio Disney infatti è composto da un totale di 8 segmenti animati impostati su brani di musica classica, sette dei quali sono stati eseguiti dall’Orchestra di Filadelfia e introdotti dal critico e compositore Deems Taylor.
Un musical innovativo e senza tempo in cui live action e animazione confluiscono all’interno della stessa opera, sorretti dall’epoca innovativo sistema di riproduzione del suono Fantasound, che ebbe il merito di rendere il film la prima pellicola commerciale proiettata in stereofonia.
4. Dumbo – L’elefante volante (1941)
Basato sulla storia scritta da Helen Aberson e illustrata da Harold Pearl, Dumbo è stato prodotto per far fronte alle perdite di Fantasia e presentato per la prima volta nell’ottobre del 1941 a New York. Inserito nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti nel 2017, il lungometraggio ha appositamente uno stile semplice e narra le vicende di un elefantino preso in giro per via delle sue grandi orecchie, che però saprà trasformare in un pregio imparando a usarle per volare.
5. Bambi (1942)
Bambi è un vero capolavoro, ma contiene anche una delle scene più traumatiche di sempre. Basato sul romanzo di Felix Salten, fu nominato a ben tre premi Oscar come miglior sonoro (Sam Slyfield), miglior canzone (per Love Is a Song cantata in originale da Donald Novis) e migliore colonna sonora e si pone a conclusione del cosiddetto periodo d’oro della Disney.
Diretto da David Hand, James Algar, Bill Roberts, Norman Wright, Sam Armstrong, Paul Satterfield e Graham Heid, il quinto lungometraggio Disney (che ha anche registrato il miglior incasso nel 1942) segue le avventura di un cerbiatto di nome Bambi e del suo passaggio dall’età infantile a quella adulta, segnata da un evento spiacevole ma anche da un’allegra combriccola di amici, come il coniglietto Tamburino e la moffetta Fiore.
6. Saludos Amigos (1942), il cartone Disney che segna l’inizio dei film collettivi
Mediometraggio da ben tre nomination agli Oscar, Saludos Amigos segna il debutto dei film collettivi targati Disney e vede tra i protagonisti alcuni iconici personaggi dello Studio come Paperino e Pippo. Ambientato in America Latina e uscito nel 1942, il film diretto da Bill Roberts, Hamilton Luske, Jack Kinney e Wilfred Jackson introduce il personaggio del pappagallo brasiliano José Carioca.
Presentato a Rio de Janeiro nel 1942 e giunto negli USA nel febbraio dell’anno seguente, Saludos Amigos raggiunse le sale italiane solo nel 1946. Composto da quattro segmenti in cui lo stile live action (atto a documentare il viaggio della troupe in Sud America) si intervalla con quello animato, il film segue le vicende del turista americano interpretato da Paperino, del cowboy Pippo e dell’esperto di Samba José Carioca.
All’epoca della sua uscita non ricevette pareri totalmente positivi, ma resta uno dei classici da vedere e ha senza dubbio il merito di aver reso popolare il brano Aquarela do Brasil che, pubblicato nel 1939, ebbe successo solo dopo l’uscita della pellicola.
7. I tre caballeros (1944)
Il successo di Saludos Amigos indusse Disney, due anni più tardi, a produrre I tre caballeros, anch’esso girato in America Latina e facente parte delle azioni politiche statunitensi. Diretto da Norman Ferguson, Clyde Geronimi, Jack Kinney, Bill Roberts e Harold Young usando la tecnica mista, il secondo film collettivo targato Disney include anche alcune star latino-americane del tempo come Aurora Miranda, Dora Luz e Carmen Molina.
Protagonista della pellicola, candidata a due premi Oscar nel 1946 è Paperino insieme ai suoi amici brasiliani José Carioca e Panchito che, in occasione del compleanno di Paperino, lo condurranno in un fantastico viaggio alla scoperta del folklore latino-americano.
8. Musica maestro (1946)
Altro film collettivo di Walt Disney, uscito nel 1946, Musica maestro (il cui titolo originale è Make Mine Music) è la risultante di diversi corti realizzati durante il periodo bellico per esigenze propagandistiche e accorpate da Walt Disney per mantenere in vita la produzione dei lungometraggi animati. Criticato per la violenza del primo episodio, il film ottenne tutto sommato delle recensioni positive, vincendo il Grand Prix International du dessin animé al Festival di Cannes 1946.
Diviso in dieci segmenti ai quali fa da sfondo un bel repertorio di musica moderna e popolare, Musica maestro era stato pensato idealmente come il sequel di Fantasia (che punta invece sull’uso della musica classica) e, narrando di faide tra clan, caccia al lupo e altre vicende, include anche una bella innovazione tecnica nell’episodio Quando i gatti si riuniscono in cui Benny Goodman creò un’inquadratura particolare, ovvero disegnare le azioni nel momento in cui stavano accadendo.
9. Bongo e i tre avventurieri (1947)
Fun & Fancy Free (titolo originale di Bongo e i tre avventurieri) è il quarto film collettivo realizzato dalla Disney negli anni ’40, diretto da Jack Kinney, Bill Roberts, Hamilton Luske e William Morgan e composto da due segmenti: Bongo, che racconta le peripezie di un orsetto da circo per ottenere la sua libertà, e Topolino e il fagiolo magico, ovvero il celebre racconto di Jack e la pianta di fagioli interpretato però da Topolino, Paperino e Pippo.
10. Lo scrigno delle sette perle (1948)
Il film collettivo diretto da Clyde Geronimi, Wilfred Jackson, Hamilton Luske e Jack Kinney segue la scia di Fantasia e Musica maestro, immettendo una bella sfilza di brani di musica pop e folk. Peccato che, nonostante le grandi ambizioni, non riscosse molto successo dal punto di vista commerciale.
I sette episodi in cui è suddiviso parlano di romantiche storie d’amore, della surreale battaglia di un calabrone solitario, dei piaceri della samba, di cowboy coraggiosi.
11. Le avventure di Ichabod e Mr. Toad (1949)
Uscito in Italia solo in home video nel 2004, Le avventure di Ichabod e Mr. Toad ultima il ciclo dei film collettivi Disney. Diretto da Jack Kinney, Clyde Geronimi e James Algar nel 1949, è diviso in due episodi intitolati Il vento tra i salici e La leggenda di Sleepy Hollow. Per il primo Disney prese sunto dal libro di Kenneth Grahame, di cui acquistò i diritti nel ’38, poco dopo l’uscita di Biancaneve e i sette nani.
12. Cenerentola (1950), il classico Disney che contiene la scelta preferita di “zio Walt”
Oltre ad aver risollevato e salvato le sorti della Walt Disney Production, Cenerentola contiene una delle scene preferite da Walt Disney. Di quale si tratta? Ovviamente del frame in cui l’abito stracciato di Cenerentola si trasforma, grazie all’intervento della Fata Madrina, in un meraviglioso vestito da ballo.
Col film tratto dalla fiaba di Charles Perrault e diretto da Wilfred Jackson, Hamilton Luske e Clyde Geronimi la Disney iniziò a riproporre, dopo un periodo di restrizioni costellato da film collettivi, un vero lungometraggio in grado di trascinare la produzione di diritto in un nuovo periodo d’oro. Il film segue le disavventure di una povera e dolcissima ragazza maltrattata dalla matrigna e dalle sorellastre Anastasia e Genoveffa che, grazie all’intercessione della Fata Madrina, riesce ad andare all’ambito ballo e conoscere il desiderato principe azzurro, grazie al quale avrà la sua rivincita.
Inserito nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti e vincitore dell’Orso d’oro alla prima edizione della Berlinale (oltre ad aver avuto tre nomination all’Oscar per il miglior sonoro, migliore colonna sonora e migliore canzone per Bibbidi-Bobbidi-Bu) Cenerentola ha registrato il maggior incasso al box office del 1950 permettendo alla Casa di Topolino di avere il budget necessario ad avviare altri progetti. Il film ha però anche il merito di aver affermato il concetto di Classico Disney.
13. Alice nel Paese delle Meraviglie (1951), il cartone Disney tratto dal libro di Lewis Carrol
Diretto da Clyde Geronimi, Hamilton Luske e Wilfred Jackson e basato principalmente sul libro di Lewis Carroll, che Walt Disney aveva letto da giovane scolaretto, il 13º classico Disney è stato presentato alla Mostra di Venezia nel 1951 e fu bersaglio di diverse critiche da parte di chi amava lo scrittore inglese, ma tuttavia questo il padre di Topolino lo aveva messo in conto!
Nominato all’Oscar per la migliore colonna sonora, il film animato parla di una ragazzina di nome Alice che, cadendo attraverso una tana di coniglio, finisce in un mondo fantastico popolato da strane creature come il Cappellaio Matto, lo Stregatto, il Brucaliffo e la Regina di Cuori.
14. Le avventure di Peter Pan (1954)
Avrebbe dovuto essere il secondo lungometraggio di Walt Disney dopo Biancaneve ma come sappiamo non è stato così. Tra i suoi pensieri già nel 1935, il padre di Topolino riuscì a ottenerne i diritti solo quattro anni più tardi. A intralciarne la produzione, tuttavia, oltre al travaglio per la realizzazione della sceneggiatura e dei personaggi, provvide anche lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e le difficoltà economiche dello studio.
Basato sull’opera teatrale Peter e Wendy di J. M. Barrie, il 14º Classico Disney è stato l’ultimo a essere stato distribuito dalla RKO (dopodiché infatti Walt Disney fondò, sempre nel 1953, la Buena Vista Distribution) e fu un grande successo sia a livello critico che al box office, dove guadagnò la bellezza di 7 milioni di dollari.
La storia, che ha fatto sognare generazioni di bambini, è quella di Peter Pan, che vive sull’Isola che non c’è insieme ai bambini sperduti, in compagnia della fatina Trilli Campanellino e sempre in lotta con Capitan Uncino e gli altri pirati. In cerca della sua ombra, finisce nella dimora londinese di tre bambini londinesi, Wendy, Gianni e Michele Darling, tre fratelli che lo seguiranno alla volta della magica isola, in un viaggio pieno di avventure, pericoli e insegnamenti sull’importanza dei legami.
Diretto da Hamilton Luske, Clyde Geronimi, Wilfred Jackson e Jack Kinney e riproposto nelle sale anche negli anni seguenti all’uscita ufficiale, pare che Le avventure di Peter Pan sia stato il film preferito di Michael Jackson.
15. Lilli e il Vagabondo (1955), uno dei più romantici cartoni Disney
Oltre che essere una delle più dolci storie d’amore animate targate Disney, il lungometraggio animato diretto da diretto da Hamilton Luske, Clyde Geronimi e Wilfred Jackson e ispirato al racconto Happy Dan, The Whistling Dog di Ward Greene va ricordato perché è stato il primo a essere stato girato nel processo di pellicola widescreen Cinemascope.
La storia è quella della cagnolina Lilli, una Cocker che vive insieme a una raffinata e borghese famiglia, circondata da tanto amore e parecchi comfort, che per caso conosce un meticcio vagabondo che vive per strade in libertà, senza padroni e con tanti guai. I loro stili di vita così diversi finiranno per insegnare cose nuove a entrambi, coinvolgendoli in tante piccole avventure e portandoli a innamorarsi. La scena degli spaghetti è senza dubbio la più iconica e oggi viene da sorridere solo al pensiero che Walt Disney stava per tagliarla, pensando fosse poco romantica e anche un po’ sciocca.
16. La bella addormentata nel bosco (1959)
Per il suo 16° Classico Disney lo studio torna sui passi di fiabe come Biancaneve e i sette nani e Cenerentola ispirandosi all’omonimo libro di Charles Perrault. Peccato che La bella addormentata nel bosco, nonostante la cura dei dettagli e le grandi aspettative, non ottenne il successo desiderato, al punto che dovremmo aspettare trent’anni per rivedere la Walt Disney alle prese con una fiaba europea (parliamo de La Sirenetta).
Uscito negli USA il 29 gennaio 1959 distribuito dalla Buena Vista Distribution e negli anni fortunatamente rivalutato, il film racconta la storia della principessa Aurora, figlia di re Stefano e della sua consorte, la regina Leah. Durante la festa organizzata in occasione della sua nascita diversi ospiti raggiungono il regno, tra cui le fatine Flora, Fauna e Serenella ma, malgrado tutti, giungerà inaspettatamente anche la malvagia strega Malefica la quale, per vendicarsi del mancato invito, lancerà una maledizione sulla bambina: sarà bella e graziosa ma, al compimento del suo suo sedicesimo compleanno, si pungerà il dito con il fuso di un arcolaio e sprofonderà in un sonno eterno. Solo il bacio del vero amore potrà salvarle la vita.
17. La carica dei cento e uno (1961)
Basato sull’omonimo romanzo di Dodie Smith, il diciassettesimo classico Disney fu il primo film animato a essere realizzato con la tecnica xerografica, ma anche il primo tra i film Disney a dare risalto alla figura della villain, ovvero la mitica Crudelia de Mon, la perfida stilista intenzionata a tutti i costi a rubare i cuccioli di dalmata per produrne dei capi d’alta moda.
Diretto da Wolfgang Reitherman, Hamilton Luske e Clyde Geronimi, La carica dei cento e uno contiene inaspettatamente solo tre brani musicali (una cosa insolita per la Disney, specie se si considera che uno dei protagonisti è un musicista). La storia narrata è quella di Pongo, un dalmata che vive col suo padrone Rudy a Londra e fa di tutto pur di farlo innamorare di Anita, una deliziosa ragazza proprietaria di un bella cagnetta dalmata, Peggy. Allo sbocciare dell’amore tra i due umani scocca la scintilla anche tra i due dalmata, che ben resto diventeranno genitori di cento e uno splendidi cuccioli, iniziando anche la loro disavventura per sfuggire dalle grinfie di Crudelia.
18. La spada nella roccia (1963), l’ultimo cartone completamente supervisionato da Walt Disney
Ultimo film a essere uscito sotto la completa supervisione di Walt Disney in persona (che scomparve il 15 dicembre 1966), La spada nella roccia raggiunse le sale cinematografiche statunitensi nel Natale del 1963, ottenendo uno stratosferico successo al botteghino.
Basato sul romanzo di T. H. White e diretto da Wolfgang Reitherman con le canzoni composte dai fratelli Sherman, il film è ambientato nell’Inghilterra del VI secolo, all’indomani della morte di re Uther Pendragon che, morendo senza lasciare eredi, lascia sprofondare il Paese in tempi bui. C’è solo una speranza per l’Inghilterra e ruota tutta attorno a una misteriosa “spada nella roccia” sulla cui elsa vi è una scritta “chiunque estrarrà questa spada da questa roccia e da questa incudine sarà di diritto re d’Inghilterra”. Tanti valorosi guerrieri tentano l’impresa senza successo, finché il giovane e mingherlino scudiero Semola riesce a estrarre la spada.
19. Il libro della giungla (1967)
Uscito circa dieci mesi dopo la morte di Walt Disney (che morì proprio durante la produzione del lungometraggio, Il libro della giungla è tratto dal libro di Kipling che però, a differenza del cartone animato, ha un tono decisamente più tetro. Fu proprio questo aspetto a dare un bel grattacapo a Disney e alla sua troupe, che lavorò tantissimo e non senza stravolgimenti necessari (come il cambio dello sceneggiatore Bill Peet e del compositore Terry Gilkyson) al fine di raggiungere il risultato desiderato. La colonna sonora, nella quale si rintracciano i brani dei fratelli Sherman e la famosa canzone di Gilkyson, Lo stretto indispensabile, ha riscosso un successo grandioso così come il film in sé, che totalizzò 73 milioni di dollari al botteghino solo negli Stati Uniti, accaparrandosi anche diversi premi, tra cui la Nomination agli Oscar 1968 per Miglior canzone (Lo stretto indispensabile di Terry Gilkyson).
Il film vede protagonista Mowgli, un cucciolo d’uomo rimasto orfano che cresce nella giungla allevato dai lupi, dalla pantera Bagheera e dall’orso Baloo. La sua vita è felice e spensierata, costellata da tanti momenti divertenti ma anche da diversi pericoli e da scelte difficili che il piccolo, una volta cresciuto, si troverà a prendere.
20. Gli Aristogatti (1970)
Ultimo progetto ad essere stato approvato da Walt Disney, nonché il primo a essere uscito dopo la sua morte, Gli Aristogatti è un lungometraggio a misura di gatto e a suon di jazz. Diretto da Wolfgang Reitherman e basato su una storia di Tom McGowan e Tom Rowe, il cartone parla di una famigliola di gatti – composta dall’elegante mamma Duchessa e dai suoi cuccioli Minou, Matisse e Bizet – che vive presso la dimora di un’aristocratica e dolce anziana. A scatenare la cattiveria del maggiordomo provvede una decisione della signora, ovvero quella di lasciare tutti i suoi averi in eredità ai gatti. Per tentare di accaparrarsi il bottino, il maggiordomo architetta un piano diabolico, portando i gattini lontani da casa. A salvarli provvederà il fortuito incontro con Romeo, er mejo Der Colosseo, un generoso e simpatico randagio gatto romano.
21. Robin Hood (1973), dalla leggenda al cartone Disney
La leggenda di Robin Hood viene riscritta sostituendo a personaggi in carne e ossa degli animali e dando vita a uno dei Classici Disney più apprezzati di sempre, nonostante le recensioni critiche abbastanza altalenanti. Diretto da Wolfgang Reitherman su un soggetto
di Larry Clemmons e Ken Anderson e una sceneggiatura di Ken Anderson, Frank Thomas, Julius Svendsen, Vance Gerry, Eric Cleworth e Dave Michener, Robin Hood fu realizzato con un budget abbastanza irrisorio pari a 1,5 milioni di dollari, incassandone circa 9,5 milioni.
Il 21º Classico Disney, uscito nelle sale statunitensi l’8 novembre 1973, narra la storia di Robin Hood, una simpaticissima e furba volpe che lotta insieme ai suoi amici per difendere i poveri, oppressi dal tiranno Giovanni “Re fasullo d’Inghilterra”, come recita una delle canzoni più celebri della pellicola.
22. Le avventure di Winnie the Pooh (1977)
Basato su alcuni capitoli di A. A. Milne, Winnie Puh e La strada di Puh, l’apprezzato lungometraggio con protagonista il goloso orsetto è la risultante dell’unione di diversi corti usciti tra il 1966 e il 1974, ai quali furono aggiunte delle sequenze.
Diretto da Wolfgang Reitherman e John Lounsbery il film ci lascia scoprire le avventure del Bosco dei Cento Acri e dei suoi simpatici abitanti, da Pooh a Tigro passando per l’asinello Ih-Oh e ancora Tappo, Kanga, De Castor, Pimpi e Uffa, insieme al piccolo Christopher Robin, che custodisce il libro di fiabe proprio nella sua cameretta e, come noi, si lascia travolgere da questi racconti.
23. Le avventure di Bianca e Bernie (1977)
Gli stessi registi di Winnie the Pooh si cimentano alla regia (insieme ad Art Stevens) del 23º classico Disney, tratto dalla serie di libri scritti da Margery Sharp. Il successo del film porterà la casa di Topolino, qualche anno dopo, a creare un sequel, per l’appunto il primo sequel Disney: Bianca e Bernie nella terra dei canguri (1990).
Tornando al film uscito nel 1977, invece, fu uno dei maggiori incassi della Disney con 48 milioni di dollari in tutto il mondo, a fronte di un budget di produzione pari a 7,5 milioni di dollari. La storia ruota attorno a due topini, Bianca e Bernie, in missione per conto della Società Internazionale di Salvataggio, un’organizzazione formata interamente da topi con sede a New York che opera in tutto il mondo per aiutare le vittime di rapimento. Il loro obiettivo stavolta sarà quello di trovare Penny, un’orfanella rapita dalla cacciatrice di tesori Madame Medusa.
24. Red e Toby nemiciamici (1981)
L’amicizia tra due cuccioli per natura “avversari”: un volpino e un cane da caccia riesce a commuovere a ogni età e in ogni tempo. Tratto dal romanzo The Fox and the Hound di Daniel P. Mannix e uscito in sala nel 1981, Red e Toby nemiciamici ha necessitato di un investimento di 12 milioni di dollari. Ben 180 persone hanno lavorato al film, realizzando 350 000 disegni e 110 sfondi dipinti a mano, e tra questi vi erano anche Tim Burton e Brad Bird, oltre ad alcuni vecchi animatori della Disney.
Modificato rispetto alla storia d’origine per renderlo più adatta alle famiglie, il cartone Disney racconta la storia della volpe rimasta orfana Red e del cane da caccia Toby, tra i quali nasce una bellissima amicizia, destinata però ad affrontare delle dure prove man mano che diventeranno grandi e saranno costretti ad adeguarsi alle dure regole che la vita stabilisce, ovvero essere nemici, rispettivamente preda e predatore.
25. Taron e la pentola magica (1985)
Il regista di Fuga per la vittoria, John Huston, presta la sua voce nella versione originale del film per narrare la storia di Taron e la pentola magica, ovvero quella di un gruppo di amici la cui missione è quella di strappare dalle mani del perfido re Cornelius una pentola magica, in grado di rendere padrone del mondo chiunque la possieda.
Basato sui primi due libri della saga Le cronache di Prydain di Lloyd Alexander, è stato il primo Classico Disney a essere doppiato in italiano in collaborazione con il Gruppo Trenta sotto la direzione di Renato Izzo su dialoghi di Andrea De Leonardis e anche il primo a utilizzare la tecnologia CGI.
Inoltre, tra i primati di cui può vantarsi Taron e la pentola magica vi è anche quello di essere il primo film Disney a non contenere nessuna canzone.
26. Basil l’investigatopo (1986)
La pellicola è stata una bella boccata d’aria fresca per la Disney, che non aveva riscosso molto successo al box office col precedente Taron e la pentola magica. Con un investimento abbastanza irrisorio pari a 14 milioni di dollari, Disney incassò durante il periodo iniziale una cifra pari a 50 milioni di dollari in tutto il mondo tanto al reparto animazione l’autostima di cui necessitava.
Diretto da Ron Clements e John Musker, il film è la parodia animata della saga di Sherlock Holmes, che in questo Classico Disney viene “sostituito” da Basil di Baker Street: un topo investigatore e poliziotto che ha il compito di risolvere un caso importantissimo: ritrovare il giocattolaio Hiram Flaversham, rapito da Rattigan per costruire un sosia giocattolo della regina.
27. Oliver & Company (1988)
Come spesso è solito fare in casa Disney, anche nel film animato diretto da George Scribner su una sceneggiatura di Jim Cox, Timothy J. Disney e James Mangold il classico letterario di Charles Dickens, Oliver Twist, viene reso graficamente sostituendo personaggi umani e protagonisti animali. Così in Oliver & Company Oliver è un tenero gattino, affiancato da ricettatore Fagin e dalla sua squadra composta da cani.Altro cambiamento apportato nel passaggio dal romanzo al 27° Classico Disney è l’ambientazione: non più l’Inghilterra degli anni ’30 dell’Ottocento ma la moderna New York, per la realizzazione della quale furono usate una serie di foto scattate dall’alto in modo da ottenere una visuale uguale a quella che avrebbe un cane. Inoltre per riprodurre lo scenario metropolitano, quindi grattacieli, treni, taxi e via dicendo, la casa di Topolino messe a punto un programma apposito denominato CAPS al quale lavorarono 300 persone tra artisti e tecnici.
28. La sirenetta (1989) segna l’inizio del Rinascimento Disney
Dopo trent’anni la Disney ridà fiducia alle fiabe europee elaborando uno dei classici Disney più amati: La Sirenetta, diretto da Ron Clements e John Musker e basato sul racconto di Hans Christian Andersen, totalizzò un incasso di 211 milioni di dollari, segnando altresì l’inizio del Rinascimento Disney.
La pellicola segue le vicende della sirenetta Ariel, una principessa che vive nel regno di Atlantica, passando le giornate con i suoi amici, cercando di saperne di più sugli umani. Infatti in barba alle raccomandazioni del padre, il Re Tritone, Ariel sogna di esplorare la terraferma e l’incontro con un bel principe la indurrà a stringere un accordo con la perfida Ursula.
29. Bianca e Bernie nella terra dei canguri (1990)
Il sequel di Bianca e Bernie è diretto da Hendel Butoy e Mike Gabriel e come il precedente basato sui romanzi di Margery Sharp. Stavolta ai due intrepidi protagonisti dovranno recarsi in Australia per salvare un bimbo di nome Cody, fatto prigioniero da un bracconiere. Quest’ultimo infatti, intuendo l’amicizia tra il ragazzino e una rara aquila, lo prende in ostaggio facendo credere che sia morto mangiato dai coccodrilli per tentare di catturare il volatile che lo renderebbe ricco.
Dal punto di vista del box office, il secondo film del Rinascimento Disney è anche quello di minor successo dello studio in riferimento al suddetto periodo. Sicuramente a intralciare il suo primato in sala furono diversi film di successo come Mamma ho perso l’aereo, Rocky V e La bambola assassina 2.
30. La Bella e la Bestia (1991), il primo cartone Disney ad essere candidato agli Oscar
Primo film d’animazione ad essere candidato agli Oscar come miglior film (per vedere il secondo candidato dovremo aspettare l’uscita di UP, nel 2010), La Bella e la Bestia è tratto dall’omonima fiaba di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont ma prende spunto anche dal film del 1946.
Diretta da Gary Trousdale e Kirk Wise con le musiche di Alan Menken, la pellicola è dedicata alla memoria di Howard Ashman, che si occupò di realizzare i testi delle canzoni, morendo pochi mesi prima dell’uscita del film. Proprio la soundtrack è il fiore all’occhiello del cartone Disney, che gli fece guadagnare la vittoria agli Oscar sia per la miglior colonna sonora che per la miglior canzone (Beauty and the Beast, interpretata da Céline Dion e Peabo Bryson nel duetto finale) su un totale di cinque candidature.
Il 30° Classico Disney, che fu premiato anche con tre Golden Globe, ha impiegato 12 animatori solo per realizzare i personaggi principali (6 a testa!) e vanta prestigiosi doppiatori un po’ in tutte le lingue in cui è stato tradotto. Nella versione cinese, per esempio, la Bestia è doppiata da Jackie Chan e in quella italiana la canzone principale è eseguita da Gino Paoli e dalla figlia Amanda Sandrelli.
La storia, ambientata nella Francia del XVIII secolo, ci racconta la storia di un giovane principe, punito da una fata per via della sua cattiveria e per questo trasformato in una ripugnante bestia. Insieme a lui, anche gli altri abitanti del castello sono soggetti al medesimo incantesimo: chi ha preso le sembianze di un pendolo, chi di un candelabro: tutti aspettano con ansia la fanciulla che riuscirà a innamorarsi del principe e a spezzare l’incantesimo. Quella ragazza sarà Belle, innamorata dei libri e sempre allegra, che vive con l’anziano padre sognando sognando mille avventure. Quando, per caso, si ritroverà nel castello della Bestia, imparerà adagio ad amarlo oltre le apparenze.
31. Aladdin (1992), il classico Disney con la voce di Gigi Proietti e Robin Williams
Tratta da una delle novelle orientali de Le mille e una notte, il film animato ci porta ad Agrabah sulle tracce di un giovane ladruncolo che cerca di sopravvivere rubando qua e là insieme alla sua scimmietta Abu. La sua vita viene stravolta dall’incontro casuale con la principessa Jasmine e dall’aiuto del simpaticissimo Genio della Lampada, doppiato da Gigi Proietti nella versione italiana del cartone animato e da Robin Williams in quella originale. A complicare e rendere movimentata la sua vita più di quanto già non sia i malefici piani di Jafar che però, come favola vuole
Diretto da Ron Clements e John Musker, il cartone Disney fu elaborato a partire da un’idea dell’autore di testi Howard Ashman, che scrisse una prima bozza della sceneggiatura. Ashman si occupò altresì dei testi insieme a Tim Rice e al compositore Alan Menken; grazie alla colonna sonora il film meritò ben cinque candidature all’Oscar, vincendone in totale due per la soundtrack di Alan Menken e per la canzone A Whole New World di Alan Menken e Tim Rice.
La parte più complessa della pellicola, tuttavia, fu senza dubbio la creazione dei personaggi, elaborati prendendo come punto di riferimento il caricaturista Al Hirschfeld.
Nel dettaglio, il team guidato dall’animatore Glen Keane si ispirò a Tom Cruise e ai modelli Calvin Klein per partorire la figura di Aladdin, mentre il Genio strizza notoriamente l’occhio al suo doppiatore Robin Williams.
32. Il Re Leone (1994)
Diretto da Roger Allers e Rob Minkoff e prodotto da Don Hahn su una sceneggiatura di Irene Mecchi, Jonathan Roberts e Linda Woolverton, il quinto film del Rinascimento Disney ci porta nella Savana per raccontarci la storia del leoncino Simba, figlio del re Mufasa, di cui dovrà presto prendere il posto. Ma le gelosie dello zio Scar metteranno il piccolo in serio pericolo, lasciandolo orfano e obbligandolo a lottare non solo per vendicare il padre, ma anche per impedire allo zio di conquistare le Terre del Branco. A spalleggiarlo il simpaticissimo duo composto da Timon e Pumba e l’affascinante leonessa Nala.
Con Matthew Broderick, Jeremy Irons, James Earl Jones, Moira Kelly, Rowan Atkinson, Whoopi Goldberg e Jim Cummings nel cast vocale originale, il film vanta la bellissima colonna sonora di Hans Zimmer, per la quale Il Re Leone ha vinto l’Oscar, conferitogli anche per la miglior canzone, Can You Feel The Love Tonight di Elton John e Tim Rice.
Il film, la cui storia si rifà all’Amleto di William Shakespeare, registrò il maggior incasso del 1994 in tutto il mondo, mantenendo il record fino a 2003, quando venne battuto da Alla ricerca di Nemo (2003), rimanendo comunque il più grande film d’animazione degli ultimi 50 anni in termini di biglietti venduti.
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33. Pocahontas (1995)
Per la prima volta nella storia la Disney prende spunto da una storia vera per dare vita a uno dei film animati più belli di sempre, diretto da Mike Gabriel e Eric Goldberg. La storia narrata nel 33° Classico della casa di Topolino si rifà alla vicenda dell’indigena powhatan, vissuta in Virginia. Fu lei, nel 1607, a salvare la vita al colono John Smith di Jamestown. Chiaramente nella pellicola non mancano dei doverosi inserti fantasiosi e altri dettagli sulla questione della razza che scatenarono non poche critiche.
Tuttavia la storia d’amore tra la giovane principessa e il capitano britannico portò la Disney alla vittoria di due Oscar nel 1996, entrambi andati ad Alan Menken e Stephen Schwartz rispettivamente per la miglior colonna sonora, e per la miglior canzone, Colors Of The Wind.
34. Il gobbo di Notre Dame (1996), uno dei cartoni Disney più cupi
Le pagine del romanzo di Victor Hugo, Notre-Dame de Paris, si riversano nella pellicola animata diretta da Gary Trousdale e Kirk Wise, considerato uno dei Classici Disney più cupi per via delle atmosfere gotiche e soprattutto della tematica trattata che si cala in questioni come l’infanticidio, la lussuria, la dannazione, il genocidio e il peccato.
Candidato agli Oscar e ai Golden Globe per la migliore colonna sonora (opera di Alan Menken, che per la stesura delle canzoni col paroliere Stephen Schwartz), il film parla di Quasimodo, un campanaro deforme che vive isolato nella cattedrale di Notre-Dame, con l’unica compagnia di tre gargoyle animati. Cresciuto dall’omicida di sua madre, il perfido Frollo, si convince a partecipare alla Festa dei Folli conoscendo la gentile zingara Esmeralda.
Con un incasso di oltre 325 milioni di dollari in tutto il mondo, Il gobbo di Notre Dame resta uno dei film Disney più apprezzati e più profondi, sempre attuale per una riflessione sull’accettazione di sé.
35. Hercules (1997)
Traendo spunto dalla leggenda dell’eroe Eracle, John Musker e Ron Clements si cimentano alla regia di Hercules, il 35º classico Disney narra la vicenda del figlio di Zeus e Hera, rapito dagli scagnozzi di Ade, che tentano di ucciderlo rendendolo mortale, ma per fortuna le loro intenzioni vengono ostacolate dall’arrivo di due contadini, che lo traggono in salvo e lo adottano. Crescendo, Hercules matura la volontà di fare qualcosa pur di dimostrare di meritare un posto nell’Olimpo.
Nonostante un incasso deludente, il film fu abbastanza apprezzato dalla critica e dal pubblico e ottenne anche una candidatura agli Oscar per la miglior canzone, ovvero Go The Distance di Alan Menken e David Zippel.
36. Mulan (1998), la prima eroina Disney
La leggenda dell’eroina cinese rivive nel film animato diretto da Tony Bancroft e Barry Cook. Per dare vita alla protagonista orientale, grazie alla quale inizia anche un cambiamento nel modo di considerare la figura femminile nel mondo Disney, la casa di Topolino aveva inviato un team di produzione in Cina già nel 1994 con l’obiettivo di studiare e assorbire il più possibile ogni dettaglio, chiaramente anche visivo, della cultura locale. Per tale ragione si decise poi di introdurre anche nella grafica dei cenni della pittura cinese, ricorrendo anche all’acquarello e a linee più semplici. Inoltre per realizzare il Classico Disney lo studio diede vita a nuovi software come Attila, che servì a creare la sequenza in cui duemila soldati Unni si precipitano all’attacco, muovendosi comunque autonomamente. Mentre il programma Dynasty fu usato per la battaglia finale, per creare una folla di tremila persone.
In merito ai personaggi, fu Roy E. Disney a suggerire la creazione del personaggio di Mushu, mentre a Joe Grant va il merito della creazione di Cri-Kee.
Il film animato Disney parla di Hua Mulan, una ragazza non propriamente in linea con i requisiti necessari a essere una buona moglie. Quando l’imperatore convoco tutte le famiglie del Paese al fine di contrastare l’avanzata degli Unni, il padre di Mulan è l’unico uomo della famiglia, obbligato ad andare nonostante l’età avanzata e i problemi di salute. Così la ragazza, coraggiosamente, decide di vestirsi da uomo, rubando la spada del genitore e scappando nella notte, presentandosi al posto del padre. Nonostante qualche disavventura che la metterà in pericolo di vita, alla fine Mulan riuscirà a salvare la Cina, meritando i ringraziamenti gli elogi dall’imperatore stesso.
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37. Tarzan (1999), il cartone Disney con le canzoni di Phil Collins
Diretto da Kevin Lima e Chris Buck e basato sul romanzo Tarzan delle Scimmie di Edgar Rice Burroughs, segna la conclusione del Rinascimento Disney. Apprezzatissimo dalla critica, il film gode delle bellissime canzoni di Phil Collins e apporta un cambiamento mai visto in altri cartoni Disney, che per al prima volta non fa cantare i suoi protagonisti ma usa i brani come filo conduttore della storia. L’idea fu dello stesso Phil Collins, che accettò di imparare il testo in italiano e interpretarlo pur di non far perdere nessuna emozione e significato intrinseco nel testo.
Nella top ten dei migliori incassi, Tarzan racconta la storia di un bambino cresciuto nella foresta africana insieme a dei gorilla. Legatissimo ai fratelli e alla madre adottiva Kala, Tarzan viene sconvolto quando per la prima volta entra a contatto con i suoi simili. Tra gli esploratori inglesi giunti sull’isola per trarne benefici economici, però, vi sono anche il Professor Porter e sua figlia Jane.
38. Fantasia 2000 (1999)
Ideato e realizzato per celebrare l’inizio del nuovo millennio, nonché il capolavoro Disney del 1940, Fantasia, proprio come il capitolo precedente pone la musica al centro del film avvalendosi della regia di James Algar, Gaëtan Brizzi, Paul Brizzi, Hendel Butoy, Francis Glebas, Eric Goldberg, Don Hahn e Pixote Hunt e della musica di grandi musicisti, tra cui Beethoven, il film è diviso in otto segmenti introdotti da vari personaggi famosi. Inoltre nella pellicola fanno la loro comparsa diversi attori e show-man tra cui Steve Martin, Bette Midler, Penn & Teller, Itzhak Perlman, James Earl Jones, Quincy Jones, Angela Lansbury.
39. Dinosauri (2000)
La Secret Lab, nata dalla fusione della Dream Quest Images col reparto CGI della Walt Disney Feature Animation, produce Dinosauri, per la regia di Ralph Zondag ed Eric Leighton. P, realizzato col ricorso della computer grafica per quanto concerne la realizzazione dei dinosauri, mentre la maggior parte degli sfondi sono stati ripresi live.
Il film, inserito tra i classici Disney solo nel 2008, parla di Aladar, un iguanodonte adottato da una famiglia di lemuri. Lo schiantarsi di una meteora sulla terra costringerà la famigliola a mettersi in viaggio in cerca di una nuova casa, unendosi nel tragitto ad altri dinosauri e vivendo qualche disavventura.
Il film costò ben 127 milioni e mezzo di dollari, risultando come il più costoso dell’anno, ma l’investimento fu compensato da un buon incasso al botteghino (oltre 349 milioni nel mondo).
40. Le follie dell’imperatore (2000), uno dei cartoni Disney più divertenti
Diretto da Mark Dindal, il 40º classico Disney era stato pensato come un musical epico per poi essere modificato in corso d’opera in una buddy comedy. Divertentissimo e apprezzato da critica e pubblico (l’incasso al box office fu di circa 90 milioni di dollari), il cartone animato parla del giovane imperatore inca Kuzco, trasformato per sbaglio in un lama dall’ex consigliera Yzma, intenzionata a ucciderlo. Sarà il generoso contadino Pacha a venirgli in soccorso, cercando anche di fargli capire l’importanza dell’altruismo, totalmente estraneo al suo carattere.
41. Atlantis – L’impero perduto (2001)
La leggendaria città di Atlantide stimola la fantasia dello sceneggiatore Tab Murphy e dei registi Gary Trousdale e Kirk Wise, che ci portano sulle tracce di Milo Thatch e di altri esploratori nella Washington del 1914, che si avventurano alla volta della città perduta di Atlantide.
La storia prende spunto dal romanzo Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne e dalla storia di Atlantide narrata da Platone e si avvale della collaborazione di Marc Okrand per l’ideazione della lingua atlantidea (sempre lui è l’artefice della lingua Klingon di Star Trek).
42. Lilo & Stitch (2002)
Scritto e diretto da Dean DeBlois e Chris Sanders e candidato all’Oscar come miglior film d’animazione, il cartone è tra i tre film prodotti presso lo Disney-MGM Studios a Orlando, in Florida. La storia è ambientata sull’isola di Kauai (Hawaii) e racconta l’amicizia tra la piccola Lilo, una ragazzina che vive con la sorella, e Stitch: uno strano alieno dalle elevate capacità intellettive. Nonostante le differenze tra i due nascerà un’amicizia sincera e in grado di andare oltre ogni limite.
Oltre a fregiarsi della presenza di cinque brani di Elvis Presley, la colonna sonora è composta da testi scritti e interpretati da Mark Kealiʻi Hoʻomalu e Alan Silvestri ed eseguite da Kealiʻi Hoʻomalu con il coro di voci bianche Kamehameha Schools.
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43. Il pianeta del tesoro (2002)
Diretto da Ron Clements e John Musker, il 43° classico Disney è per certi versi la rivisitazione in chiave sci-fi e steampunk del romanzo L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson.
La storia è quella di Jim Hawkins, che vive con la madre in una locanda nel pianeta minerario Montressor, sognando pirati e avventure. Un giorno un alieno gli consegnerà la mappa di un mitico tesoro, quello del capitano Flint.
Elogiato dalla critica, il film fu un flop al box office.
44. Koda, fratello orso (2003)
Ambientato nell’America del Nord al tempo delle ere glaciali, tra mammut e tribù preistoriche, il film diretto da Aaron Blaise e candidato all’Oscar come miglior film parla di tre fratelli appartenenti a una piccola tribù di Inuit. Quando uno dei tre viene aggredito e ucciso da un orso, il fratello cerca di vendicarlo ma, a causa di un sortilegio viene lui stesso trasformato in un orso.
Il film è stato criticato e allo stesso tempo elogiato dal mondo ecclesiastico cattolico. Nel primo caso infatti a dare fastidio è stata l’esposizione di un’idea di uguaglianza spirituale tra tutti gli esseri viventi, mentre le secondo caso c’è chi ha teso a sottolineare la similitudine con la filosofia di San Francesco d’Assisi.
45. Mucche alla riscossa (2004), l’ultimo cartone Disney e a essere stato realizzato con l’animazione tradizionale
Mucche alla riscossa, il cui titolo originale (Home on the Range) è la citazione di una popolare canzone country, ci porta nel vecchio West, dove uno stravagante trio di mucche composto da Maggie, Mrs. Calloway e Grace, intenzionate a catturare un famigerato ladro di bestiame così da intascare la taglia che pende sulla sua testa e salvare la loro fattoria dal pignoramento.
Diretto da Will Finn e John Sanford, che si sono occupati della sceneggiatura insieme a Michael LaBash, Sam J. Levine, Mark Kennedy e Robert Lence, il film è arricchito dalle canzoni di Alan Menken e Glenn Slater, eseguite da K.D. Lang, Randy Quaid, Bonnie Raitt, Tim McGraw e The Beu Sisters.
46. Chicken Little – Amici per le penne (2005), il primo film Disney girato completamente in computer grafica
Diretto da Mark Dindal e distribuito in Disney Digital 3-D, il primo film girato interamente in computer grafica e targato Disney si ispira liberamente alla fiaba Henny Penny, già presa come spunto dalla Casa di Topolino per il corto Questione di psicologia del 1943.
Come è facilmente intuibile dal titolo, il cartone animato parla di un giovane pollo che cerca di aggiustare il suo rapporto con il padre e salvare il mondo dagli alieni.
47. I Robinson – Una famiglia spaziale (2007)
Diretto da Stephen J. Anderson e liberamente ispirato al libro per bambini A Day with Wilbur Robinson di William Joyce, la commedia sci-fi animata segue le vicende di Lewis, un bambino di 12 anni che vive in orfanotrofio. La sua passione per la scienza lo porta a costruire un apparecchio in grado di recuperare i ricordi, che però gli viene rubato da uno strano uomo. Nell’inseguirlo, incontrerà Wilbur Robinson, un ragazzo che viene dal futuro.
Ricordata anche per essere stato il primo Classico Disney a usare il logo dei Walt Disney Animation Studios con la scena di Steamboat Willie, il film ha incassato ben 169 milioni di dollari negli Stati Uniti, il film annovera tra i doppiatori anche Giovanni Muciaccia, Tiberio Timperi, Carlo Conti e Serse Cosmi.
48. Bolt – Un eroe a quattro zampe (2008) inaugura il Secondo Rinascimento Disney
Byron Howard (Lilo & Stitch e Koda, fratello orso) e Chris Williams (che debutta alla regia dopo aver lavorato su Mulan e Le follie dell’imperatore) inaugurano il Secondo Rinascimento Disney (o Disney Revival che dir si voglia) con Bolt, il cartone con protagonista un simpatico cagnolino bianco che, dopo aver lavorato tanti anni come attore di una serie TV, crede di avere dei superpoteri. La sua impresa è però molto impegnativa; crede infatti che la sua padroncina Penny sia stata rapita e per tale ragione si mette sulle sue tracce, viaggiando in tutto il paese pur di salvarla.
49. La principessa e il ranocchio (2009)
Disney torna a fare ricorso alla tecnica tradizionale e, ispirandosi alla fiaba dei Fratelli Grimm, porta in scena la storia di Tiana, una ragazza che vive nella New Orleans degli inizi del 1900 e ha un sogno nel cassetto: aprire un ristorante tutto suo. Per cercare di realizzarlo lavora instancabilmente come cameriera. Sul suo cammino, però, Tiana avrà a che fare con ricche ragazze e principi ranocchi, oltre a dover subire anche lei l’incantesimo più famoso delle fiabe.
Essendo il primo cartone Disney a introdurre una principessa di colore, il film diretto da Ron Clements e John Musker non è passato inosservato a chi ha sollevato polemiche sulla condizione umile della ragazza che però come disse a suo tempo la Disney a sua discolpa, non ha nulla a che vedere col colore della pelle, visto che anche altre principesse provengono da una vita umile prima di sposare, nei classici più noti, ricchi e bellissimi principi.
50. Rapunzel – L’intreccio della torre (2010)
Con un budget di produzione pari a 260 milioni di dollari e un incasso al box office di 591.794.936 dollari il film diretto da Nathan Greno e Byron Howard ha battuto ben due record in casa Disney, essendo contemporaneamente sì il più costoso, ma anche uno dei cartoni che hanno incassato di più nella storia dello studio.
Basato sulla fiaba tedesca di Raperonzolo scritta dai Fratelli Grimm, il film è stato candidato all’Oscar per la miglior canzone e gode della colonna sonora firmata da Alan Menken e Glenn Slater, con i brani originali cantati da Mandy Moore (in originale, la voce della protagonista) e da Zachary Levi (che dà voce al protagonista nella versione originale). La storia segue le vicende di una giovane dai capelli dorati e lunghissimi, tenuta prigioniera in una torre da quella che pensa essere sua madre, Gothel. Ma l’incontro fortuito col giovane ladruncolo Flynn l’aiuterà ad aprire gli occhi e a scoprire finalmente la verità.
51. Winnie the Pooh – Nuove avventure nel Bosco dei 100 Acri (2011)
Sempre basandosi sul romanzo di A.A. Milne, la Disney dà vita al revival del film degli anni ’70, stavolta affidando la regia a Stephen Anderson e Don Hall. Winnie the Pooh – Le nuove avventure nel Bosco dei 100 Acri è di fatto l’ultimo classico Disney realizzato in animazione tradizionale.
Il film narra l’incontro tra l’orsetto Winnie the Pooh e l’asinello Ih-Oh, alla disperata ricerca della sua coda: una perdita che vede impegnati tutti gli abitanti del Bosco, impegnati a capire come rimediare, ma inaspettatamente arriva un biglietto che stravolge tutti Pooh: il piccolo Christopher Robin sembra scomparso ma, per fortuna, tutto si risolverà per il meglio.
52. Ralph Spaccatutto (2012)
Anche i personaggi dei videogame hanno una vita, quando nessuno li impegna a giocare. È questo il caso di Ralph e dei suoi amici, creati dal team Disney basandosi su personaggi di videogiochi reali o ipotetici. Il cartone segue le avventure del protagonista, che interpreta villain nel videogioco Felix Aggiustatutto, ma un giorno, animato da un desiderio di rivalsa, fugge via dal gioco a cui è destinato per ritrovarsi in Sugar Rush: un mondo digiatle completamente opposto, fatto di dolci e corse automobilistiche.
Diretto da Rich Moore su una storia scritta da Sam Levine (che ha abbandonato la regia per divergenze creative) con John C. Reilly, Sarah Silverman, Jack McBrayer e Jane Lynch nel cast vocale originale, il film ha dato vita anche a un videogame intitolato Fix-It-Felix. La canzoni della soundtrack sono opera di Henry Jackman e del gruppo femminile giapponese AKB48 (che ha firmato solo il brano dal titolo Sugar Rush).
53. Frozen – Il regno di ghiaccio (2013)
Liberamente ispirato alla fiaba norvegese La regina delle nevi di Hans Christian Andersen, il film diretto da Chris Buck e Jennifer Lee ha avuto un successo strepitoso, conquistando per due statuette agli Oscar come miglior film d’animazione e come miglior canzone (Let It Go in originale, All’alba sorgerò in italiano) e accaparrandosi, sempre nella stessa categoria, anche il Golden Globe, il BAFTA e l’Annie Award. Un successo che si è registrato anche al botteghino, visto che Frozen ha registrato il maggior incasso della storia del cinema per essere poi battuto dal suo stesso sequel, uscito nel 2019.
Ad attirare così tanti consensi è stato certamente il cambio di rotta segnato dalla Disney, che in quest’opera mette da parte principi e amori eterni per dare spazio all’amore che c’è tra due sorelle, innalzato a vero e puro amore, l’unico in grado di sconfiggere anche l’incantesimo più sacrilego.
Il film parla di Anna, la principessa secondogenita della famiglia reale di Arendelle, e di sua sorella maggiore Elsa: diversa dagli altri e tenuta lontana dalla sorellina per via dei suoi poteri, in grado di gelare ogni cosa. Le incomprensioni tra le due porteranno Elsa a rifugiarsi lontana da casa, intrappolando il regno in un gelido inverno.
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54. Big Hero 6 (2014), il primo film Disney basato su un franchise Marvel
Diretto da Don Hall e Chris Williams e liberamente ispirato all’omonima serie di fumetti Marvel (operazione possibile grazie all’acquisizione della Marvel da parte della Disney, nel 2009), il cartone animato si è aggiudicato l’Oscar come miglior film d’animazione.
Ambientato a San Fransokyo, una metropoli altamente tecnologica a metà tra San Francisco e Tokyo, il cartone animato vede protagonista Hiro Hamada, un intelligentissimo ragazzino di quattordici anni che fa amicizia con uno strano e simpatico robot di nome Bayamax, progettato dal fratello Tadashi (morto a causa di un presunto incidente). Adagio il ragazzino imparerà a scoprire e apprezzare tutte le potenzialità del robot gonfiabile, progettato per curare fisicamente e psicologicamente le persone, apprendendo altresì cosa si cela dietro la morte del fratello e trovandosi a combattere insieme a un manipolo di amici e al suo fidato robot contro un pericoloso criminale.
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55. Zootropolis (2016), uno dei cartoni Disney da vedere
Il primo poliziesco targato Walt Disney Animation Studios, diretto da Byron Howard e Rich Moore su una sceneggiatura di Jared Bush e Phil Johnston e vincitore del premio Oscar nel 2017 come miglior film d’animazione, ci porta tra i meandri del mondo animale, usando gli stili di vita, i pregi e i difetti e ovviamente anche le caratteristiche fisiche di ogni specie per presentare al pubblico una metropoli variegata e cosmopolita in cui ognuno può essere ciò che vuole, eppure non mancano furti, fughe, pregiudizi, arresti e storie di razzismo.
Acclamato dalla critica per il messaggio di cui si fa portavoce, Zootropolis è al nono posto tra i film d’animazione coi maggiori incassi nella storia del cinema e vede la partecipazione anche della cantante Shakira – che presta la sua voce al personaggio di Gazelle (completando una colonna sonora dalle mille facce e colori)-, affiancata nel cast vocale anche da Jason Bateman, Idris Elba, J. K. Simmons, Octavia Spencer, solo per citarne alcuni. La storia narrata è quella della coniglietta Judy Hopps, che con tanto sacrificio e andando contro tutto e tutti riesce a realizzare il suo sogno di diventare agente di polizia. Giunta a Zootropolis, però, dovrà fare i conti con colleghi grandi e grossi che tenteranno sempre di metterla in difficoltà e relegarla a fare le cose più semplici. Tuttavia Judy non si arrende e, sempre assetata di giustizia, sarà disposta a rintracciare la verità, aiutata dalla volpe Nick Wilde, col quale stringerà un’amicizia sincera in grado di oltrepassare ogni pregiudizio.
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56. Oceania (2016)
Diretto da Ron Clements e John Musker e uscito negli USA col titolo di Moana, strategicamente modificato in italiano per non creare confusione con la famosa diva del porno, il 56º Classico Disney ha ricevuto ben due candidature agli Oscar e un clamoroso successo di critica e pubblico.
Prendendo spunto dai miti polinesiani la casa di Topolino supera se stessa portando finalmente sul grande schermo la storia di una ragazza che ha il coraggio di cambiare le sorti del suo popolo senza l’aiuto di nessun principe, rendendo così palese il cambio di rotta annunciato con La principessa e il Ranocchio.
Avvalendosi della sceneggiatura di Jared Bush, il film prodotto esecutivamente da John Lasseter riesce a coinvolgere ed entusiasmare gli spettatori grazie a una grafica come sempre brillante e a una colonna sonora impeccabile, composta da Mark Mancina con le musiche di Lin-Manuel Miranda e del musicista samoano Opetaia Foa’i. Mentre tra gli interpreti in lingua originale troviamo anche Jordan Fisher, a occuparsi delle canzoni in italiano sono stati Sergio Sylvestre e Rocco Hunt insieme a Chiara Grispo, Luca Velletri e Daniele Vit.
La trama del cartone animato segue le vicende di Vaiana Waialiki, una fanciulla ribelle che fin da piccola mostra uno strano e bellissimo legame con Oceano. Crescendo, capisce che oltrepassare i limiti che il suo popolo si è imposto per paura è la chiave per salvarlo dalla rovina. Così, mentre la sua isola muore, compie un viaggio avventuroso, spalleggiata dal semidio Maui, al fine di riportare il cuore di Te Fiti all’isola a cui appartiene, sollevando così l’isola da una terribile maledizione.
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57. Ralph spacca Internet (2018)
Diretto da Rich Moore e Phil Johnston, il sequel del film uscito nel 2012 ha come protagonista il simpatico Ralph, stavolta intento a immergersi nel mondo di internet, dove incontra le principesse Disney e altri celebri personaggi appartenenti a famose saghe cinematografiche (non mancano, chiaramente, i riferimenti al mondo di Star Wars e all’universo Marvel).
Candidato agli Oscar come miglior film d’animazione, Ralph spacca Internet è impreziosito dalla colonna sonora di Henry Jackman e dai brani di celebri artisti, tra cui gli Imagine Dragons, presenti nella soundtrack con l’inedito Zero.
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58. Frozen II – Il segreto di Arendelle (2019), uno dei cartoni Disney più amati
Le avventure di Anna, Elsa, Olaf e Kristoff tornano a emozionare gli spettatori nel sequel del film del 2013. Il Classico Disney è diretto da Chris Buck e Jennifer Lee, che si è occupato anche della sceneggiatura. La trama del film, che ha registrato il maggior nella storia del cinema d’animazione, si svolge tre anni dopo gli eventi di Frozen, che ci aveva lasciati con l’incoronazione di Elsa a regina di Arendelle. Stavolta le sorelle Elsa e Anna, accompagnate dal pupazzo di neve Olaf, dal fidato Kristoff e dalla renna Sven si avventurano alla scoperta della verità sul regno di Arandelle.
Come per la pellicola precedente, anche qui sono i coniugi Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez a occuparsi della colonna sonora, con le musiche di Christophe Beck.
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59. Raya e l’ultimo drago (2021), l’ultimo cartone animato Disney
Diretto da Don Hall e Carlos López Estrada, insieme ai co-registi Paul Briggs e John Ripa, il film animato ci porta nel fantastico mondo di Kumandra, composto da cinque regni in lotta tra loro per via delle differenze che li caratterizzano. Sarà la giovane principessa Raya a farsi avanti per cercare di riportare l’armonia e la pace nel suo mondo, tentando di trovare una magica gemma in grado di ristabilire la serenità.
Si tratta del primo film Disney ispirato alle culture del sud-est asiatico. Tra i paesi visitati dal tea creativo per lo sviluppo della pellicola vi sono Thailandia, Vietnam, Cambogia, Birmania, Indonesia, Filippine e Laos.
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