The Secret – Le verità nascoste: recensione del film con Noomi Rapace

Il film di Yuval Adler poggia su ottime intenzioni, ma si perde in un racconto monotono e senza suspense.

È uscito nel 2020 il The Secret – Le verità nascoste di Yuval Adler, e ora è disponibile on demand su Sky Cinema. Il film è un thriller atipico, in cui avviene un ribaltamento del ritmo e un senso proprio della suspense. Nella sua costruzione narrativa, è molto simile ad un episodio di una serie televisiva, ma senza averne il senso più ampio dettato dalla serialità. Non solo, il thriller lascia subito spazio al dramma, che ne assorbe completamente l’attenzione a discapito della credibilità del prodotto. The Secret – Le verità nascoste vorrebbe essere un po’ quello e un po’ quell’altro, senza mai trovare armonia nella forma. Peccato, perché l’interpretazione di Noomi Rapace è credibile è profonda; come d’altronde quella di Chris Messina (il Victor Zsasz di Birds of Prey). Il problema, però, è proprio questo. Adler si poggia completamente sul personaggio dell’attrice, lasciando su un piano superficiale le restanti componenti del film.

Le interazioni tra i protagonisti, quanto le relazioni che intessano non interessano al racconto, sono come meri spettatori di un evento sportivo dove l’attenzione è tutta per il campione della stagione. Il periodo storico fa da cornice a tutto ciò. Siamo nel dopoguerra, l’America rimette insieme i pezzi del riavvio, alla rivalutazione delle fabbriche. Costumi e scenografia sono ben realizzati, eppure una patina visiva fin troppo desaturata ne spezza la portata scenica. The Secret – Le verità nascoste poggia su ottimi presupposti senza mai andare oltre. Adler tiene il freno a mano tirato per tutta la durata del film. Parte a tutto gas nei primi venti minuti per poi mollare l’acceleratore e rimanere impantanato in un loop di scene pressoché tutte uguali. Un corpus centrale noioso e ripetitivo, che spezza la suspense e porta ad un finale prevedibili; addio colpo di scena.

The Secret – Le verità nascoste: l’America del dopo guerra, fra traumi e vendette

The Secret - Le verità nascoste - Cinematographe.it

Sono passati quindici anni dalla fine della seconda guerra mondiale. Maja (Noomi rapace) e suo marito Lewis (Chris Messina) vivono tranquilli in piccola cittadina americana insieme a loro figlio. Maja, però, di notte rivive gli incubi della guerra, alle atrocità al quale è stata sottoposta per il suo status. I volti dei suoi aguzzini non li dimenticherà mai. E sarà proprio lì, in America, a trovare per strada uno di loro. Dopo averlo spiato per qualche giorno, decide di rapirlo e così vendicarsi. Ma uccidere una persona non è così facile, così decide di legarlo e imbavagliarlo nello scantinato di casa sua. L’uomo (Joel Kinnaman) nega fino alla fine di essere colui che Maja afferma. Insieme al marito indagheranno sul suo conto, mentre la polizia inizierà a fare domande sulla sua scomparsa.

The Secret – Le verità nascoste poggia tutta la sua tensione sul rapimento di Thomas Stowe, il personaggio di Kinnaman. Scopriranno i due coniugi? Thomas riuscirà a fuggire? Verrà ucciso? È veramente colpevole, o è tutto frutto della fantasia di Maja? Queste le domande che ci poniamo, o almeno quelle che il film vorrebbe. Perché, dopo una o due scene, la vera domanda diventa “quando succede qualcosa?”. La tensione non arriva mai veramente, e Adler verte tutto sul background di Maja, sulla sua instabilità emotiva. Ciò che salta subito all’occhio è la somiglianza tra lei e il Tommy Shelby di Peaky Blinders; entrambi fumano una quantità straordinaria di sigarette. Manca soltanto il whiskey, e la serie sembrerebbe quasi uno spin-off della serie di Steven Knight.

Noomi Rapace cattura tutta l’attenzione con un personaggio credibile e drammatico

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Yuval Adler ha le carte giuste, ma senza coraggio passa sempre la mano. Noomi Rapace regge tutto il gioco, e la sua Maja è un personaggio credibile. Forse, una regia più ravvicinata ne avrebbe carpito tutte le sfumature, intensificandone così il dolore e la rabbia. Perché al di là di qualsiasi rapimento, The Secret – Le verità nascoste racconta una storia difficile che ha radici profonde nel nostro passato. Da una parte le vittime di guerra, la cui sofferenza permane nel tempo. Dall’altra le colpe con cui gli aguzzini dovranno fare i conti per tutta la vita. Vittime e carnefici si alternano nel loro ruolo quando la vendetta prende il sopravvento. Maja è mossa dalla furia, dal dolore straziante. Vorrebbe risposta su ciò che in quella fatidica notte che ha portato al massacro della sua famiglia. Il senso di colpa per essere fuggita le attanaglia il cuore in una ferrea morsa. Lewis combatte tra la ragione e il cuore, mettendo in dubbio la sanità mentale della moglie, ma allo stesso tempo ne porta avanti la causa.

Queste dinamiche rimangono però ad uno stato embrionale, a frasi di circostanza. La scrittura lavora per sottrazione, e non dà spazio alla storia di prendere veramente forma. Detto questo, The Secret – Le verità nascoste non è un film totalmente imperfetto, si fa seguire, senza mai stupire.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 2
Emozione - 2.5

2.6

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