Intervista a Francesco Foti, da Il Cacciatore 3 alla scarcerazione di Brusca “fa effetto che sia libero”
Ospite della decima edizione del Festival del Cinema di Spello e dei Borghi Umbri l’attore siciliano Francesco Foti noto al grande pubblico grazie alla sua intensa interpretazione di Carlo Mazza nella serie di successo Rai Il Cacciatore al fianco di Francesco Montanari premiato per il ruolo di Saverio Barone al Cannes International Series Festival del 2018.
La serie è ispirata alla vera storia del magistrato Alfonso Sabella (che nella finzione diventa Saverio Barone), membro del pool antimafia di Palermo dei primi anni novanta, subito dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio. Le vicende sono tratte dal suo romanzo autobiografico Cacciatore di mafiosi. Carlo Mazza è un personaggio ispirato ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che proprio per il loro impegno nella lotta alla mafia hanno trovato la morte. Con Francesco Foti abbiamo proprio parlato del suo personaggio che ritornerà brevemente nella terza stagione de Il Cacciatore, prossimamente su Rai2, e del bilancio di questi anni nei panni di un personaggio che “tutti gli attori sperano di avere almeno una volta nella vita”.
Il pensiero non poteva non andare all’attualità, ovvero alla recente scarcerazione di Giovanni Brusca, mafioso responsabile tra gli altri della morte di Giovanni Falcone e del piccolo Giuseppe Di Matteo che nella serie Barone e Mazza “cacciano” con grande caparbietà per due stagioni sopportando dolore, rabbia e frustrazione che li metteranno di fronte a grandissime prove.
“Fa effetto che Brusca sia libero. In passato quando lo Stato ha avuto la possibilità reale di combattere e sconfiggere la mafia non credo sia stato fatto tutto quello che era possibile”.