Raffaello. Il giovane prodigio: recensione del documentario sull’artista
La grande arte di Raffaello Sanzio approda sul grande schermo soltanto per tre giorni con il docu-film Raffaello. Il giovane prodigio
Un filo che lega in un unico, sublime percorso volti di giovani donne, bellissime città italiane e la vita di uno degli artisti più ammirati da sempre: è quello seguito da Raffaello. Il giovane prodigio, nuovo docu-film prodotto da Sky e distribuito da Nexo Digital, che sarà in proiezione nelle sale cinematografiche il 21, il 22 e il 23 giugno. L’arte del pittore Raffaello Sanzio (1483-1520) viene narrata al grande pubblico dalla voce di Valeria Golino nel lavoro diretto da Massimo Ferrari.
Raffaello. Il giovane prodigio: la vita e l’arte del pittore nelle parole degli storici
Immersi negli spazi degli Horti Sallustiani, complesso monumentale della Roma imperiale, si alternano di fronte alla macchina da presa storici, critici d’arte e studiosi che hanno dedicato la loro vita all’arte di Raffaello e che ora la raccontano allo spettatore attraverso alcune delle sue opere più note, intrecciandole con le storie delle donne che hanno incrociato l’artista rendendolo, ognuna a sua modo, grande tra i grandi.
Vincenzo Farinella, professore ordinario di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Pisa e consulente storico-scientifico del progetto; Lorenza Mochi Onori, storica dell’arte ed esperta di Raffaello; Giuliano Pisani, filologo classico e storico dell’arte italiana; Tom Henry, direttore dell’Università del Kent a Roma; Amélie Ferrigno, storica dell’arte e ricercatrice associata presso il Centre d’Études Supérieures de la Renaissance (CESR Tours); Ippolita di Majo, sceneggiatrice e storica dell’arte; Gloria Fossi, storica dell’arte medievale e moderna: sono loro che danno voce all’arte visiva del pittore urbinate.
Raffaello. Il giovane prodigio: l’ascesa e la consacrazione dell’artista
Partendo proprio da Urbino, città natale dell’artista, il viaggio nelle sue opere inizia da quell’affresco presente nella casa del pittore ritraente una madonna con bambino, lo sguardo dolce e l’abbraccio affettuoso: è il dono che Giovanni Santi, padre di Raffaello, ha fatto al figlio, immortalando sulla parete il ritratto della moglie Magia, morta quando Raffaello aveva solo 8 anni, permettendo che il ricordo materno restasse vivo nel giovane e che in lui scaturisse il desiderio di cercare il bello attraverso l’arte del dipingere.
Arte che il pittore ha mostrato di padroneggiare sin da subito, tanto da rendere il titolo del documentario, Raffaello. Il giovane prodigio, quasi didascalico: la bravura dell’artista, manifestatasi sin da quando ha preso in mano il suo primo pennello, ha colpito i suoi compaesani e i nobili della corte del Ducato di Montefeltro. Da lì, l’ascesa: prima Firenze, culla del Rinascimento italiano, e poi Roma, di cui è divenuto ben presto il principe della pittura. E proprio come un principe fu salutato nel suo corteo funebre, dopo la morte improvvisa avvenuta all’età di soli 37 anni. La grandezza della sua arte e della sua vita non potevano che richiedere un luogo adatto dove far riposare per sempre i resti del pittore: e quale tomba migliore del Pantheon di Roma, luogo originariamente costruito per omaggiare tutti gli dei e che, ora, contiene le membra di colui che è stato quasi una divinità?
Apprezzato dal papa, dai nobili e da tutti i suoi ricchi committenti, Raffaello è stato l’emblema non dell’artista maledetto, ma dell’artista di successo, dell’artista che piace, apprezzato da tutti e in armonia con gli ambienti da lui frequentati.
Le donne e la bellezza ideale nelle opere di Raffaello
Le analisi e i racconti degli intervistati prendono in esame gli elementi in cui Raffaello ha potuto mostrare il meglio di sé, in una continua ricerca del bello ideale che tanto ha contribuito a renderlo così immortale: i ritratti femminili per l’appunto. Che siano Madonne, nobili, personaggi della mitologia o figure dall’identità misteriosa, le donne sono state le assolute protagoniste dei dipinti dell’artista, e, secondo le fonti storiche, anche della sua vita.
La Muta, Dama con Liocorno, La Velata, La Fornarina: sono alcuni tra i ritratti più celebri di Raffaello, esempi evidenti della sua continua capacità di mutare, proprio come fanno i grandi artisti contemporanei. La ricerca di una bellezza ideale, che ha condotto le sue scelte stilistiche, è partita da figure realmente esistite per approdare, poi, alla realizzazione della Galatea, la ninfa che racchiude in sé le parti più belle di ogni donna, simbolo, dunque, di quella superiorità esteriore a lungo tanto cercata.
Le opere di Raffaello, che ancora oggi celano molti dubbi e misteri, sono però riuscite a comunicare, a tramandare un messaggio di sensibilità nel corso dei secoli, parlando con voce sempre nuova: fulgido esempio è la Madonna Sistina, dipinto scomparso e ritrovato nell’immediato secondo dopoguerra in un tunnel sotterraneo della città di Dresda. Negli occhi di Maria, nel suo sguardo di compassione e dolore, lo scrittore di origini ebree Vasilij Grossman riconobbe il volto delle madri vittime dell’Olocausto.
Raffaello. Il giovane prodigio: docu-film per esperti e profani
Raffaello. Il giovane prodigio vuole ricostruire parte del percorso artistico di uno dei pittori più celebri dell’arte italiana attraverso un racconto a metà tra analisi scientifica e fiaba: a questo scopo sono funzionali le sequenze di animazioni realizzate da Giordano Poloni, illustrazioni avvolte da un’aura di magia, immerse in una dimensione evocativa e onirica, che contribuiscono a enfatizzare l’elemento leggendario che ha sempre caratterizzato l’esistenza del pittore.
Anche per questo, insieme al sapiente uso della colonna sonora, il documentario emoziona e colpisce: un lavoro che appassiona gli amanti di Raffaello ma anche chi ne è sempre stato digiuno, riuscendo ad avvicinare alle sue opere l’esperto più intransigente come il profano più curioso. Prodotto da Sky e distribuito da Nexo Digital, il docu-film sarà in proiezione nelle sale italiane il 21, il 22 e il 23 giugno: un’occasione davvero unica per scoprire la grande arte sul grande schermo.