Vittorio Gassman e il dramma della depressione bipolare: ecco in cosa consiste l’anedonia che ha condizionato la sua esistenza
Il grande interprete italiano amato e conosciuto anche all'estero, Vittorio Gassman, è stato a lungo affetto dalla depressione bipolare.
Uno dei maggiori interpreti della commedia all’italiana insieme ad Alberto Sordi, Nino Manfredi, Ugo Tognazzi e Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman è considerato uno dei più grandi attori italiani, conosciuto per la sua professionalità, versatilità e per la sua, a volte definita eccessiva, attenzione ai dettagli e ricerca delle perfezione. Soprannominato il Mattatore, dopo il programma televisivo dal titolo omonimo e da lui condotto nel 1959 che ottenne un inaspettato successo, tra i suoi più celebri film si ricordano Riso amaro, La tratta delle bianche, I soliti ignoti, La grande guerra, Il sorpasso, L’armata Brancaleone e molti altri. Scomparso esattamente 21 anni fa, il 29 giugno del 2000, e premiato con il Leone d’oro alla carriera, al Festival di Cannes come Miglior interpretazione maschile per Profumo di donna, vincitore di 9 David di Donatello, 6 Nastri d’argento, 2 Globi d’oro e numerosi altri riconoscimenti, Vittorio Gassman è stato uno degli artisti più amati sia in Italia che oltre oceano.
Vittorio Gassman e l’allora poco conosciuta depressione bipolare
Affetto a lungo dalla sindrome bipolare, Vittorio Gassman ebbe il coraggio di parlare di questo disturbo che all’epoca non era ancora trattato con cura, o meglio, non era conosciuto nello specifico come oggi. Le parole di Gassman furono forti e profonde, raccontò di non riuscire a provare piacere o interesse in qualsiasi tipo di occasione e qualsiasi cosa facesse, accompagnato da una sensazione che lo privava del piacere stesso di essere vivo, sindrome chiamata in psichiatria anedonia. Questo sintomo, riconducibile alla depressione bipolare, lo portò anche a non riuscire a dimostrare amore e affetto verso le persone che aveva accanto, compresa la sua famiglia. Gassman ricordò, durante alcune interviste, che i suoi familiari, nonostante le difficoltà, lo hanno sempre sostenuto nella lotta contro la depressione che l’attore combatté anche attraverso l’assunzione di psicofarmaci, trattandosi di emozioni e sensazioni impossibili da contrastare.