Tom Cruise e quell’esperienza giovanile tra i frati francescani: ecco come finì in seminario
L'attore e produttore Tom Cruise, star di Hollywood e dell'action, passò un breve periodo in seminario all'età di 13 anni.
Tom Cruise, nato Thomas Cruise Mapother IV, è oggi una tra le più grandi celebrità di Hollywood. Candidato 3 volte ai premi Oscar per pellicole come Nato il quattro luglio, Jerry Maguire, Magnolia, e considerato inoltre una tra le maggiori star dell’action di sempre, è stato interprete di importanti produzioni come I ragazzi della 56ª strada, Ricky Business – Fuori i vecchi… i figli ballano, Top Gun, Cuori ribelli, Vanilla Sky, Collateral, La guerra dei mondi e molti altri, compresa l’intera saga di Mission: Impossible. Tom Cruise ha anche un’intensa e proficua carriera da produttore. Ha infatti prodotto, oltre ad alcuni suoi film, compresi molti capitoli della saga di Mission: Impossibile, anche apprezzate pellicole come The Others ed Elizabethtown. Noto per aver aderito fin da giovanissimo a Scientology, del quale è sempre stato un fervente sostenitore, l’attore è stato sposato con Mimi Rogers, Nicole Kidman e Katie Holmes, ma tutti e 3 i matrimoni si sono conclusi con un divorzio.
Il brevissimo periodo in seminario al quale Tom Cruise partecipò da bambino
Quando la madre si trasferì con i figli, e un, allora tredicenne, Tom Cruise, in Kentucky, a Louisville, sotto la protezione dell’ordine dei Francescani, a causa di problemi con il marito che la costrinse a una partenza segreta, la giovanissima futura star di Hollywood partecipò alle attività del seminario minore dei frati francescani. Durante la messa, padre Ric Schneider chiese ai presenti se qualcuno fosse interessato al seminario e Tom Cruise era tra quelli che alzarono la mano. Per 2 giorni interi partecipò alle messe giornaliere, pregando la mattina, prima del pranzo e la sera. Nessuno dei frati comunque si aspettava che sarebbe diventato un attore, padre Ric dichiarò che praticava molti sport, non era realmente interessato alla vita religiosa e aveva anche qualche difficoltà di socializzazione. “La prima volta che lo abbiamo visto in un film abbiamo esclamato, ma quello è Mapother?” ha ricordato padre Weller. “Nessuno di noi immaginava cosa sarebbe diventato“.