Globi d’Oro 2016: Fuocoammare, Roberto Benigni e Nicoletta Braschi tra i premi speciali
Rivelate le nomination dei Globi d’Oro 2016, i premi della Stampa Estera ai film italiani arrivati alla 56a edizione. I vincitori saranno svelati durante la cerimonia di premiazione che si terrà giovedì 9 giugno in serata a Palazzo Farnese. L’associazione della Stampa Estera annuncia inoltre i due premi speciali che saranno assegnati quest’anno durante la cerimonia del 9 giugno: GRAN PREMIO DELLA STAMPA ESTERA a Fuocoammare di Gianfranco Rosi che rende omaggio a un’opera forte che è un grido di rivolta di fronte a una tragedia continua ormai percepita con rassegnazione, come una sorta di normalità. Fuocoammaredescrive un popolo di pescatori che accoglie a braccia aperte tutto quello che viene dal mare, compresa la disperazione umana, con una generosità che riscatta l’Europa dal filo spinato e delle ossessioni identitarie. GLOBO D’ORO ALLA CARRIERA a Nicoletta Braschi e Roberto Benigni, la coppia più popolare del cinema italiano di oggi. Fuori dagli schemi in tutto, loro due non raccontano la cultura, la fanno. Più italiani tra gli italiani, rappresentano una vera quintessenza dell’imprevedibile anima di questo Paese. Sanno di continuo tradurre l’arduo in un linguaggio universale che affascina e incanta. Una coppia la cui carriera ha raggiunto e superato vette e sogni: Nicoletta Braschi e Roberto Benigni. Di seguito le CINQUINE ALLA 56A EDIZIONE DEI GLOBI D’ORO.
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO: Dove l’acqua con altra acqua si confonde di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi; Non senza di me di Brando De Sica; Quello che non si vede di Dario Samuele Leone; Tra le dita di Cristina K. Casini; Varicella di Fulvio Risuleo.
MIGLIOR DOCUMENTARIO: Alfredo Bini di Simone Isola; Barbieri d’Italia di Francesco Martinotti; Gli uomini di questa città io non li conosco di Franco Maresco; If Only I Were That Warrior di Valerio Ciriaci; S is for Stanley di Alex Infascelli.
MIGLIOR OPERA PRIMA: Arianna di Carlo Lavagna; Banat (il viaggio) di Adriano Valerio; L’Attesa di Piero Messina; Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti; Né Giulietta né Romeo di Veronica Pivetti.
MIGLIORE COMMEDIA: Assolo di Laura Morante; Né Giulietta né Romeo di Veronica Pivetti; Pecore in erba di Alberto Caviglia; Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese; Quo Vado? di Gennaro Nunziante.
MIGLIOR FILM: Alaska di Claudio Cupellini; La corrispondenza di Giuseppe Tornatore; Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti; Non essere cattivo di Claudio Caligari; Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese.
MIGLIORE SCENEGGIATURA: Claudio Cupellini, Filippo Gravino, Guido Luculano per Alaska; Carlo Lavagna, Carlo Salsa e Chiara Barzini per Arianna; David Grieco e Guido Bulla per La macchinazione; Filippo Bologna, Paolo Costella, Paolo Genovese, Paola Mammini, Rolando Ravello per Perfetti sconosciuti; Ivan Cotroneo e Monica Rametta per Un bacio.
MIGLIORE ATTRICE: Laura Morante per Assolo; Ilenia Pastorelli per Lo chiamavano Jeeg Robot; Veronica Pivetti per Né Giulietta né Romeo; Ondina Quadri per Arianna; Greta Scarano per Suburra.
MIGLIORE ATTORE: Giuseppe Battiston per Perfetti sconosciuti; Libero De Rienzo per La macchinazione; Elio Germano per Alaska; Giorgio Panariello per Uno per tutti; Claudio Santamaria per Lo chiamavano Jeeg Robot.
MIGLIORE MUSICA: Pasquale Catalano per Alaska; Carlo Crivelli per Sangue del mio sangue; Piero Messina, Marco Mangani e Alma Napolitano per L’Attesa; Ennio Morricone per La Corrispondenza; Nicola Piovani per Assolo.
MIGLIOR FOTOGRAFIA: Luca Bigazzi per Un bacio; Paolo Carnera per Suburra; Daniele Ciprì per Sangue del mio sangue; Salvatore Landi per Bella e perduta; Fabio Zamarion per La corrispondenza.