Avete visto i figli di Charlize Theron? Sono adottati e lei lascia libero il maschio di sentirsi un ragazza
Charlize Theron ha raccontato che cosa significhi per lei essere madre e come stia educando i suoi due figli.
Lei contro gli stereotipi è abituata a combattere da una vita. Che le belle donne, perlopiù bionde, non abbiano la fama di essere particolarmente “acute” è un pregiudizio vecchio come il mondo. Vecchio e senza nessun fondamento. Charlize Theron ne costituisce uno degli esempi più lampanti.
Charlize Theron lascia liberi i figli di essere chi vogliono
Classe 1975, ha saputo farsi strada nell’industria di Hollywood grazie, sì, al suo aspetto favoloso, ma, non in misura inferiore, allo straordinario talento. Anzi, nel caso specifico siamo in presenza di un’artista la cui bravura supera addirittura l’immagine (il che è tutto dire…).
Charlize Theron ha tagliato tanti importanti traguardi nel corso della propria carriera davanti ai riflettori. Il punto più alto è stato probabilmente rappresentato dal Premio Oscar, aggiudicatosi nel 2004 per aver impersonato la serial killer Aileen Wuornos in Monster.
Per quanto riguarda, invece, la sfera privata, Charlize Theron sarebbe single e da diverso tempo. Ma non questo, tra un ciak e l’altro, poco indaffarata. Semmai il contrario, svolgendo il lavoro notoriamente più difficile in assoluto: quello di genitore.
L’attrice ha due figli – Jackson e August, entrambi adottati da madre single. Nel prendersene cura, li lascia liberi di essere ciò che vogliono. Così Jackson può indossare vestitini, gonne, tutù di danza e tenere i capelli lunghi, alla pari della sorella minore. Si sente una ragazza, gliel’ha detto più volte, e lei lo rispetta.
In un’intervista al Daily Mail, Charlize Theron aveva rivelato che pensava fosse un ragazzo finché lei non l’ha guardata e spiegato di non essere un maschio. Aveva tre anni.
Dunque, ha due fantastiche figlie che, proprio come ogni genitore, desidera proteggere e veder crescere serene. Per la scelta di Jackson, ritiene importante far sapere al mondo che gradirebbe se si usassero i pronomi corretti, nel riferirsi a lei, ha aggiunto in un’intervista al Pride Source.