Barbra Streisand dice no a biopic come Bohemian Rhapsody finché è viva
Barbra Streisand non vuole saperne di biopic, temendo che la sua vita possa essere condita di troppe menzogne.
È tutt’altro che ansiosa, Barbra Streisand, di vedere la propria vita trasposta sul grande schermo in un film che ne decanti i successi
Barbra Streisand non condivide certamente con Elton John il desiderio di potersi sedere al cinema e rivedere la propria vita interpretata da qualcun altro. La carriera del musicista britannico è stata da poco al centro di Rocketman, in cui alla star ha dato volto Taron Egerton, e ancora tutti ricordiamo il successo di Bohemian Rhapsody, film sul frontman dei Queen che ha permesso a Rami Malek di conquistare l’Oscar. La cantante statunitense, però, preferirebbe che si aspettasse prima di diventare la protagonista di un’esperienza simile.
Ospite del podcast Just for Variety, Barbra Streisand ha parlato di alcune tappe della propria carriera e dell’autobiografia che sta scrivendo. L’intervistatore Marc Malkin ha colto la palla al balzo per chiederle se le piacerebbe che la sua vita venga presa come spunto per realizzare un biopic e la star è stata molto chiara sulla questione:
Dopo che me ne sarò andata. Non mentre sono viva. No, no, no, no, no, no. Direi solo di ascoltare la verità nel mio libro e di ritrarmi fedelmente, ma non mentre sono qui. Mi arrabbio quando vedo qualcosa che è falso o qualcosa che è una bugia. È per questo che ho scritto “Don’t Lie to Me” (in italiano, “Non mentirmi”, ndr). Non ho potuto fare a meno di realizzare un video. Probabilmente ho perso molte persone, moltissimi fan, facendolo. Ma devi affrontare la verità. Devo affrontare la mia verità. Devo affrontare quello che penso stia accadendo nel mondo. Questa sono io. Credo semplicemente nel potere della verità.
Leggi anche – Elton John tuona contro la chiesa per Rocketman: “Ipocriti!”
Sembra dunque che, a preoccupare Barbra Streisand, sia soprattutto la possibilità che una storia rappresentata come la trasposizione cinematografica della sua vita finisca, nel bene o nel male, per contenere troppe licenze poetiche; un pericolo sempre dietro l’angolo e probabilmente difficilmente evitabile quando si tratta di storie vere trasportate sul grande schermo. Finché avrà vita, dunque, pare che l’unico modo per entrare nel passato della cantante e attrice sia quello di prendere in mano il libro scritto di suo pugno.