Roberto Benigni, Vittorio Sgarbi al vetriolo: “Il suo discorso di ringraziamento a Venezia 78? Una scopiazzatura”
Vittorio Sgarbi accusa Roberto Benigni di aver usato parole non sue durante il discorso di ringraziamento per il Leone D'oro alla carriera.
Vittorio Sgarbi, noto critico d’arte e ormai da molti anni noto personaggio televisivo, non le manda a dire a Roberto Benigni. L’attore e regista toscano ha ritirato il prestigioso Leone D’oro alla carriera nella prima serata della 78esima edizione del Festival del Cinema di Venezia. Il suo discorso di ringraziamento ha avuto fin da subito un gran risalto mediatico, per via delle romantiche frasi d’amore rivolte a sua moglie, l’attrice Nicoletta Braschi.
Se in molti si sono emozionati, Vittorio Sgarbi ha avuto una reazione totalmente diversa. Secondo il critico d’arte, la maggior parte delle frasi pronunciate da Roberto Benigni verso la sua consorte non sono farina del suo sacco, ma di due importanti scrittori come Jorge Luis Borges e di Vladimir Nabokov. “Non è obbligatorio che uno citi delle frasi non sue, per carità. Però è giusto che si sappia che Roberto Benigni ha fatto commuovere l’Italia con frasi che non sono sue, ma di Jorge Luis Borges e di Vladimir Nabokov, e in genere è meglio citare la fonte” ha dichiarato Vittorio Sgarbi all’Adnkronos.
La prima fase sotto accusa è “Conosco solo un modo di misurare il tempo: con te o senza di te“, che Sgarbi ha sottolineato essere dello scrittore argentino. “Se avesse citato Dante si sarebbe riconosciuto, perché Dante scrive in una lingua che è diversa dalla nostra, mentre Borges scrive frasi che vanno bene per la vita di molti. Per carità, va bene perché la frase è bella, ma Benigni ha interpretato Borges. D’altronde è un attore“, ha osservato il critico d’arte. La seconda frase copiata da Benigni è “Era amore a prima vista, a ultima vista, a eterna vista“, presente nel romanzo Lolita di Nabokov. “Anche questa non è farina del sacco di Roberto Benigni, che evidentemente ama “per procura”. Il Leone d’Oro va bene perché è un premio all’attore, ma il Premio Viareggio direi che è un po’ improprio…“, ha chiosato Vittorio Sgarbi.