Disney finisce nei guai in Italia per colpa dei leghisti
La company, editore del Canale Fox nel nostro paese, ha subito una sanzione da AGCOM, su segnalazione della Lega, per una puntata "particolare" della sitcom animata
Disney è stata colpita dalla politica
Disney, potente company americana, tra le più influenti del mercato dell’intrattenimento, oltre a detenere il controllo di moltissime IP proprie, un canale di streaming, parchi di divertimento, quindi un vero e proprio impero, controlla anche, come editore, il canale Fox che nelle ultime ore è finito nella bufera. L’azienda, che vede come AD Bob Chapek, nel nostro paese, infatti, è stata sanzionata da AGCOM (come riportato da la Repubblica) ovvero l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per un episodio controverso de I Griffin trasmesso appunto sul canale Fox il 12 marzo 2021, dalle ore 18:00 alle 18:20 circa.
Su segnalazione di alcuni leghisti tra i quali Roberto Calderoli e Daniele Belotti, il garante è stato invitato ad un’analisi del caso, che ha portato ad una multa, nei confronti di Disney, di 60mila euro, per aver mandato in onda una puntata “nociva allo sviluppo fisico, psichico o morale dei minori”. L’episodio incriminato, “Gesù, Giuseppe e Maria”, reinventa, in chiave ironica e demenziale, la Natività Cristiana in pieno stile Griffin, aspetto che ha fatto infuriare il partito di Destra del nostro paese. In particolare, Belotti e Calderoli avevano dichiarato.
Premessa, se un simile cartone animato fosse stato fatto su Maometto adesso avremmo una serie di ‘fatwe’, ovvero di condanne a morte perpetue… Trattandosi di Gesù e della Madonna nessuno se ne accorge o si indigna, noi però non possiamo tollerare quanto avvenuto ieri pomeriggio, per questo abbiamo presentato un esposto all’Autorita’ per le Comunicazioni per presunta violazione norme a tutela dei minori per trasmissione episodio “Gesù, Giuseppe e Maria” della serie ‘I Griffin’ andata in onda venerdì su Fox.
I Griffin, cartone animato di Seth MacFarlane in onda dal 1999, ha sempre avuto una chiave di lettura provocatoria ed estrema, andando a toccare, in modo molto più pungente rispetto a competitor come I Simpson, argomenti scottanti, come religione, sessualità e molto altro ancora. Purtroppo, nonostante l’intento fosse puramente dissacrante, Disney ha trovato opposizione da parte dell’AGCOM e ciò non deve stupire considerando i recenti fatti riguardanti la pubblicità di TIM con Lino Banfi, dove in quel caso il MOIGE ha provveduto ad una censura di una parola specifica dell’attore pugliese.
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