Harry Potter and the Cursed Child: prime reazioni del pubblico all’anteprima di Londra
Nessuna allerta spoiler: J.K. Rowling, i tuoi segreti sono al sicuro! Harry Potter and the Cursed Child, lo spettacolo teatrale in due parti, collocato temporalmente 19 anni dopo il capitolo finale del franchise letterario-cinematografico Harry Potter e i Doni della Morte, comincia i suoi due mesi di anteprime sold-out al London Palace Theatre, prima del debutto ufficiale a partire dal 30 luglio. In un messaggio video rilasciato lunedì scorso, la Rowling aveva implorato gli spettatori di tenere per sé i segreti della rappresentazione teatrale: “Lasciate che il pubblico di Cursed Child possa goderselo con tutte le sorprese che abbiamo costruito all’interno della storia”.
Harry Potter and the Cursed Child: un’anteprima top-secret
L’opportunità che i media seguano o meno questa richiesta, tuttavia, è un altro paio di maniche. Molti quotidiani, ad esempio, trasgredirono la tradizione ed il protocollo usuale diffondendo critiche fin dalla prima rappresentazione di Hamlet, lo spettacolo che vedeva protagonista Benendict Cumberbatch. L’interesse attorno questo nuovo capitolo delle avventure di Harry Potter non è sicuramente da meno: quando è partita la prevendita dei biglietti, lo scorso ottobre, ci fu sold-out in meno di 24 ore, con i fan coinvolti in lunghe code per assicurarsi un posto. Riusciranno i primi spettatori a mantenere il segreto come l’hashtag #KeepTheSecrets, diffuso per l’occasione, implora? Finora, i primi verdetti da The Telegraph e dal Daily Mirror sono stati prudenti nell’attenersi ad ua descrizione superficiale dello spettacolo, il più possibile esente da giudizi, mantenendo i dettagli della trama nei limiti di quanto già rivelato dalla produzione nel corso della preparazione dello show.
Ciò che è emerso con discreta certezza è che lo spettacolo riesce a rendere l’idea del “wizarding world” di Harry Potter senza allontanarsi dal suo prezioso alone magico, risultato ottenuto grazie ad una serie di trucchi ed espedienti tecnici ingegnosi in grado di rendere perfettamente, grazie anche all’ausilio di un sapiente uso delle luci -l’atmosfera esoterica dei film. Ma, nonostante i limiti che una rappresentazione teatrale impone rispetto ad una pellicola cinematografica, sembra che in Harry Potter and the Cursed Child non manchino le sorprese, e che durante l’anteprima il pubblico sia esploso più volte in uno stupito ed entusiasta “Wow”, anche i più scettici presenti in sala.
Aspetto fondamentale, i trucchi non sembrano davvero trucchi, rendendo i momenti magici più coinvolgenti di quelli realizzati al cinema con l’ausilio della CG. Anche la colonna sonora, infine, sembra seguire in perfetto accordo questa nuova e inaspettata esplosione di magia, non facendo rimpiangere le note familiari di John Williams, nonostante il grande divario rispetto alle tracce riarrangiate di Imogen Heap.
Dopo un fragoroso applauso quando le luci si sono spente sul palcoscenico, l’audience sembra aver risposto con empatia ai twist della trama, agli effetti speciali e all’apparizione di un vero gufo, liberandosi in un “ooohhhhhhh” ed esprimendo un generale entusiasmo. Uno spettacolo che assomiglia più ad una rappresentazione di Broadway che di West End, destinato a conquistare i cuori dei fan della saga.