Denis Villeneuve è stato attaccato da Neill Blomkamp per la sua critica nei confronti dei film Marvel
Il regista di District 9 non ci è andato per nulla leggero con gli insulti.
Denis Villeneuve aveva dichiarato che i cinecomic de La Casa delle Idee sono tutti uguali
Denis Villeneuve, noto regista canadese, è di nuovo sulla bocca di tutti per la sua versione personale di Dune, nota saga letteraria di Frank Herbert che è stata portata dall’autore filmico sul grande schermo, con una presentazione che si è tenuta alla Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, per poi giungere nelle sale nostrane. Il dibattito che si sta scatenando nelle ultime ore, però, non riguarda la realizzazione sci-fi, ma alcune dichiarazioni di Villeneuve stesso a proposito dei film Marvel, che a detta sua sono fatti con lo stampino.
What a fucking asshole https://t.co/vXH13aIAA1
— Neill Blomkamp (@NeillBlomkamp) September 16, 2021
Ovviamente non si sono sprecate risposte molto piccate nei confronti di Denis Villeneuve, anche da parte di artisti stessi della settima arte, come accaduto con Neill Blomkamp. Quest’ultimo, principalmente noto per aver portato al cinema il tanto apprezzato District 9 e di recente Demonic (2021), presentato al Festival di Berlino, ha controbattuto al suo collega in modo davvero brutale. Il film-maker, infatti, sul suo profilo personale Twitter, ha ripreso la notizia della critica del regista e l’ha commentata dicendo, senza troppi giri di parole: “Che fottuto st***zo!”
Di certo Blomkamp non c’è andato leggero, ma probabilmente la sua reazione è giustificata dall’esasperazione nei riguardi di un giudizio diventato oramai di moda nel mondo cinematografico con Martin Scorsese ad aver aperto le danze qualche tempo fa. Ovviamente la visione di Denis Villeneuve è personale e sicuramente derivata dal fatto che ha un modo completamente diverso di concepire il medium filmico, considerando la cura autoriale che riserva in tutti i suoi progetti. Detto questo, a prescindere da tutto, speriamo che i detrattoti dell’autore canadese non usino come scusa il boicottaggio di Dune, che in questo momento sta cercando di superare una sfida davvero ardua.