Quentin Tarantino rivela il film che lo ha traumatizzato e la risposta vi sorprenderà!
Il regista ha colto, ancora una volta, alla sprovvista!
Sapete qual è il film che più ha spaventato Quentin Tarantino? La confessione del regista ha colto tutti di sorpresa!
Poco prima di partecipare alla Festa del Cinema di Roma, Quentin Tarantino è stato ospite di Che tempo che fa su Rai Tre. Intervistato da Fabio Fazio, il celebre regista ha deciso di raccontare la fase finale della propria carriera dietro alla macchina da presa. Desidera realizzare una decima opera e chiudere con stile. Potrebbe anche cambiare idea, ma – ha spiegato – 32 anni di attività gli sembrano già sufficienti.
Tra una domanda e l’altra, Quentin Tarantino ha, inoltre, rilasciato una confessione davvero sorprendente, circa il film più traumatizzante per lui. Qualcuno avrà pensato a un lungometraggio splatter o comunque contenente scene parecchio violente. E invece no. Il film “incriminato” è… Bambi!
Prima di mostrare a Quentin Tarantino un’immagine tratta dal titolo Disney, Fazio ha scelto di prepararlo psicologicamente: avrebbe visto qualcosa di davvero forte. E, tutto ad un tratto, è apparso una scatto promozionale di Bambi sullo schermo, al che Quentin ha replicato ammettendo di da essere dovuto uscire dal cinema, talmente ne restò impressionato. Se lo avesse saputo che c’erano incendi, caos, morti (una “confusione della miseria”), sarebbe stato preparato.
Tarantino aveva già toccato l’argomento durante un’altra intervista quando, alla domanda se Bambi fosse veramente stata l’unica pellicola in grado di spaventarlo, rispose di non saperlo. Ma senz’altro è stata la sua esperienza mediatica più destabilizzante.
Difatti, le pubblicità mostravano un cerbiatto con gli amichetti e non poteva avere idea della tragedia cui avrebbe assistito. Non avrebbe immaginato una tale serie di disgrazie. E non riusciva a credere ai suoi occhi.
Sebbene la replica di Quentin Tarantino abbia provocato stupore, Bambi ha inquietato tanti spettatori. Non per niente Richard Corliss, critico del Time, lo ha classificato tra i migliori horror della storia cinematografica.