Winona Ryder e quell’episodio di furto per il quale fu tacciata di cleptomania: cosa accadde esattamente in quel negozio?
L'accusa di furto che coinvolse l'attrice Winona Ryder per una serie di articoli d'abbigliamento dei grandi magazzini Saks Fifth Avenue.
Winona Ryder, attrice statunitense, è nota a livello mondiale per le sue interpretazioni in numerosi film tra cui Edward mani di forbice, Dracula di Bram Stoker, L’età dell’innocenza, Piccole donne, Schegge di follia, Ragazze interrotte, La casa degli spiriti, Alien – La clonazione, Star Trek, Zoolander, Il cigno nero, comprendendo anche le performance nelle serie tv Show Me a Hero e Stranger Things. Il 12 dicembre 2001 Winona Ryder è stata fermata per taccheggio nei grandi magazzini di Beverly Hills, Saks Fifth Avenue, e giudicata colpevole del furto di una serie di articoli d’abbigliamento per un totale che ammontava a 5500 dollari, che corrispondono a più di 4000 euro. Ann Rundle, pubblicato ministero, l’ha giudicato “un semplice caso di furto“, e così anche la giuria. Ma vediamo come sono andate le cose quel giorno.
Le dinamiche del caso di furto che ha coinvolto Winona Ryder
Mentre Winona Ryder camminava per i grandi magazzini, aveva iniziato a raccogliere una pila di vestiti. Era una cliente abituale del negozio e quindi inizialmente passò inosservata.
Guardandosi spesso intorno attirò però l’attenzione del responsabile della sicurezza, Kenneth Evans, che era di fronte ai video di sorveglianza delle telecamere del negozio. Evans dichiarò che all’inizio non aveva riconosciuto la Ryder, anzi, pensava che fosse una senzatetto, ma ciò che la rendeva sospetta erano una serie di buste della spesa semivuote con cui girava tra gli articoli della Saks Fifth Avenue. Evans mandò quindi una guardia, Colleen Rainey, a tenerla d’occhio. Mentre vagava per il negozio, l’attrice afferrava sempre più vestiti, tanto da rendere impossibile capire esattamente quanti fossero. Winona Ryder è poi andata nei camerini, in particolare due volte, passandovi molto tempo. Colleen Rainey l’ha seguita cercando di capire cosa stesse facendo: una serie di vestiti e altri oggetti di design sono scomparsi dalla vista di Rainey finendo in una delle buste della spesa della Ryder, che diventavano sempre più grandi.
Non si sa in quale delle due soste in camerino, Winona Ryder, come ha confermato la testimonianza di Rainey, fosse impegnata a smistare la merce tentando di tagliare i cartellini di sicurezza con un paio di forbici. “L’ho vista guardare gli oggetti che aveva preso: diverse paia di calzini, accessori per capelli, un cappello e una camicetta“, ha dichiarato Rainey durante il processo in tribunale. “Era come se li stesse organizzando, poi ha preso dalla borsa paio di forbici e ha iniziato a tagliare i tag dei sensori“. Evans ha scattato una polaroid della star. Winona Ryder si è inoltre tagliata un dito mentre cercava di tagliare il cartellino di sicurezza da una pochette bianca Calvin Klein, borsa dove sono rimaste macchie di sangue e che è stata poi utilizzata in tribunale. Un video di sicurezza mostrava inoltre una commessa che metteva un cerotto sul dito di Ryder dopo che era uscita dal camerino. Nessun video la mostrava però tagliare i tag, come avevano originariamente affermato i pubblici ministeri, perché non c’erano telecamere nei camerini.
Due diverse versioni dei fatti
Dalle telecamere di sicurezza è inoltre emerso che la Ryder discusse con un commesso prima di pagare più di 3000 dollari per una giacca in pelle di Dolce & Gabbana e per due top della Yves Saint Laurent. Ma mentre usciva dal negozio, carica di buste, tre guardie di sicurezza l’hanno fermata togliendole dalle mani le due borse della spesa. L’hanno accusata di non aver pagato per molti altri articoli e la Ryder ha risposto: “Il mio assistente non ha pagato per questo?“, secondo quanto ha affermato Rainey. Ma non c’era nessun assistente con lei e l’attrice fu scortata in un ufficio di sicurezza nel seminterrato. Evans ha ammesso che la Ryder si è scusata subito per quello che era successo. Winona Ryder disse anche però che era tutto per prepararsi a un ruolo. Sono stati trovati un totale di 20 oggetti rubati, tra cui calzini, accessori per capelli e un abito Gucci bianco del valore di 1000 euro. Ryder ha affermato che un regista le aveva detto di taccheggiare per prepararsi per una parte imminente. In primo luogo, sembra che il film si chiamasse Shopgirl, ma il titolo era White Jazz, che ha descritto come un dramma poliziesco, quando in seguito ha parlato con la polizia.
Un ufficiale chiamato al negozio, Mark Parker, ha detto che Winona Ryder era tranquilla, sorridente e spiegava con calma tutto ciò che era successo, per quanto la situazione la rendesse nervosa. “A un certo punto mi stava spiegando che era entrata nel personaggio per un ruolo da cleptomane“, ha dichiarato in tribunale Parker “Voleva vedere com’era rubare in un negozio“. Rilasciata su cauzione di 20.000 dollari il giorno stesso, Winona Ryder ha sempre raccontato una versione molto diversa dei fatti. Il suo avvocato, Mark Geragos, ha affermato che la star era stata minacciata e che una delle guardie l’aveva afferrata per un braccio con forza prima che lei urlasse loro di fermarsi. Nell’ufficio di sicurezza, secondo Geragos, hanno sfogliato la sua agenda per copiare il numero di telefono di Keanu Reeves e le hanno chiesto di procurargli i biglietti per la prima di un film. Geragos ha anche sostenuto che la Ryder abbia subito una vittimizzazione a causa della sua celebrità. La giuria non ha comunque creduto a questa storia, giudicando l’attrice Winona Ryder colpevole.