House of the Dragon: secondo Matt Smith non sarà in grado di ricreare il successo de Il Trono di Spade
La realizzazione, ideata da Rjan C. Condal e George R. R. Martin, è ambientata 200 anni prima degli eventi di Game of Thrones, presentando la storia della dinastia dei Targaryen.
House of the Dragon è prevista per il 2022
House of the Dragon è la nuova serie televisiva HBO che espande l’universo de Il Trono di Spade, opera di successo ispirata ai romanzi di George R. R. Martin che è stata distribuita dal 2011 al 2019. La realizzazione in questione, ideata da Ryan C. Condal (Colony, Rampage – Furia animale), è ambientata 200 anni prima dei fatti presenti in Game of Thrones, presentando in particolare la storia della dinastia dei Targaryen, quando erano al culmine del loro potere e influenza all’interno dei Sette Regni. Da poco è terminata la produzione dello show che dovrebbe arrivare prossimamente, con una data precisa ancora da stabilire.
Tra gli interpreti di House of the Dragon spicca sicuramente Matt Smith, noto nella sua carriera per la serie fantascientifica Doctor Who e apparso recentemente in Ultima notte a Soho di Edgar Wright. Nella realizzazione, il divo incarna l’affascinante Principe Daemon Targaryen, tra i guerrieri più forti del tempo. Ebbene, l’attore stesso, durante una recente intervista con Cnet, ha spiegato cosa realmente ha significato mandare avanti un prodotto del genere anche tenendo conto del confronto continuo con Game of Thrones. Di seguito le sue parole.
Suppongo che tu ci porti te stesso e il tuo tocco personale. È come in una certa misura, cosa porta qualcuno a un’opera di Shakespeare o qualcosa che è stato fatto prima? Devi portare la tua interpretazione emotiva e la tua identità e, sai… tirare un po’ di vernice al muro e vedere cosa si attacca. Stiamo cercando di fare uno spettacolo che sia divertente su molti livelli diversi e che abbia una portata e un’ambizione simili al Trono di Spade, sotto molti aspetti.Ma ovviamente, non sarai mai in grado di ricreare il successo di Game of Thrones, perché quello era un momento molto particolare nel tempo.
Ovviamente il successo della precedente opera televisiva di Martin non è dipeso solamente dalla qualità in sé del titolo, ma da altri fattori, che possiamo definire ambientali, che sono difficili da replicare. Per questo Matt Smith ha perfettamente ragione, anche se ci auguriamo che anche House of the Dragon sia un ottimo prodotto.