Kasia Smutniak e Silvio Soldini su 3/19: ecco perché amo i personaggi femminili [VIDEO]
Dall’11 novembre 2021 al cinema il nuovo film di Silvio Soldini 3/19 con protagonista Kasia Smutniak coprodotto da Lumière & Co. e Vision Distribution. Camilla, la protagonista, è una donna in carriera che trascura da tempo la sua vita privata. Una notte è vittima di un incidente nel quale muore un giovane immigrato senza nome. La ricerca delle origini di questo ragazzo coincideranno anche con la (ri)scoperta di una parte sepolta di sé stessa.
Ancora una volta il regista esplora con profondità ed eleganza l’animo femminile arricchendo la sua filmografia di un nuovo affascinante e sfaccettato personaggio: “Mi affascina la capacità che le donne hanno di cogliere quello che il caso mette sul loro cammino e pensare che forse è il caso di andare alla ricerca di un cambiamento”, ci ha spiegato Soldini, “Per Camilla l’incidente getta un germe che poi attecchisce e che la porta al rinnovamento e a compiere un gesto alla fine del film che non avrebbe mai compiuto in una situazione quotidiana. Forse uno dei motivi per cui mi rivolgo prevalentemente più a personaggi femminili nei miei film è anche il fatto che nel cinema italiano non ce ne sono molti, mi sembra di fare qualcosa che non viene fatta da altri, film su uomini ce ne sono veramente tanti”.
Una donna “imperfetta” ma profondamente umana che deve fare i conti ogni giorno con i propri errori, con i sensi di colpa che la portano a ritenersi responsabile anche di un incidente, il suo percorso somiglia a un’espiazione: “Si è lasciata dietro una cosa non risolta, i sensi di colpa accompagnano tutti quanti noi”, ci ha detto Kasia Smutniak, “soprattutto le donne che non possono dedicare abbastanza tempo ai propri figli. Si sentono inadeguate sia nell’ambiente lavorativo, dove devono dare e dimostrare sempre di più, sia in quello familiare. Anche lì devono dimostrare di più e non è mai abbastanza”.
Una prova importante per l’attrice che ha dimostrato ancora una volta grande intensità e talento: “Silvio ha avuto un’enorme sensibilità nel raccontare i sentimenti. Sicuramente è un film che segna in qualche modo il mio percorso lavorativo, per me è stata un’esperienza molto forte”.