Ciao Alberto: recensione del corto Disney-Pixar sequel di Luca

Cosa succede ora che Luca ha lasciato Portorosso per frequentare la scuola con Giulia? Alberto è rimasto a lavorare con Massimo e cerca di fare il possibile per dimostrargli la sua riconoscenza...

Alla fine di Luca, (QUI la nostra recensione) lo splendido film d’animazione Disney-Pixar ambientato in Liguria, vediamo il piccolo protagonista alla volta di Genova – col malinconico benestare del suo grande amico Alberto – per inseguire il sogno di poter frequentare la scuola con la nuova amica Giulia. Il suo compagno d’avventure rimane invece a Portorosso, intraprendendo una nuova vita terrena come aiutante del papà di Giulia, Massimo, il burbero pescatore dalle poche parole ma dal cuore grande.
In Ciao Alberto, vediamo il piccolo mostro marino disposto a  tutto pur di conquistare la fiducia e l’ammirazione di colui che gli ha offerto una nuova opportunità, dopo l’abbandono del padre, ma si sa, le troppe aspettative portano a strafare, e il ragazzo si ritrova protagonista di una serie infinita di guai che non aiutano certo a rafforzare il dialogo col suo taciturno mentore, sempre più chiuso nei suoi tipici “mugugni” liguri.

Ciao Alberto: diventare perfetti per farsi amare

Ciao Alberto, Cinematographe.it

Se in Luca assistiamo al lungo e tortuoso percorso dei due amici per farsi accettare da una realtà che diffida dal diverso, in Ciao Alberto il focus è tutto sul desiderio del nuovo protagonista di farsi amare e accettare, per risanare le ferite lasciate da una famiglia assente, che lo ha fatto sentire inevitabilmente sbagliato. Ma come suscitare una reazione positiva nell’ombrosissimo Massimo, un uomo all’apparenza inscalfibile dai successi ma sempre pronto a far notare gli errori? Con la sua esuberanza, Alberto le prova tutte per dimostrare a Massimo di essere in gamba, ma davvero l’affetto e l’amore devono passare dall’essere perfetti? O più semplicemente crescere significa sbagliare al fianco di qualcuno pronto a trasformare quegli errori in opportunità?

Alberto non fa altro che combinare disastri, aspettandosi che ogni pasticcio sia quello decisivo per farsi cacciare via, scoprendo che dietro questa sua grande paura si nasconde la fragilità di un bambino che crede di essere stato abbandonato perché non valeva abbastanza, ignaro di quanto l’amore debba essere un sentimento incondizionato. Fino a quando l’ennesimo danno non costringerà i due pescatori ad aprire i rispettivi cuori…

Un dolore lontano e un messaggio universale Ciao Alberto, Cinematographe.it

Dopo Luca, Ciao Alberto rievoca le atmosfere colorate e divertenti del film per concentrarsi sull’irresistibile co-protagonista e approfondirne la personalità solo all’apparenza spavalda, una facciata necessaria a nascondere il dolore di un bambino non amato ma che è riuscito a far sì che quella sofferenza non tarpasse le ali al suo grande amico, lasciato libero fra le lacrime di seguire il suo percorso. Ma ora che Alberto si ritrova solo al cospetto di Massimo non può fare a meno di fare i conti col passato, cercando nel suo mentore quella relazione che non ha potuto costruire col padre, convinto tuttavia di non meritare di essere amato e accettato. Una convinzione che ovviamente verrà sfatata dagli eventi, rivelando che tutti abbiamo delle fragilità dalle radici lontane e che ciò che viene mostrato non sempre corrisponde a ciò che si sente nel profondo. Fino a quando la paura di perdersi non offre la spinta per andare oltre, mostrando con coraggio quel lato di sé che tanto spaventa ma che fa parte dell’essere umani…o mostri marini!

Con la partecipazione dell’immancabile gatto Machiavelli, Ciao Alberto è disponibile sulla piattaforma streaming Disney+ dal 12 novembre 2021, per la regia dell’esordiente McKenna Harris; il produttore esecutivo del cortometraggio è il regista di Luca, Enrico Casarosa.

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Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 4
Recitazione - 3.5
Emozione - 3.5

3.5