Martin Scorsese e quella grave malattia che lo portò al successo da regista: “se non l’avessi avuta sarei diventato un criminale”
Martin Scorsese deve ringraziare la sua ansia e il periodo passato a casa per essere diventato un regista e non un criminale.
Il direttore della fotografia Michael Ballhaus, amico di lunga data del regista Martin Scorsese, ha rivelato che l’asma ha salvato il regista da una serie quasi infinita di crimini violenti nella sua città natale, la Grande Mela, New York. Il famoso regista è cresciuto tra gli anni Quaranta e Cinquanta a Little Italy, nel periodo in cui il quartiere di Manhattan era governato dalla mafia. Se il bambino non fosse stato colpito da attacchi d’asma e fosse stato costretto a rimanere a casa, probabilmente si sarebbe dato alla criminalità e oggi non sarebbe stato il Martin Scorsese che tutti noi conosciamo.
Martin Scorsese e la salvezza data dall’asma
Durante il suo periodo a casa, il piccolo Martin passava ore a guardare la passione e a coltivare il suo amore per i film. L’asma è una malattia abbastanza comune, che provoca tosse, mancanza di respiro o respiro sibilante e oppressione toracica. Più di trecento milioni di persone in tutto il mondo soffrono di asma, il che la rende una delle malattie più comuni in tutto il mondo.
Grazie all’asma, possiamo ricordare Martin Scorsese per i suoi grandi film, quali: Chi sta bussando alla mia porta, Alice non abita più qui, Taxi Driver, Toro scatenato, Il colore dei soldi, L’ultima tentazione di Cristo, Quei bravi ragazzi, L’età dell’innocenza, Casinò, Kundun, Al di là della vita, Gangs of New York, The aviator, The Departed – il bene e il male, Shutter Island, Hugo Cabret, The wolf of the Wall Street, Silence, The Irisman. Oltre ai film, Scorsese ha diretto anche molti documentari, come Scene di strada 2970, Italoamericani, Ragazzo americano, L’ultimo valzer, Un secolo di cinema – viaggio nel cinema americano di Martin Scorsese, Il mio viaggio in Italia, La parola a Fran Lebowitz, The 50 year argument.