Benedict Cumberbatch sulla mascolinità tossica: “Dobbiamo stare zitti e ascoltare”
Per l'attore di Sherlock e Doctor Strange il comportamento degli uomini deve essere "sistemato".
Benedict Cumberbatch torna a criticare la mascolinità tossica: “Dobbiamo correggere il comportamento degli uomini”
Benedict Cumberbatch è tornato a parlare di mascolinità tossica. Per l’attore di Sherlock e di Doctor Strange il comportamento degli uomini deve essere “sistemato”. Cumberbatch, uno dei favoriti per l’attesa stagione dei premi grazie al film western di Jane Campion Il potere del cane, in una nuova intervista con Sky News ha discusso della mascolinità tossica, un termine usato per descrivere gli stereotipi di genere posti sugli uomini dalla società che impedisce loro di esprimere in modo sano le proprie emozioni. “Dobbiamo correggere il comportamento degli uomini. In un mondo che mette in discussione e sottolinea le inadeguatezze dello status quo e del patriarcato è ancora più importante”.
Oggi abbiamo questo tipo di ribellione, questa negazione e questa sorta di posizione difensiva molto infantile alla “non tutti gli uomini sono cattivi” e bla bla bla. No, dobbiamo solo stare zitti e ascoltare.
“Stiamo vivendo in un’era in cui i sopravvissuti possono parlare e hanno una piattaforma per rendersi conto che non c’è abbastanza riconoscimento degli abusi, non c’è abbastanza riconoscimento degli svantaggi”, continua l’attore, prima di suggerire che “da qualche parte lungo la strada, forse non ora, ma prima o poi dovremo fare quello che fa il film, ovvero esaminare la ragione dietro il comportamento oppressivo per sistemare gli uomini”. Ovviamente si sta riferendo al film Il potere del cane, atteso su Netflix per il 1° dicembre 2021, in cui interpreta un masochista allevatore di bestiame di nome Phil Burbank, il cui comportamento volgare e prepotente è il frutto di una mascolinità consumata dalla vita nella Frontiera e da una sessualità costantemente repressa.