Quando l’amore brucia l’anima – Walk the Line: la storia vera del film su Johnny Cash
Quanto è accurata la storia raccontata nel film Quando l'amore brucia l'anima - Walk the Line? Ecco alcune differenze tra realtà e film.
Quando l’amore brucia l’anima – Walk the Line, uscito nel 2005 e diretto da James Mangold, racconta la storia vera del cantante Johnny Cash partendo da episodi della sua infanzia negli anni ’30 e ’40 fino al concerto alla fine degli anni ’70 con la proposta di matrimonio alla cantautrice e attrice Jane Carter. Interpretato da Joaquin Phoenix e Reese Witherspoon, nei panni rispettivamente di Johnny Cash e Jane Carter, il film ha ricevuto numerosi riconoscimenti, in particolare ai Golden Globe, dove ha conquistato tutte le nomination ottenute, premiando sia il film che i due attori principali. Quando l’amore brucia l’anima – Walk the Line è inoltre il film con il quale Reese Witherspoon vince il suo primo Oscar come Miglior attrice protagonista, insieme a tutti gli altri premi, per lo stesso ruolo, cha ha ottenuto dopo l’uscita del film. La pellicola di James Mangold inizia nel 1968, per poi andare a ritroso partendo dalla nascita di Johnny Cash con particolare attenzione alla tragica morte del fratello maggiore di Johnny, Jack. Jack Cash morì infatti a 14 anni durante un incidente. Nel film è rappresentato il senso di colpa che avrebbe accompagnato Johnny per tutta la vita e la stessa responsabilità che il padre gli attribuì per quella tragedia.
Nel film viene anche mostrata la prima audizione della banda Johnny Cash and the Tennesse Two allo studio di Sam Phillips e il conseguente look che li contraddistinguerà e cioè gli abiti rigorosamente e sempre neri. Anche la turbolenta e travolgente storia d’amore con Jane Carter occupa gran parte del film, mentre meno spazio è rivolto allo sgretolarsi del matrimonio con Vivian, la prima moglie di Cash. L’abuso di alcool e droga da parte del cantautore, con il successivo arresto, è invece centrale in Quando l’amore brucia l’anima – Walk the Line, mostrando come la dipendenza di Cash abbia influenzato la sua vita privata in più di un’occasione. I tuor, il successo, il concentro al carcere Folsom e la romantica proposta di matrimonio sul palco di fronte a migliaia di spettatori sono anch’essi ampiamente mostrati nel film. Tratto dai libri, scritti dallo stesso Cash, Man in Black e Cash: An Autobiography, la pellicola è stata un grande successo. Nonostante questo però, ha ricevuto anche numerose critiche riguardo la veridicità di alcuni eventi.
Un elemento assente nel film Quando l’amore brucia l’anima – Walk the Line
Ciò che ha maggiormente colpito fan e persone entrate in contatto con Johnny Cash è stata la totale assenza della fede che più volte, a detta dello stesso Johnny Cash, gli ha salvato la vita. Secondo alcuni, ignorare questo aspetto di lui significa non riuscire a mostrare l’uomo che era Cash nella sua completezza e fraintenderlo sotto alcuni punti di vista. Il libro di Cash, Cash: An Autobiography, è dedicato a Ezra Carter, suocero, padre di Jane, che lo ha avvicinato ancora di più alla fede religiosa sempre presente nella vita del cantautore. “Se solo una persona può essere salvata dalla morte per droga, se solo una persona si rivolge a Dio attraverso la storia che racconto, ne sarà valsa la pena” è la prima frase del libro che lui stesso ha descritto come “un’odissea spirituale”. Nel libro è infatti evidente il ritratto di un uomo tormentato e autodistruttivo, che fa i conti con se stesso e ricostruisce la sua vita attraverso la devozione e la fede.
Tra gli altri aspetti anche la caratterizzazione di Ray Cash è stata oggetto di critiche: in Quando l’amore brucia l’anima – Walk the Line viene presentato come un uomo duro e brusco che non ha mai una parola gentile per suo figlio, un padre pieno di rabbia e che terrorizza la famiglia. In particolare l’incidente che ha ucciso il figlio Jack è raccontato in modo molto diverso. Nel film Jack è in un capannone quando si ferisce con una motosega mentre Johnny è andato a pescare. Il luogo reale del terribile incidente era invece il suo posto di lavoro: Jack lavorava infatti nel negozio di agricoltura del liceo e la sua occupazione era principalmente tagliare tronchi di quercia, ricavandone pali per costruire una recinzione, con una sega da tavolo che era priva di protezioni; diversa quindi dalla location del capannone.
Realtà da “interpretare”
Nel film, inoltre, il padre di Cash dopo l’incidente si scaglia contro il figlio minore, dicendo che “il diavolo ha preso il figlio sbagliato” e prima di dargli la notizia, lo va a prendere in macchina e gli chiede con tono accusatorio “dove sei stato?” tirandolo poi dentro la macchina. Secondo il libro di Cash invece mentre lui stava tornando, una Ford modello A è venuta verso di lui, dove erano presenti sia il padre che il predicatore. Cash dice infatti “Quando ho visto papà, ho capito che c’era qualcosa che non andava. Il predicatore fermò l’auto. ‘Getta via la tua canna da pesca e sali dentro?’, ha detto mio padre e poi alla fine è riuscito anche a dire che Jack era stato gravemente ferito“. Nonostante le differenze siano state ampiamente definite come volte ad aumentare la tensione drammatica, non ci sono elementi sufficienti per definire bene la relazione di Johnny Cash con suo padre. La figlia di Cash e Vivian, Kathy Cash, ha più volte dichiarato come il nonno abbia sempre incolpato suo padre per la morte di Jack, e Johnny si è portato dentro questo peso per sempre. Lo stesso Johnny Cash, nel corso degli anni, fa delle dichiarazioni contrastanti su suo padre, definendolo come un uomo amorevole. “Non ricordo mai una parola davvero sgarbata e scortese di mio padre. Era un uomo buono e forte che provvedeva alla sua famiglia“, ha dichiarato Johnny Cash durante un’intervista dell’Academy Achievement. Mentre nella sua autobiografia, scritta dopo la morte del padre, vengono descritti molti episodi di violenza, anche fisica, del padre nei suoi confronti.
La figlia Kathy Cash ha trovato inoltre errata e poco veritiera la rappresentazione della madre Vivian, con cui Johnny Cash, in 13 anni di matrimonio, ha vissuto anche momenti felici che nel film sono quasi del tutto assenti. Anche il fatto che in Quando l’amore brucia l’anima – Walk the Line Vivian sembri odiare la carriera del padre, Kathy ha dichiarato non essere vero: Vivian era orgogliosa di lui fin quando non è stato travolto dal turbine della droga e dell’alcool non tornando più a casa. Lo stesso Cash, riguardo al suo divorzio, nel libro scrive: “Avevo esagerato, sono rimasto lontano troppo a lungo“. In realtà però anche le dichiarazioni di Kathy sono state in parte smentite da John Carter Cash, figlio di Johnny Cash e Jane Carter Cash, che è stato anche produttore esecutivo del film e ha sottolineato come il focus della pellicola fosse l’amore reciproco tra i suoi genitori.
Quando l’amore brucia l’anima – Walk the Line e piccoli dettagli per esigenze di drammaturgia
Una differenza riguarda anche la scelta di vestirsi di nero. Nel film è evidente che Johnny e la sua band indossino abiti scuri perché non avevano altri vestiti per la loro prima audizione. Ma la decisione della band è stata presa prima di un concerto e non di un’audizione e in Man in Black, Cash spiega perché indossava sempre il nero: “Il primo concerto che abbiamo fatto in pubblico è stato in un chiesa a North Memphis, e io e la band stavamo cercando di trovare magliette uguali, e le uniche cose che avevamo erano nere, un colore che comunque in chiesa si può tranquillamente indossare, ci siamo trovati a nostro agio e quindi poi abbiamo scelto di vestirci sempre così“. Anche la battaglia intrapresa da Cash per suonare alla prigione di Folsom, nel film ampiamente trattata, è stata diversa: Cash suonava nelle carceri dalla fine degli anni ’50, semplicemente i produttori discografici non erano d’accordo per quanto riguardava la realizzazione di un album durante un concerto dal vivo alla Folsom nel 1968. Nel film viene inoltre mostrato che Johnny Cash nel 1965 crolla su un palco di Las Vegas, episodio che non è mai avvenuto. Ci sono poi anche alcune differenze che riguardano la loro prima audizione, volutamente romanzate per esigenze di drammaturgia, come spesso accade in molti biopic.
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