È stata la mano di Dio, Luisa Ranieri si confessa: “La bellezza è un ostacolo”
Luisa Ranieri si apre alle telecamere e parla del difficile rapporto con la bellezza.
La splendida Luisa Ranieri, zia Patrizia in È stata la mano di Dio, ha rilasciato delle confessioni molto intime in un’intervista, parlando del rapporto con il suo corpo
È stata la mano di Dio, l’ultimo film di Paolo Sorrentino, è un trionfo di critica e pubblico. Dall’uscita nelle sale cinematografiche a novembre a quella su Netflix il 15 dicembre, l’opera non ha fatto altro che far parlare di sé. Uno dei punti sui quali si torna spesso è il ruolo intenso e mistico dell’attrice Luisa Ranieri, che interpreta il simbolo del risveglio sessuale per i giovani protagonisti: la folle, profonda e sensuale Zia Patrizia. La Ranieri si è già espressa riguardo il suo rapporto con la nudità, definendolo strano ma non innaturale. Tuttavia, alle telecamere di Verissimo, la talentuosa attrice si è aperta, parlando del suo rapporto molto particolare con l’aspetto fisico e la bellezza.
La star napoletana di È stata la mano di Dio confessa di non avere un vero e proprio rapporto con la sua bellezza, vivendola quasi come un filtro attraverso il quale la percepivano gli altri. Le sue parole descrivono una relazione, dunque, con il proprio aspetto fisico non vissuta a pieno: “Non ho mai avuto un rapporto con questa mia bellezza, che ho vissuto negli occhi degli altri, mi sono sempre preoccupata di essere brava. Mi sono molto impegnata e ho dato il massimo nella vita per fare questo mestiere con serietà, all’inizio era un ostacolo rispetto al mio modo di approcciare, poi crescendo mi sono resa conto che la parte esterna di un corpo non è altro che un riflesso di quello che hai dentro, adesso accetto anche i complimenti degli altri, inizio ad essere meno timida su questo aspetto”.
Guardando È stata la mano di Dio, infatti, a far colpo della Ranieri è sicuramente la bellezza: ma una bellezza globale, di donna e di attrice, di grande interprete che usa il proprio aspetto per creare un ruolo, un atmosfera, un’emozione.