Spider-Man: No Way Home – Maguire e Garfield hanno contribuito alla stesura dei propri personaggi

Spider-Man: No Way Home vede il ritorno degli "storici" Peter Parker, Tobey Maguire ed Andrew Garfield.

In che modo Maguire e Garfield hanno contribuito alla stesura di Spider-Man: No Way Home?

Spider-Man: No Way Home, divenuto in breve tempo il film con il maggior incasso al botteghino durante la pandemia, è stato preceduto da tantissime teorie e congetture da parte dei fan, molte delle quali rivelatesi in parte vere. Il maggior colpo di scena riguarda sicuramente la presenza dei due “storici” Peter Parker, intepretati da Tobey Maguire ed Andrew Garfield. I due attori hanno firmato i rispettivi contratti a dicembre 2020, a riprese già avviate, ed hanno quindi potuto collaborare con i due sceneggiatori della pellicola – Erik Sommers e Chris McKenna – alla stesura dei propri personaggi, immaginando cosa fosse accaduto loro negli ultimi anni. In una lunga intervista rilasciata a The Hollywod Reporter, Sommers e McKenna hanno infatti chiarito l’importanza degli imput dati dai due interpreti:

Tobey voleva che le informazioni [sul suo Peter] fossero al minimo. Davvero al minimo. Andrew invece adorava l’idea che il suo Peter fosse ancora tormentato da quanto accaduto in Amazing Spider-Man 2, in modo tale che riuscisse a entrare in connessione con Tom [Holland]. “Possiamo capirti, sappiamo cosa stai provando. Se c’è qualcuno al mondo in grado di capire cosa provi, siamo noi“. Ma anche l’idea del “possiamo essere luce nell’oscurità“. Tobey nello specifico è uscito da quell’oscurità, mentre il Peter di Andrew ne è ancora avvolto. Non sono lì solo per sembrare due cavalieri Jedi giunti in soccorso dell’eroe per combattere i cattivi, anche loro stanno affrontando delle questioni personali. Abbiamo scritto quei personaggi per rendere onore al lavoro che avevano fatto per crearli e ai loro mondi in modo tale che non sembrasse puro fan-service.

Una delle scene che ha causato maggiori problemi a livello di scrittura è stata l’apparizione di Maguire e Garfield:“Abbiamo riscritto la sceneggiatura così tante volte, soprattutto il terzo atto! Stavamo già girando il primo ed il secondo atto, quando abbiamo riscritto il terzo sapendo che Tobey e Andrew ci sarebbero stati. Sono stati un faro di luce nella notte per noi. Inizialmente erano portati nel MCU da un personaggio Marvel che non possiamo menzionare, che diceva ‘ecco i salvatori, ti aiuteranno’. Ma non funzionava. E abbiamo cambiato il tutto”.

In merito al rapporto fra i tre Spider-Man gli sceneggiatori hanno raccontato che è stata un’esplicita richiesta degli attori: “Garfield era molto aperto a rendere il suo Peter il fratello di mezzo. Hai il Peter di Tobey che è quello più grande, quello più saggio. Ed hai il Peter di Tom che è quello più piccolo a cui vanno tutte le attenzioni ed i consigli. E lui? Lui si sente quello di mezzo, quello ignorato. Una carta vincente per tutti e tre gli attori che hanno amato che fossero più come tre fratelli, e non solo dopplegangers. Sono tre persone distinte, ognuno con le proprie caratteristiche.Ci hanno dato idee fantastiche che hanno aggiunto sostanza e livelli di lettura alla storia che stavamo raccontando, con questi due ragazzi che stavano contribuendo al viaggio del Peter di Tom [Holland] che lo porterà a diventare chi finisce per diventare.

Spider-Man: No Way Home è attualmente nelle sale italiane.

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