Nureyev – The White Crow: i dettagli della tragica morte per AIDS dell’indimenticabile ballerino russo
Gli ultimi anni di vita del ballerino russo Rudolf Nureyev, protagonista del film biografico Nureyev - The White Crow diretto da Ralph Fiennes
Nureyev – The White Crow è il film diretto da Ralph Fiennes che racconta la vita del ballerina Rudol’f Nureyev, uno tra i più grandi danzatori del 20º secolo. Nato nel marzo del 1938 e scomparso nel 1993 a soli 54 anni, ha segnato una svolta nel mondo della danza e del balletto. Soprannominato “the flying tartar”, cioè “il tartaro volante”, la sua velocità nel danzare, le numerose acrobazie e la tecnica nel ballo accrebbero l’importanza dei ruoli maschili nel balletto rispetto a numerose produzioni precedenti, arricchendo di elementi moderni le rappresentazioni più classiche, dando inizio a ciò che oggi caratterizza la figura del ballerino. Il film, interpretato da Olev Ivenko nel ruolo di Rudol’f Nureyev, vede nel cast anche Adèle Exarchopoulos, Ralph Fiennes, Raphaël Personaz, Culpan Nailevna Chamatova e molti altri.
La malattia che colpì Rudol’f Nureyev
Il film Nureyev – The White Crow parte dai 23 anni del ballerino e, attraverso numerosi flashback, racconta la vita dalla sua nascita fino al 1987 in maniera piuttosto dettagliata, senza soffermarsi particolarmente sugli anni della malattia. L’AIDS iniziò a creare problemi al grande ballerino già nel 1982, ma Nureyev non prestò molta attenzione alla malattia, all’epoca dalle conseguenze ancora sconosciute o comunque non del tutto nota e senza possibilità di cura né di arginare gli effetti. Inizialmente Nureyev non si preoccupò di aver contratto il virus dell’HIV, nonostante le sue condizioni di salute iniziarono a peggiorare. Era il 1991 quando ormai era evidente, anche a Nureyev stesso, che si trattava di una malattia seria, ma, nonostante questo, il ballerino continuò a danzare, viaggiare e lavorare realizzando alcuni dei balletti e delle coreografie che hanno fatto la Storia della danza. Nel ’92, provato da una salute sempre più precaria, venne ricoverato al Nôtre Dame du Perpétuel Secours dovendo urgentemente essere operato al cuore a causa di una pericardite. L’AIDS gli causò molti altri problemi che portarono a un nuovo ricovero il 20 novembre dello stesso 1992. Nureyev non uscì mai da quell’ospedale: a causa di una crisi cardio-respiratorio morì il 6 gennaio del 1993.