Hotel Transylvania 4 – Uno scambio mostruoso: recensione del film d’animazione
Il quarto episodio della saga di Hotel Transylvania supera le aspettative e stravolge i ruoli di personaggi!
Hotel Transylvania 4 – Uno scambio mostruoso è il nuovo e quarto episodio della fortunatissima saga iniziata nel 2012 con Hotel Transylvania di Genndy Tartakovsky. All’epoca, Tartakovsky era al suo debutto alla regia cinematografica e creò un franchise di incredibile successo e valore artistico. Un successo che ha portato a ben 3 sequel, l’ultimo dei quali in streaming sulla piattaforma Amazon Prime a partire dal 14 gennaio 2022. Hotel Transylvania 4 – Uno scambio mostruoso vede il ritorno dei personaggi che il pubblico ha imparato ad amare nel corso di questi dieci anni, considerandoli ormai volti “familiari”. E con essi, anche i meravigliosi attori che prestano le loro voci alla storia. Il quarto episodio della saga, che non diventa mai uguale a se stessa e riesce sempre a trovare una novità con cui divertire il pubblico, gioca con il ruolo dei propri personaggi e sovverte le aspettative degli spettatori.
Hotel Transylvania 4 – Uno scambio mostruoso gioca con la regia e sovverte le aspettative
La regia di Hotel Tranylvania 4 è affidata non più a Genndy Tartakovsky, che passa invece alla produzione e alla sceneggiatura. La nuova coppia di registi a cui è stata affidata la direzione del film è formata da Derek Drymon e Jennifer Kluska. Il cambio di regia, tuttavia, è liscio e quasi impercettibile. L’occhio e l’umorismo di Tartakovsky, che ha sempre basato la sua comicità sulla fisicità ed la mobilità dei personaggi – tra il mimo e la slapstick comedy – arrivano integri allo schermo e agli appassionati della saga. L’intero film si gioca ed evolve sulla sovversione delle aspettative, su una divertente unione tra protagonisti ed una location tutt’altro che terrificante.
Il caro, vecchio Drac (doppiato in italiano dal sempre divertente e bravo Claudio Bisio), decide finalmente di fare una cosa inaspettata per un essere mostruoso: dopo 125 anni di Hotel Transylvania, vuole andare finalmente in pensione. Il famoso albergo dei mostri, naturalmente, andrebbe in eredità a sua figlia Mavis (Selena Gomez, ma nella versione italiana doppiata da Cristiana Capotondi). Tuttavia, Drac è preoccupato dall’influenza dell’umano Johnny (Andy Samberg, doppiatore italiano Davide Perino), marito di Mavis, inesperto in quanto estraneo al mondo dei mostri. Johnny, per rendersi meno inviso al suocero, decide di sfruttare un marchingegno particolare inventato dal leggendario Van Helsing: un raggio capace di trasformare gli umani in mostri e viceversa. Questo piccolo trucco, tuttavia, finisce per sovvertire l’ordine conosciuto di tutto l’universo di Hotel Transylvania: Johnny si trasforma in un mostro simile ad un serpente (con qualcosa di draghesco). Ma non solo, anche Drac subirà del cambiamenti inaspettati, trovandosi nei panni di un umano. Padre e figlio acquisito, per porre fine a questo increscioso incidente prima che Mavis si accorga del misfatto, saranno costretti a viaggiare fino all’assolata e afosa Amazzonia.
Il film e la sua comicità presa dai grandi classici del cinema
Le avventure di Hotel Transylvania 4 sono filtrate da un meraviglioso citazionismo del grande cinema storico, che le rende incredibilmente divertenti. Per gli appassionati di cinema, cogliere le mille ispirazioni prese dal cinema classico e sparpagliate in questo piccolo gioiello di animazione è davvero un gioco stimolante. I creatori, infatti, si sono nutriti di una lunga tradizione di comicità corporea per poter inscenare le danze, vere e proprie coreografie, che fanno muovere ed interagire tra di loro i personaggi del film. Come non pensare subito alla grandissima slapstick comedy di geni dello schermo come Buster Keaton e Charlie Chaplin quando guardiamo Johnny in versione mostro volteggiare e lanciarsi in balletti spassosi con Drac?
Ma il citazionismo non finisce qui: anche nello stile “gotico” di alcuni luoghi, emblemi tipici delle storie del terrore, e nel design dei personaggi (come gli abiti e la figura dello stesso Drac) si legge la conoscenza ed il riutilizzo del cinema espressionista tedesco. Basti pensare, ad esempio, ai film del celebre regista Frederich Murnau. O, anche, alle atmosfere della tradizione letteraria gotica inglese come, appunto, Dracula di Bram Stoker. In conclusione, Hotel Transylvania 4 è una pellicola intelligente e divertente, in grado di intrattenere un pubblico eterogeneo e di ogni età, senza mai cadere nel già visto o nel già sentito. Una familiarità che si tinge, dunque, di un umorismo brillante e di personaggi ai quali è impossibile non affezionarsi immediatamente.
Hotel Transylvania 4 è disponibile in streaming su Prime Video.