Marie Trintignant e i tragici dettagli della notte maledetta in cui trovò la morte per mano di un assassino
Marie Trintignant, attrice francese all'apice del successo, venne brutalmente uccisa mentre si trovava in Lituania per le riprese di un film.
Marie Trintignant, classe 1962, attrice francese più volte candidata al premio César, ha iniziato la sua carriera da giovanissima, all’età di soli 4 anni. Figlia d’arte smise di essere una baby attrice in seguito a una tragedia che colpi la sua famiglia: la sua sorellina Pauline morì inspiegabilmente a soli 9 mesi. Chiudendosi in se stessa, iniziò a prendere lezioni di recitazione per superare una forte e paralizzante timidezza che caratterizzerò parte della sua infanzia e adolescenza, arrivando a partecipare all’età di 16 anni al film noir Série noire. Continuando ad apparire in numerosi ruoli, tra cui quello di protagonista in Betty nel 1992, dagli anni 2000 si dedicò ai generi più diversi, come pellicole horror, d’avventura e di guerra. Sposata con François Cluzet, e successivamente con Samuel Benchetrit, Marie Trintignat era madre di 4 figli. La sua ultima relazione fu con Betrand Cantat, frontman del gruppo rock francese Noir Désir che, sotto l’effetto di alcool, picchiò a morte l’allora compagna.
La tragica scomparsa di Marie Trintignant
Nella notte tra il 26 e 27 luglio del 2003, Marie Trintignant si trovava in Lituania, in particolare a Vilnius, per le riprese di un film dove vestiva i panni della protagonista principale. Durante un litigio con il suo compagno, che dichiarò essere sotto l’effetto d’alcool, Marie venne percossa sul viso e alla testa, riportando tracce, a seguito dell’autopsia, di 20 colpi. La violenza e anche il ritardo dei soccorsi, avvenuti la mattina successiva alle 7.30, portarono alla morte, a causa di un grave edema cerebrale, dopo il coma e 2 interventi chirurgici. Il fratello e la sorella di Cantat hanno sempre difeso il fratello, dichiarando che Marie era conosciuta per essere spesso violenta, anche lei dedita al consumo di alcool e all’uso di sostanze stupefacenti. “Marie è diventata molto aggressiva, isterica, mi ha dato un pugno in faccia e poi mi ha preso il collo. Avevo segni ovunque“, dichiarò Cantat stesso durante la sua deposizione, confessando comunque l’omicidio. “Sono entrato in una collera nera e da quel momento le ho dato dei colpi. E non piccoli. Non posso mentire. Dei colpi forti, quattro, cinque o sei, fortissimi, usando il dritto e il rovescio delle mani, e avevo degli anelli, poi l’ho spinta sul divano, solo che è caduta per terra, non è atterrata completamente sul divano, a metà è finita per terra e ha battuto la testa“. Alle 4.30 Vincent Trintignant, fratello di Marie, arrivò nella stanza proponendo subito di chiamare di soccorsi, ma Cantat gli rispose che bisognava lasciar dormire Marie e che quando si sarebbe svegliata sarebbe passato tutto con un’aspirina. “Sembrava sincero e non ero troppo preoccupato perché non c’erano tracce di sangue“, ha dichiarato il fratello di Marie Trintignant successivamente. Ma il ritardo dei soccorsi fu la principale causa dello svilupparsi dell’edema cerebrale che poi fu fatale per l’attrice francese. Condannato a 8 anni di carcere, Cantat, nel 2010, dopo averne scontati 4, è tornato un uomo libero.