A Christmas Story: annunciato il sequel! Ci sarà anche la star Peter Billingsley
Il sequel di A Christmas Story con la star originale Peter Billingsley è ufficialmente in lavorazione.
Il sequel di A Christmas Story con la star originale Peter Billingsley è ufficialmente in lavorazione per conto dalla Warner Bros. e dalla Legendary
Dopo quasi 40 anni l’attore è pronto a riprendere il suo ruolo di Ralphie Parker nel sequel di un classico dei film di Natale. La pellicola, intitolata A Christmas Story Christmas, sarà diretta da Clay Kaytis (The Christmas Chronicles) e sceneggiata da Nick Schenk (Cry Macho, The Mule). Vince Vaughn sarà anche produttore, con la Wild West Picture Show Productions che gestisce con Billingsley.
Al suo debutto al botteghino nel 1983, A Christmas Story fu un vero fallimento, ma in seguito divenne uno dei film di Natale più amati nella storia del cinema. Gran parte del fascino della storia è dovuta alla semplicità nostalgica attorno al piccolo Ralphie (Billingsley), un bambino degli anni ’40 che vuole disperatamente un fucile Red Ryder BB ma a cui tutti, compreso il Babbo Natale del centro commerciale, dicono che si farà molto male. Il nuovo film si svolgerà negli anni ’70, con Ralphie adulto che porta la sua famiglia nella sua casa d’infanzia per Natale. Se l’originale è stato girato a Cleveland e Toronto, il sequel inizierà la produzione in Ungheria a febbraio.
La carriera di Peter Billingsley è passata da quella di attore bambino a quella di produttore da adulto, iniziando come co-produttore della commedia sulla mafia Made di Jon Favreau nel 2001. Ha prodotto in modo esecutivo i film di Vaughn The Break-Up e Four Christmases, e il film di Favreau del 2008 dei Marvel Studios Iron Man. Più recentemente, ha prodotto esecutivamente la serie animata F Is for Family. In un’intervista con Variety nel 2018, per commemorare il 35° anniversario di A Christmas Story, Billingsley ha accreditato la regia del film al defunto Bob Clark, per avergli fatto da mentore nel suo passaggio da davanti a dietro la macchina da presa: “Era assolutamente incoraggiante e di supporto. Andavo a trovarlo sul set. Parlavamo e giocavamo a golf insieme.”