Checco Zalone imita Albano, la canzone sulla pandemia è già un tormentone

Il comico si lascia andare ad uno sketch sottile e ben dosato.

Checco Zalone continua a spaccare

Checco Zalone continua imperterrito a spaccare completamente il pubblico sanremese e a dividere anche gli spettatori in sala. Dopo le sue frecciate contro Amadeus, la fiaba calabrese e la sua cover di Almeno tu nell’Universo, il famoso comico pugliese si è scatenato con altre gag che hanno saputo realmente cogliere questo momento storico in cui stiamo combattendo contro un pandemia globale. Ebbene, Amadeus, improvvisamente, ha presentato tale Oronzo Carrisi, cugino del noto Al Bano, divenuto virologo per necessità a Cellino San Marco da quando esiste il coronavirus. Già questa introduzione dovrebbe fare parecchio riflettere, ma in realtà il bello arriva dopo.

Sì, perché Checco Zalone continua ad alimentare sempre di più le sue battute, con riferimenti parecchio espliciti alla nostra situazione caratterizzata da virologi improvvisati, sempre al centro delle attenzioni televisive e, soprattutto, sempre in disaccordo tra loro. Al punto che lo stesso Zalone scherza dicendo che: “il patto di Ippocrate dei virologi stabilisce che devono essere sempre in discussione tra loro”. Come riporta Il Fatto Quotidiano, il momento più alto della sua esibizione lo raggiunge quando decide di portare sul palco dell’Ariston una canzone scritta a più mani con altri suoi colleghi, che ha voluto coinvolgere per non farli fallire dopo che la pandemia sarà finita.

“Pandemia ora che vai via” è un perfetto ritratto delle incoerenze comunicative ai tempi del Covid e con questo brano, Checco Zalone per prima cosa imita la voce di Al Bano e dimostra ancora una volta di riuscire a fare centro quanto torna sui suoi passi iniziali, quando faceva cover ironiche a Zelig. Il pezzo è interpretabile sui più livelli e tra le risa che regala, riesce anche a far trasparire degli attimi di riflessione che, in una serata importante come quella di Sanremo, sono più che doverosi e necessari.

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