Sanremo 2022 e il covid: controlli troppo “leggeri”? È polemica
Il covid tocca anche l'edizione 2022 del Festival di Sanremo!
Sanremo 2022, nonostante l’apparente “normalità” dovuta al ritorno del pubblico, ha ancora a che fare con l’emergenza covid: ed è subito polemica
Il 72° Festival della Canzone Italiana ritorna ad una parvenza di normalità dopo due anni di pandemia da covid-19. L’edizione di Sanremo 2022, infatti, si svolge in presenza del pubblico, strettamente mascherato, invece dei palloncini che occupavano la platea lo scorso anno. Nonostante questa apparente serenità, anche l’edizione 2022 ha a che fare con casi di coronavirus. In particolare, le ultime notizie danno per certi due tamponi positivi durante la terza giornata del Festival.
A risultare contagiati a Sanremo 2022 sono stati, nella giornata del 3 febbraio, un orchestrale e un vigile del fuoco, con tamponi positivi rilevati durante gli screening di routine organizzati nell’ambito della rassegna. I due membri del crew non sono stati gli unici a risultare positivi al coronavirus: tra i casi più conosciuti, infatti, presenti anche l’amato direttore Peppe Vessicchio e quello dell’artista napoletano Aka7even (guarito giusto in tempo per l’inizio del Festival). Positivi, inoltre, anche i favoritissimi dello scorso anno, i Coma cose che avrebbero dovuto esibirsi a bordo della Costa Toscana e che invece hanno dovuto lasciare il posto alla cantante Gaia.
Dietro le quinte di Sanremo 2022, dunque, si respira aria di polemica dovuta ai controlli. Su cosa discutono gli addetti ai lavori? Pare, infatti, che gli interni al crew debbano sottoporsi a tamponi con un’alta frequenza (almeno ogni 48 ore). Inoltre, i controlli per lo staff a bordo della Costa Toscana (palcoscenico di Orietta Berti e di Fabio Rovazzi) sono ancora più fiscali: l’accesso alla nave, infatti, è concesso solo a chi ha ricevuto un test molecolare, eseguito nella 72 ore precedenti, unito ad un tampone antigienico poco prima dell’imbarco. Il vero problema sollevato dallo staff interno è dovuto, invece, alla scarsa attenzione posta sul controllo del pubblico in sala: il pubblico può entrare, senza ulteriori controlli, mostrando il proprio Green pass come accade per gli teatri.