Euphoria “glorifica la droga”? Zendaya risponde alle accuse
La serie romanticizza la droga? Per Zendaya Euphoria non è una favola con la morale.
Euphoria e quell’eccesso di droga, Zendaya risponde alle accuse secondo cui la serie HBO “glorifica la tossicodipendenza”
Il quinto episodio della seconda stagione di Euphoria ci ha regalato una magistrale interpretazione di Zendaya, in duri e viscerali cinquanta minuti. Un episodio con cui Sam Levinson sembra voler mettere a tacere i settori e le istituzioni che sostengono che la serie romanticizzi la droga. Un’accusa dalla quale si è difesa anche la stessa Zendaya. In un’intervista a EW l’attrice – che dà vita a Rue – ha voluto approfondire questo nuovo episodio.
Seguono spoiler sull’episodio 2×05
Il quinto episodio della stagione 2 di Euphoria inizia con uno scontro tra la madre di Rue (Nika King) e la ragazza, dopo che la donna ha scoperto la ricaduta di sua figlia. Inizia così una guerra fatta di discussioni e rimproveri che finisce per rinfrangersi, in un modo o nell’altro e a volte con grande dolore, anche sul resto della famiglia e sugli amici della ragazza. Un momento che, ammettiamolo, abbiamo visto arrivare. In effetti, era uno di quei punti già sulla tabella di marcia del creatore della serie Sam Levinson, praticamente dall’inizio della serie. “L’idea generale era sempre la stessa, Rue che sta facendo a pezzi la sua vita, dandole fuoco e distruggendo tutto per arrivare sostanzialmente a ciò che spera sia il risultato finale”.
Il ritratto della tossicodipendenza di Sam Levinson (basato in gran parte sulle sue esperienze) ha trovato delle forti critiche mosse da associazioni come D.A.R.E., che da decenni gestisce programmi scolastici giovani meno abbienti, portandoli via dalla strada, dalla violenza e dalla droga. “Piuttosto che sostenere il desiderio di ogni genitore di tenere i propri figli lontani dalle conseguenze potenzialmente terribili dell’abuso di droghe e di altri comportamenti ad alto rischio, il dramma televisivo della HBO Euphoria sceglie di glorificare ingannevolmente e travisare l’uso di droghe nell’adolescenza, la dipendenza, il sesso anonimo, la violenza e altri comportamenti distruttivi tanto comuni quanto diffusi nel mondo di oggi”.
Naturalmente, essendo la serie piuttosto esplicita, non sorprende che ci siano lamentele al riguardo. Tuttavia, Zendaya non pensa che lo show debba essere educativo: “La nostra serie non è affatto una favola morale per insegnare alle persone come vivere la propria vita o cosa dovrebbero fare. Semmai il sentimento dietro Euphoria, o almeno è quello che abbiamo cercato di fare, è di fare sentire meno sole le persone, specialmente nel loro dolore. Far sentire che non sono le uniche persone a passare quello che stanno passando”.