L’avete riconosciuto? Ebbe un’infanzia tormentata, si definiva un “virile creativo” e il suo cognome inventato fu ispirato a Mozart
Negli anni sessanta ha diretto alcuni spettacoli memorabili nella storia del teatro italiano, come l'Amleto con Giorgio Albertazzi.
Nato a Firenze il 12 febbraio 1923, ha iniziato la sua carriera nel mondo del cinema prima come scenografo e poi come aiuto regista di Luchino Visconti in La terra trema e in Senso, nonché di Antonio Pietrangeli ne Il sole negli occhi. Dopo varie esperienze a livello teatrale, si è imposto all’attenzione internazionale, verso la fine degli anni sessanta, grazie a due trasposizioni cinematografiche shakespeariane: La bisbetica domata e Romeo e Giulietta. Nel 1976, ha diretto lo sceneggiato televisivo Gesù di Nazareth. Il 24 novembre 2004 la regina Elisabetta II lo ha nominato Cavaliere Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico. È scomparso la mattina del 15 giugno 2019 nella sua casa di Roma, all’età di 96 anni. Il bambino nella foto è l’indimenticabile Franco Zeffirelli!
Ha avuto un’infanzia tormentata
Franco Zeffirelli ha avuto un’infanzia difficile dovuta al mancato riconoscimento paterno – avvenuto successivamente all’età di 19 anni – e alla prematura scomparsa della madre Alaide Garosi Cipriani.
Si è definito un “virile creativo”
Nonostante si sia dichiarato apertamente omosessuale, Franco Zeffirelli ha dichiarato in diverse interviste di non apprezzare il movimento gay, in quanto per lui “l’omosessuale non è uno che sculetta e si trucca. È la Grecia, è Roma. È una virilità creativa“.
Il suo cognome inventato è ispirato a Mozart
Franco Zeffirelli è un nome d’arte. Il suo vero nome era Gian Franco Corsi. Il cognome Zeffirelli venne inventato da sua madre pensando agli “zeffiretti” cantati da Ilia nell’Idomeneo di Mozart.