Il mondo a scatti: le date del tour nelle sale del documentario di Cecilia Mangini

Dal 2022 Il David di Donatallo al miglior documentario porta il nome di Cecilia Mangini.

Il mondo a scatti sarà in sala a partire dal 23 febbraio

Il mondo a scatti è l’ultima fatica realizzata da Cecilia Mangini, scomparsa nel 2021. Presentato in anteprima mondiale nelle Notti Veneziane delle Giornate degli Autori 2021, il documentario – realizzato in collaborazione con Paolo Pisanelli – arriverà nelle sale il 23 febbraio, distribuito da Luce Cinecittà. A partire da quella data la pellicola sarà proiettata e presentata in numerose città, con un tour che durerà fino a marzo e che approderà in numerose città italiane – fra cui Lecce, Cagliari, Sassari, Nuoro, Roma, Milano, Torino, Firenze, Genova.

Il progetto è una sentita e ricercata riflessione sulle immagini e sulla loro importanza tanto nella vita di Mangini quanto nella nostra società. Un racconto biografico costruito intorno alla straordinaria vita della regista, che mostra il suo percorso nel documentario, nella fotografia, nella politica e negli incontri con tantissime personalità dell’arte: Pasolini, Zavattini, Agnès Varda – sorella spirituale di Cecilia – e il compagno Lino Del Fra. In occasione dell’inizio del tour – che partirà da Lecce – è stata diffusa la sinossi ufficiale del documentario:

Il Mondo a scatti intreccia immagini di oggi e di ieri, immagini fisse e immagini in movimento attraverso un dialogo tra due persone che riflettono sulle cose visibili e invisibili del mondo: Cecilia, inarrestabile novantenne, fotografa e documentarista viene ripresa da Paolo, fotografo e regista. Cecilia – legata all’analogico della pellicola da sviluppare e da stampare – decide di avventurarsi nel digitale da cui si sente esclusa. Si mette in scena, diventa attrice in un film al confine tra finzione e realtà: la finzione diventa film documentario, film-saggio, film autobiografico… film non possibile da definire in relazione a un genere cinematografico. Dai disegni delle caverne in poi, l’immagine ha sempre avuto un potere che ha a che fare con la magia. La fotografia è magìa. Donne, uomini, cose, tutto rimane intrappolato in quel rettangolo di mondo. Il cinema a volte sconfina nella stregoneria, incanta gli occhi. Cecilia appare e scompare in un gioco di immagini.

La pellicola è stata prodotta da OfficinaVisioni e Luce Cinecittà con Rai Cinema ed è stata scelta per la rassegna che l’Academy Museum of Motion Pictures di Los Angeles dedicherà a marzo a Cecilia Mangini.

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