Buon compleanno Teo Tecoli! I personaggi più divertenti del comico, da Peo Pericoli e Felice Caccamo
Tra personaggi fittizi e imitazioni, Teo Teocoli ci ha regalato tante risate!
I personaggi di Teo Teocoli entrati più nel cuore dei fan
Teo Teocoli, nato il 25 febbraio 1945 a Taranto da genitori calabresi, ha girato, in veste di attore, una trentina di film e offerto un’infinità di gag comiche, sia sotto forma di personaggi di fantasia che di imitazioni. Alcune delle quali divenute iconiche. Andiamo a ripercorrere i cavalli di battaglia di un vastissimo repertorio.
Già da ragazzino, Teo Teocoli aveva una spiccata inclinazione verso le imitazioni. E, infatti, risale ad allora il suo esordio nei panni di Adriano Celentano, in un recital scolastico. Con il Molleggiato Teo strinse una lunga e proficua storia di collaborazione artistica ed amicizia. Nel 1959, abitando nella stessa zona di Milano, riuscì a farsi invitare da Celentano nel suo clan. Lavorarono insieme e Adriano lo invita ancora oggi nei propri show, formando dei fantastici duetti.
Correva, invece, il 1989 quando, nello show Emilio, ‘venne alla luce’ Peo Pericoli. Uno sfegatato tifoso del Milan, dalla voce roca e le sopracciglia foltissime. Ma poi che look! La giacca a quadratoni neri e verdi e un basco rosso catturano immediatamente lo sguardo. Peo Pericoli apparve pure in vesti di conduttore di Mai dire gol (1992) e di EuroPeo Show (1996).
Di tre anni più giovane Felice Caccamo, introdotto da Teo Teocoli nel 1992 a Mai dire gol. Giornalista napoletano nato a Calzone Vesuviano, intorno agli anni Quaranta, è il direttore e fondatore del giornale ‘O Vicolo. Dai capelli rossicci, indossa una giacca color carta da zucchero un po’ stretta, occhialoni stile anni Settanta e una cravatta ritraente immagini di Napoli.
Ogni volta appare accomodato su una sedia dalla quale pare scivolare. Amico del losco Tommaso o’ Pallonaro, festeggia, pranza e beve spesso con Ferlaino, Bruscolotti e Pesaola. Ha due figlie, Pocahontas e Iaquintas, una smisurata passione per la frittura di mare globale e tifa, ovviamente, Napoli. Tutto da ridere quando narra le sue mangiate o le storie di vita vissuta.
Sempre in quella edizione della trasmissione arrivò Gianduia Vettorello, un giornalista di Torino – rimarcata da uno spiccato accento – vicedirettore della Marrone. Ha un naso prominente a punta, veste un abito elegante a quadretti ma un po’ fuori moda, con un grosso papillon giallo o talvolta una buffa cravatta, larga e corta. Alquanto ridicola la pettinatura da paggetto, adottata anche dal valletto/segretario che spesso lo accompagna.
Passiamo alla stagione 1997 di Quelli che il calcio. Proprio lì Teo Teocoli assunse le sembianze dell’ex Commissario Tecnico della Nazionale, Cesare Maldini. Il tormentone era il richiamo del figlio del mister: “Paolinooo!!!”. Risate a crepapelle. Chi si divertì meno fu l’allenatore, il quale, la prima volta che la vide, telefonò direttamente a casa dell’attore per una ‘tiratina d’orecchie’.
Da buon cuore rossonero, Teo Teocoli portò, inoltre, in scena una parodia dell’alto dirigente Adriano Galliani, il re del mercato nonché fidato braccio destro di Silvio Berlusconi. Il modo in cui seppe cogliere i piccoli tic nervosi di Adriano, esasperandoli al massimo, fu straordinario. Irresistibile l’imitazione delle esultanze (spesso riprese in tv dagli stadi) alle reti del Milan.
In occasione del Festival di Sanremo 1999, condotta al fianco di Fabio Fazio e Luciano Pavarotti, venne, dunque, il turno di Claudia Vinciguerra. Agghindato di tutto punto con abiti femminili, foulard vistosi, borsetta sulle gambe, collant rossi e fragorosa risata, Teo Teocoli acquisì le fattezze della giornalista e critica televisiva, contribuendone alla fama. Dopo un tentennamento iniziale, la vera Vinciguerra diede la sua benedizione.