The Batman: tutti i villain del film. Chi è il migliore?
In The Batman compaiono tanti nemici storici del Cavaliere Oscuro: scopriamoli tutti.
I supereroi non sono tali senza supercattivi, i quali possono essere rappresentati in vari modi e avere una funzione narrativa sempre differente rispetto alle azioni del protagonista. Lo stesso supereroe, tuttavia, può essere in qualche modo nemesi di se stesso. Insomma, il cattivo non è sempre un personaggio ben identificabile, malvagio, violento o subdolo che sia. Basta pensare a uno dei supereroi più amati e conosciuti, cioè il Cavaliere Oscuro, protagonista di un ultimo adattamento cinematografico diretto da Matt Reeves e intitolato, semplicemente, The Batman. Il film con Robert Pattinson, oltre a mostrarci un Bruce Wayne in lotta anche contro la propria famiglia – cosa che non si era mai vista prima sul grande schermo – presenta anche diversi tipi di villain, ognuno dei quali possiede caratteristiche e finalità diverse, che non si basano solamente sulle maschere e sui travestimenti che talvolta indossano, ma comprendono chiaramente anche la loro personalità più intima.
1. L’Enigmista (Paul Dano), il migliore villain di The Batman
Il personaggio interpretato da Paul Dano è il cattivo principale del film, quello che con i suoi enigmi e le sue macchinazioni psicologiche (e fisiche) cerca di rovesciare lo status quo di Gotham, ripulendola dal marciume e cercando di portare Batman dalla propria parte. Sulla carta le sue motivazioni sono giuste e condivisibili. Come non appoggiare chi professa la volontà di smascherare corruzione e malcostume? Il problema sta nel modo in cui l’Enigmista decide di farlo: usando violenza, macchiandosi le mani di sangue, finendo quindi per commettere a sua volta un crimine. Se dovessimo incasellarlo in un’ipotetica griglia basata sulle peculiarità dei villain, l’Enigmista rientrerebbe certamente nel tipo psicologico-malato mentale. Un po’ come Joker, con il quale mostra di avere, nella scena finale di The Batman, una particolare sintonia.
2. Il Pinguino di Colin Farrell
Il Pinguino, interpretato in The Batman da un irriconoscibile Colin Farrell, incarna la violenza pura, la forza bruta, quella che si fa strada a suon di cazzotti, pallottole e tradimenti sanguinosi. Braccio destro del boss della malavita Carmine Falcone, ci rendiamo conto fin da subito che il Pinguino ha una propria agenda e miri a un proprio tornaconto personale. Un tornaconto che per la maggior parte del film corrisponde a quello di Falcone, e infatti li vediamo fianco a fianco, ma che può anche non corrispondere affatto. Quanto è veloce a scaricare il proprio datore di lavoro quando questo viene arrestato dalla polizia di Gotham? Impiega un attimo a rendersi conto che quella potrebbe essere la sua occasione e non la spreca.
3. Carmine Falcone (John Turturro)
Se il Pinguino rappresenta lo stereotipo del braccio destro forzuto (pur senza l’aggiunta dell’altra caratteristica tipica, cioè l’essere tonto), con Carmine Falcone viene presentato un altro villain tipico della narrazione cinematografica: il re della malavita, il boss della criminalità organizzata. Violento come il braccio destro, quando non di più, il boss malavitoso è inoltre solitamente subdolo e ha agganci dappertutto. Il Carmine Falcone di John Turturro non fa differenza. Non lo vediamo mai sporcarsi le mani o commettere dei crimini, se non quando le cose per lui iniziano a mettersi male. Controlla tutto e tutti senza quasi muovere un dito e niente avviene senza il suo permesso. Come i tentacoli di una piovra, arriva anche là – per esempio il commissariato della polizia di Gotham – dove non si crederebbe possibile.
4. La Catwoman di Zoë Kravitz
Anche Catwoman può essere annoverata nella lista dei cattivi, sebbene nelle ultime due apparizioni cinematografiche (interpretata rispettivamente da Anne Hathaway nel Cavaliere oscuro – Il ritorno e da Zoë Kravitz in The Batman) il personaggio si sia mosso più al fianco di Batman che contro di lui, pur mirando comunque al proprio utile. Lo si vede molto bene proprio in The Batman: solo alla fine Selina Kyle accetta di stare alle regole di condotta del Crociato di Gotham, mentre per il resto del film i sentieri dei due personaggi si incrociano – e i due personaggi quindi collaborano – solo perché lei ha bisogno di lui per far luce sulla scomparsa di Anika. La Catwoman di Zoë Kravitz è affascinante e letale proprio come un gatto e non esita a servirsi di entrambe le sue qualità per farsi strada e ottenere ciò che vuole. Perfino il Cavaliere oscuro fatica a resistere alle sue malie.