Pam & Tommy: Sebastian Stan svela i retroscena (inaspettati) delle scene di nudo
Le scene di nudo della serie TV Pam & Tommy daranno sempre argomenti di cui discutere.
Pam & Tommy è la controversa serie distribuita sulla piattaforma streaming Disney +. Il contenuto della serie è alquanto “scottante”
Pam & Tommy è una serie TV che ha diviso il pubblico e che ha toccato uno degli argomento più “hot” degli anni ’90. L’opera, diretta dal noto Craig Gillespie (Crudelia, Tonya), è incentrata su uno dei più famosi scandali sessuali di sempre. Un operaio scontento, alla fine degli anni ’90, ha rubato casualmente un sex tape di Pamela Anderson (Lily James), nota bomba sexy e Tommy Lee (Sebastian Stan), batterista dei Mötley Crüe e l’ha diffuso su internet, in un periodo in cui il web erano ancora agli albori. Ciò creò una bufera mediatica senza precedenti, configurandosi come uno degli eventi più esplosivi e ricordati dell’era telematica.
Lo scandalo ha gettato la carriera della Anderson in una grande crisi, lanciandola nel mezzo di una bufera senza precedenti. Ed è proprio per questo che la bagnina di Baywatch ha rifiutato anche di guardare il trailer di Pam & Tommy. Prendendo, di conseguenza, le distanze dalla serie. Le scene di sesso e di nudo non vengono certo risparmiate in questo scandalo sessuale, prendendo largo possesso delle scene filmate. Sebastian Stan, in particolar modo, si è trovato a mettere in scena un affascinante dialogo con il calco del suo pene che gli spettatori difficilmente dimenticheranno. Ma come ha fatto l’attore ad essere perfettamente a suo agio durante le riprese di queste scene di nudo alquanto “bizzarre”?
In una intervista per THR su Pam & Tommy, Sebastian ha parlato delle scene di nudo, dicendo: “Non ci ho pensato due volte! Ho la sensazione che le donne siano così abituate a mostrarsi nude – e da così tanto tempo – che credo sia il nostro turno adesso. Non ho problemi con le scene di nudo se non sono gratuite e se non sono fatte puramente per attirare gli sguardi del pubblico. Finché sono trattate come una conversazione, in cui ognuno può partecipare ed esprimere la sua, allora credo che possano funzionare perfettamente“.